| Anche a Ururi arrivarono popolazioni
albanesi intorno alla seconda metą del XV sec., guidate
da giorgio Castriota Skanderberg, al quale Ferdinando II d'Aragona aveva concesso territori nel
Molise, quale compenso per l'aiuto ricevuto contro le
truppe dei D'Angiņ. Ururi, misero villaggio del 1100 ed ora cittadina
simpatica, nota anch'essa come le popolazioni di
Portocannone e San Martino in Pensilis per la "Carrese". Fra aprile e maggio
infatti sono interamente coinvolte da un rito
affascinante: quello della corsa di carri trainati da
buoi, seguiti da giovani a cavallo. La contesa, in cui i
cittadini e gli appassionati si dividono in due grandi
fazioni nutrite da rivalitą folcloristica: i
"giovani" ed i "giovanotti", ha in
palio l'ambito premio del diritto di portare in
processione il Santo protettore o la Madonna protettrice
del luogo. Uno spettacolo senza pari di colori, passione
e natura, da lasciare stupefatte le migliaia di turisti
che ogni anno accorrono in una di queste localitą per
assistervi. La "Carrese" ad Ururi ha luogo il 3 maggio, ma la
cittadina é nota pure per la "miscisca": l'antico cibo dei pastori.
Gli abitanti si chiamano Ururesi. |