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- San Demetrio
Megalomartire
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- San Demetrio Corone (panorama)
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- La Chiesa Matrice di San
Demetrio Corone (olio su tela del pittore Federico Braile)
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- A San Demetrio Corone il
26 ottobre con una serie di manifestazioni civili e religiose si
festeggia la festa patronale di San
Demetrio Megalomartire.
- Le strade del paese
vengono illuminate a giorno, la banda musicale suona in tutti i
rioni, il cavallo del santo patrono “KALI
I SHEN MITRIT” , costruito con stecche di canna,
ricoperte di carta velina colorata, viene portato in giro per le
strade cittadine da due uomini, visitando case e negozi.
- La processione è aperta dallo stendardo che
viene messo all’asta davanti al Palazzo Municipale.
- Agli aggiudicatari
dell’incanto vanno tutte le offerte devolute allo stendardo
durante le processioni dell’anno.
- I balconi, al passaggio
del santo, vengono adornati con le più preziose coperte.
- Chissà se qualcuno si
ricorderà di far volare il pallone di carta pesta che Francesco,
personaggio folkloristico del paese e suonatore di chitarra battente,
smise di far volare il giorno in cui a Schiavonea decise di farla
finita dinanzi al pallone incendiario.
- Il primo giorno di
ottobre, alle sei del mattino sono i fuochi pirotecnici a svegliare
la popolazione, mentre nell’ottava della festa i tradizionali giochi
popolari (corsa con gli asini, l’albero della cuccagna, corsa con i
sacchi, tiro alla fune ecc.) divertono tutti i cittadini presenti.
- Festeggiamenti sono
previsti anche oltre oceano.
- E’ noto, per esempio,
che a New Jersey e a Buenos Aires il 26 ottobre per gli amici e i
parenti emigrati è sia un giorno di preghiera sia un momento di
aggregazione fra vecchi paesani.
- Per la vita di San
Demetrio Megalomartire e per tutte le notizie relative ai tradizionali
festeggiamenti si può consultare il volume:
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- LA
CHIESA MATRICE DI S. DEMETRIO CORONE di Pier Emilio ACRI, Salvatore
BUGLIARO e Pasquale DE MARCO, edito nel 1996 dalla Tipolitografia EFFE
GRAF (Mirto Crosia).
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- La fonte più
attendibile racconta che Demetrio nacque verso la metà del III secolo
a Tassalonica, attuale Salonicco.
- Fu ucciso per ordine
dell’imperatore Galerio nel 304 assieme al suo discepolo Nestore,
perché entrambi cristiani.
- La salma pietosamente
raccolta e sepolta divenne fonte di numerosi prodigi.
- Tra i miracoli più
prodigiosi ricordiamo: la guarigione di un male incurabile del
Prefetto dell’Illiria, Mariano, la liberazione di Tessalonica dalla
pestilenza e dalla carestia e la donazione della vista ad un cieco.
- La chiesa onora Demetrio
con il titolo di MIROVITOS, perché dalla sua tomba stillava il
miracoloso MYRON (olio profumato), atto a sanare qualsiasi infermità.
- Per questo motivo il
Santo fu soprannominato Miroblita (che lascia colare olio profumato).
- Il culto del Santo è
diffusissimo in Oriente.
- In epoca bizantina
esistevano a Costantinopoli nove chiese ed un monastero a lui
dedicati.
- Venivano coniate monete
con la sua effigie e alla processione della festa vi partecipava
l’imperatore con tutta la corte.
- Attualmente la basilica
più maestosa eretta in suo onore si trova a Salonicco (Grecia).
- Altri edifici di culto
sono ubicati in Bulgaria, in Jugoslavia, in Romania, in Ungheria e in
Russia.
- In
Italia due comuni portano il suo nome: San Demetrio Corone e San
Demetrio ne’ Vestini (L'Aquila).
- La chiesa matrice di San
Demetrio Corone dedicata al Santo Patrono esisteva come cappella nel
promontorio naturale del paese prima della venuta degli albanesi.
- Gli albanesi, perciò,
non fondarono ma ripopolarono ed incrementarono il casale di Sancti
Dimitri, risultandone, però, subito il gruppo etnico prevalente per
numero di abitanti.
- GENNARO
DE CICCO
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