Ururi -
Suggerita al primo cittadino una pubblicazione di cartoline
sugli scorci
pił suggestivi del paese
Un volume in 'arbreshe' sulle risorse di Ururi
La proposta
é di un giovane romano che chiede la valorizzazione della lingua albanese
di
Antonio Frate
URURI-E' una interessante iniziativa quella che
suggerisce Antonio Frate, al sindaco di Ururi, Luigi Plescia, in una missiva che
riportiamo. "Chi scrive é un ragazzo romano che avendo il padre nativo di Ururi ha
trascorso sempre, fin da piccolo, buona parte delle sue vacanze in questa localitą del
basso Molise. E, per non avere difficoltą a socializzare con gli altri piccoli coetanei,
ha praticato "sul campo" la lingua arbreshe insegnatagli in famiglia".
"Questa lettera - scrive ancora Antonio Frate - ha lo scopo di favorire quelle
iniziative che possano mantenere attuale il patrimonio storico e culturale di Ururi, nella
speranza che non se ne debba parlare solo al passato. Non é il clima né la posizione
geografica che distinguono Ururi dagli altri paesi ; piaccia o no, una nota che distingue
questo paese, del quale sono originario, é questa lingua che anche a me venne insegnata
contemporaneamente all'italiano. In relazione all'art.6 II comma dello Statuto comunale
"Il Comune promuove la difesa e lo sviluppo del patrimonio culturale con particolare
riguardo alle espressioni di lingua e tradizioni locali", mi permetto di suggerire
una iniziativa finalizzata, senza grandi pretese, a testimoniare anche per iscritto questo
retaggio linguistico e sovvenzionare la stampa di cartoline raffiguranti i posti di Ururi
ritenuti pił meritevoli, e scrivere la didascalia in doppia lingua: letisht e
arberisht". La missiva si conclude con la richiesta di estendere alla Giunta comunale
la proposta di salvaguardare e promuovere il dialetto locale e le tradizioni popolari di
Ururi e con il suggerimento che, in caso di accoglimento, le cartoline e le fotografie
siano scelte tra quelle scattate dai bambini delle scuole elementari del paese.
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