E’ DI FIRMO IL NUOVO CAMPIONE
REGIONALE DI BOX.
Il verdetto è
unanime: Vittorio Iannuzzi, a soli 22 anni, conquista il titolo di nuovo
campione regionale di box, per la categoria di pesi medio – massimi, e si
classifica per le interregionali che si terranno a Roseto degli Abbruzzi
tra 15 giorni c.ca.
L’incontro si è
tenuto il 29 settembre a Reggio Calabria, ed ha visto il venticinquenne
carabiniere Salvi ed il ventiduenne Iannuzzi contendersi il titolo
regionale.
Il giovane boxer
firmense, in parte di origine anche etiope, è soltanto al suo secondo
incontro ufficiale.
L’abbiamo
incontrato per saperne di più sul suo conto e sulle sue aspirazioni.
Ha le idee chiare,
pur essendo molto giovane, e fa dell’intuito e della passione i suoi punti
di forza in combattimento, ma anche nella vita di tutti i giorni. Perché
per Vittorio Iannuzzi la box è una palestra di vita! “Sul ring, come nel
quotidiano, si cade, ci si rialza, si vince e si perde ed ognuno deve
imparare a contare principalmente su se stesso. Ed anche se si sceglie di
condividere dei momenti con gli altri, fondamentalmente si è soli.
Questo soprattutto
ho imparato nei cinque anni di duro allenamento che mi hanno portato a
conseguire, oggi, un tale risultato! Anche se – ha aggiunto - devo
senz’altro ringraziare il mio allenatore Avolio, nella cui palestra di
Castrovillari mi alleno, che crede in me e mi sostiene notevolmente”.
D. Quali sono
le tue ambizioni?
R. So che questo
risultato è, per me, un punto di partenza, ma vivo ogni gara come una
tappa, senza farmi grandi illusioni e senza correre con la fantasia. Un
passo per volta!
Oggi sto pensando
alla prossima competizione per le interregionali; non voglio pensare ad
altro.
So solo che questa
disciplina mi dà molta energia e mi vivacizza anche mentalmente. E questo
è già molto importante per me.
D. Quanto ti
alleni?
R. Circa due ore
e mezzo ogni giorno in palestra. Ma poi corro e mi piace stare a contatto
con la natura, per cui, nel tempo libero, mi reco in campagna e faccio
qualche lavoretto che mi permette di aiutare mio nonno e, nello stesso
tempo, di allenarmi.
D. Come hai
iniziato?
R.
Probabilmente, non avrei intrapreso questa strada se mio padre e mio nonno
Vittorio, al quale dedico questo titolo, non mi avessero trasmesso la loro
passione per la box. Ricordo che, fin da piccolo, mio padre mi svegliava
per vedere gli incontri di pugilato in tv. Poi mi sono iscritto in
palestra ed ho iniziato ad allenarmi…
D. La box
quanto ha cambiato il tuo stile di vita?
R. Come dicevo,
la box mi ha insegnato a contare sulle mie forze, ma rispetto ai rapporti
interpersonali, io non sono un violento. Mi piace mettermi in discussione
ed avere degli scontri di tipo dialettico con gli altri. Poi, sul ring, è
un’altra storia!
Ciò non toglie
che continuo a coltivare anche altre passioni, quali la musica, attraverso
cui esprimo e sfogo i miei impulsi.
D. Hai paura
prima di un incontro?
R. Naturalmente
si. E penso che la paura oltre che naturale sia anche positiva, se saputa
dominare. Serve da stimolo e mi fa essere più reattivo.
Certo, quando
prende il sopravvento, allora non è più positiva e può essere addirittura
paralizzante. Ma tutto sommato, se non si vince la paura non si possono
vincere neanche gli avversari!”
Mariella Capparelli