- IL
GRUPPO
- FESTIVAL DELLA CANZONE ARBERESHE
- A CONTESSA ENTELLINA
(PA)
Eccezionale spettacolo musicale per celebrare il 550° anniversario di
fondazione di Contessa Entellina (PA) del gruppo FESTIVAL
DELLA CANZONE ARBĖRESHE.
I
rappresentanti canori di quasi tutte le comunitą arbėreshe
dItalia si sono ritrovati nella cittadina siciliana ed hanno
offerto al numeroso pubblico un vasto repertorio di canti tradizionali
e moderni.
In
apertura di serata il Sindaco di Contessa Entellina, Piero Cuccia, ed
il rappresentante culturale della Pro-Loco, Calogero Raviotta, hanno
dato il benvenuto ai fratelli arbėreshė ed hanno illustrato le
iniziative intraprese in occasione dello storico appuntamento.
La
canzone Jeronim, dedicata al poeta Girolamo De Rada e cantata dal
cantautore Pino Cacozza di San Demetrio Corone, ha fatto da sigla allo
spettacolo, presentato da Gennaro De Cicco e
Sonia Gradilone.
Lo stesso Cacozza
nel corso della serata ha cantato Jemi njė Kulturė ēė neng mėnd
vdes (Siamo una cultura che non puņ morire), vero inno alla cultura
arbėreshe.
Subito
dopo, Alfio Moccia di San Benedetto Ullano, uno dei padri della nuova
canzone arbėreshe e vincitore del II Festival, ha interpretato Sot u
zgjova (Oggi mi sono svegliato), viaggio verso la ricerca
dellidentificazione culturale.
Ernesto
Iannuzzi, cantautore ed interprete melodico sentimentale di Firmo, ha
cantato Qeva (Sono stato). Una
bella favola dellesistenza umana e del rapporto perpetuo tra padre
e figlio.
La
comunitą arbėreshe di Spezzano Albanese era rappresentata dai
Fratelli Scaravaglione che hanno presentato la canzone vincitrice
della quattordicesima edizione del Festival, Shtire njė vjershė (
Canta una canzone) che illustra la valenza etnica dei canti
tradizionali arbėreshė.
Il
gruppo canoro La Kamastra di Montecilfone (CB) si č esibito in un
canto religioso dedicato alla Madonna, protettrice del loro paese, dal
titolo Shėn Mėria e Madhe (Madonna Grande), mentre il gruppo, Qifti
arbėreshė, dellaltra comunitą molisana, Portocannone, ha
proposto un canto dedicato al famoso eroe nazionale albanese Giorgio
Castrista Skanderbeg.
Rossella Stamati di Plataci con il gruppo
Pllatni ha interpretato il
motivo Shqiponja (Laquila), un interessante percorso simbolico
dellAquila Madre e dei tanti figli sparsi nel mondo.
La
carrellata di successi del Festival si č conclusa con la canzone che
ha vinto lultima edizione della pił famosa manifestazione canora
arbereshe, Ti Kush je ? (Tu chi sei?). Un
brano, magistralmente cantato da Zaira Tocci
di Lungro, che descrive
con grande delicatezza poetica il dramma dellinnamorata non pił
corrisposta.
Nel
corso della serata si č esibito anche il gruppo di Piana degli
Albanesi (PA),Dhėnduret e Arbėrit (I fidanzati dellArbėria),
unici rappresentanti del folklore albanese in Sicilia. Il
gruppo, nato nel 1955, č costituito da giovani uniti dallamore per
la musica e per le tradizioni popolari. Durante
lesibizione indossavano i costumi tradizionali di Piana degli
Albanesi.
Piero Di Miceli, Tiziana Colletti e il Coro di Padre Lorenzo Tardo di
Contessa Entellina hanno concluso la magica serata musicale siciliana
con le canzoni Tė lėra (Ti ho lasciato), Dimbri (Linverno) e Kur
tė pash e parėn herė ( Quando ti vidi la prima volta).
Alla
fine dello spettacolo, scambio di doni fra il Comune di San Demetrio
Corone (vedi), rappresentato dal Vice Sindaco Antonio Sposato, e il Comune di
Contessa Entellina (vedi).
Attestati
di partecipazione e targhe ricordo, offerte dalla Provincia di Palermo
e dal Comune di Contesa Entellina, sono stati consegnati a tutti gli
artisti.