EVOLUZIONE
DELLA LINGUA
- Le parlate arbėreshe,
conservatesi ed evolutesi per ben cinquecento anni, hanno avuto contatti
diretti e continui tra loro e con le altre parlate della lingua dalle
quali si sono distaccate. Esse si presentano come isole linguistiche nel
mezzo di un'ambiente linguistico romanzo, e hanno subģto modificazioni
varie sia per l'azione dell'italiano sia dei dialetti circostanti. Per
tali ragioni, pur mantenendo nella loro struttura fonetica,
morfosintattica e lessicale tratti comuni, le parlate arbėreshe
registrano variazioni consistenti.
- L'enorme influsso
dell'italiano e dei dialetti romanzi ha infatti modificato la struttura
della lingua.
- In morfosintassi ad esempio
si assiste alla presenza di costruzioni del futuro con kam + infinito, sul
tipo di futuro habeo ad cantare, caratteristico per i dialetti italiani in
Puglia, Sicilia, Lucania, Calabria e Abruzzo. Esempi di costruzione sul
modello italiano, dapprima in ambito letterario, ma ora attestato anche
nella lingua popolare, sono inoltre le costruzioni del passivo per mezzo
del verbo vinj "vengo": vjen thritur "viene chiamato".
- La forza penetrante
dell'italiano si nota anche nella tendenza all' economicitą della lingua
e della modifica morfologica di numerose forme. Alcuni effetti di notevole
portata sono la tendenza alla limitazione della declinazione, con l'uso
frequente dei nomi in nominativo invece dell'accusativo; ancora pił
visibile, č, in
- alcuni casi la modifica
dell'articolo prepositivo, dove al posto di i, e con dhi (di) italiano.
Ma ciņ che
caratterizza di pił l' arbėresh č il lessico, ed in
particolare la mescolanza col vocabolario italiano e dialettale,
che si notava gią dall'uso di italianismi in Variboba (1724 -
1788). Infatti vi sono parole che esistono solo nelle parlate arbėreshe
e che sono per lo pił prestiti del greco e dell'italiano
dialettale. Esse si presentano con un tema albanese e un suffisso
italiano. Nel Dizionario degli Albanesi d'Italia di E. Giordano
del 1963, si calcola che solo il 45% dei vocaboli arbėreshė
sarebbero in comune con l'albanese, che i neologismi creati dagli
scrittori italo-albanesi e passati nell'uso popolare sarebbero
circa il 15%. La restante parte del lessico.
Dall'Annuario Generale del Turing Club Italiano si evince, a cura
del Sac. Emanuele Giordano, che i paesi albanofani sono 55, con
135.811 abitanti, ed i paesi italofoni sono 40, con 182.182
abitanti.
Ufficialmente non esiste l'insegnamento della lingua Arbėreshe,
tranne che per l'esistenza di una cattedra di lingua e
letteratura albanese presso il liceo-ginnasio di San Demetrio
Corone (CS).
- A livello
universitario ci sono alcune universitą dove si insegna
lingua e letteratura albanese (Universitą degli studi
della Calabria - Universitą di Napoli - Universitą di
Bari - Universitą di Palermo - Universitą La Sapienza
di Roma).
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