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PAGINA A CURA DI ADRIANO MAZZIOTTI Agli occhi dei cittadini, ma soprattutto dei forestieri, non č certo uno spettacolo degno di un centro dai notevoli trascorsi culturali, anzi della capitale culturale in Arberia, come S. Demetrio Corone č ancora riconosciuta . E non č neanche un esempio positivo offerto dai rappresentanti delle istituzioni sul modo di gestire e tutelare la memoria storica del paese. Nella piazza dove via Dante e corso Castriota , le due principali arterie stradali si congiungono, in un luogo inadatto in quanto appartato, si innalza un busto in bronzo dedicato al mitico eroe albanese, Giorgio Castriota, soprannominato Skanderbeg (Skender, Alessandro; Bej o Beg, Signore) per le numerose e grandi prove di valore offerte alla guida del suo popolo. Il busto, opera dello scultore albanese Odisse Paskall, fu donato nel 1968 dallallora Repubblica Popolare di Albania al Comune di S. Demetrio C., e manufatti identici si trovano anche ad altri sedici centri di origine albanese in Calabria, a riprova dellinossidabile ricordo che tiene ancora oggi idealmente legati gli arbereshe alla leggendaria figura del principe albanese. Skanderbeg č raffigurato con in testa una specie di cappuccio o elmo, sormontato da una testa di capra o, secondo altri, di capriolo, a ricordo delle doti delleroe, velocitą ed agilitą, proprie di questo animale. Secondo, invece, una antica leggenda il condottiero decise di sistemare sul suo elmo una testa di capra in segno di riconoscenza verso un branco di capre che in uno scontro con i turchi gli garantģ la vittoria grazie ad uno stratagemma. Sotto il busto vi č una targa in marmo recante una iscrizione le cui lettere in metallo sono da tempo staccate e andate perdute, tranne i quattro numeri della data 1968, anno della realizzazione del piedistallo. Eppure si tratta solo di poche lettere in metallo da rimettere, con una spesa davvero irrisoria. Speriamo (ancora una volta) di tornare sulla notizia riportando un (pronto) intervento da parte dellAmministrazione comunale, idoneo a restituire al personaggio lattenzione che merita. Adriano Mazziotti |