Incontro
con Lorenzo Ciompi, il popolare attore televisivo di Vivere
“SONO FELICE DI FAR SOGNARE UN POPOLO CHE HA
TANTO BISOGNO DI SOGNI”
Lorenzo
Ciompi ha 34 anni, single, diplomato all’Actor Studio. Ha un sogno nel
cassetto: mollare tutto e dedicarsi al volontariato, in Africa o
altrove. Su un isola deserta porterebbe con sé la musica di Mozart, le
poesie di Gibran e di Hikmet e un grande amore: una donna leale, pronta
a prendere le sue difese, che sappia tacere e cucinare bene. Colto,
affascinante, sportivo, dice di sé: “Apprezzo la sensibilità e la discrezione, odio
l’insolenza, l’ignoranza e la volgarità. Non mi piace giocare con
degli altri, come fa Andrea, mentre mi riconosco nel suo sottile
cinismo; nella competitività, nella sua carica sessuale. Forse gli
invidio un po’ la padronanza delle situazioni”.
La
soap Vivere va in onda su Canale 5 dal lunedì al venerdì alle ore
12,30. Racconta la vita dei componenti di quattro famiglie – i
Gherardi, i “nuovi ricchi” , imprenditori proprietari di un
setificio; i Bonelli, ristoratori; i De Carolis – Falcon, medici; i
Canale, madre e figlio, di umile estrazione – sullo sfondo di una
ricca città di provincia, Como. Un ritratto dolce/amaro della provincia
italiana, una realtà sociale nella quale le aspirazioni più profonde
riguardano soprattutto gli affetti e i sentimenti. Andrea è il
primogenito, trentenne, della famiglia Gherardi: bello e spregiudicato,
ambizioso e arrogante, viziato dalla madre Letizia e in continua
competizione col padre Alfio.
TREVISO.
Incontriamo
Lorenzo Ciompi, il popolare attore televisivo che veste i panni di
Andrea Gherardi nella telenovela Vivere. L’occasione è una serata in
una discoteca di Treviso, in cui Ciompi è ospite d’onore.
L’attore
Ciompi e il rampante imprenditore Gherardi sono personaggi popolari
anche in Albania: ne è orgoglioso?
Molto!
Mi fa piacere che una fiction televisivo possa far sognare un popolo che
in questo momento ha particolare bisogno di sogni.
Che
impressione le fa essere intervistato da un giornalista albanese?
Non
mi è mai successo prima e devo dire che è una cosa assai positiva. Mi
fa sentire cosmopolita, conosciuto anche all’estero e mi lusinga il
fatto che la televisione italiana sia conosciuta anche da voi.
Cosa
pensa dei cittadini albanesi residenti in Italia e, in generale, del
fenomeno dell’immigrazione dall’Albania?
Non
posso rispondere perché non ho avuto occasione di conoscere di persona
alcun Albanese in Italia. Credo però che l’immigrazione albanese
debba essere seguita e regolamentata. Ciò anche per non creare false
speranze e per permettere a tutti coloro che riescono a varcare il
confine, via terra e via mare, di vivere decorosamente e con grande
dignità.
Conosce
qualche attore albanese? Che cosa pensa del cinema del mio Paese?
Non
conosco nessun albanese ma sono incuriosito dal vostro cinema.
Le
è mai capitato di visitare l’Albania? Le piacerebbe farlo?
Non
ci sono mai stato e sarei molto curioso di visitarla. Stimo la vostra
reazione davanti alle difficoltà e ammiro la vostra fermezza e la
vostra dignità.
Cosa
pensa del luogo comune secondo il quale “albanese” è sinonimo di
“disonesto”?
Ovviamente
non tutti gli Albanesi sono disonesti come non tutti gli Italiani sono
onesti. Detesto i luoghi comuni. Appiattiscono la mente e uccidono i
rapporti umani.
Uno
dei personaggi albanesi più universalmente noti è Madre Teresa di
Calcutta. Che cosa pensa di lei?
Ho
letto alcuni libri su di lei: credo che dobbiate esserne molto fieri.
Avrei tanto desiderato incontrala, vederla almeno da vicino, ma – ahimè
– non ci sono mai riuscito e mi dispiace molto.
Vuole
dire qualcosa al popolo albanese che la segue con tanta simpatia
attraverso le televisione?
Solo
questo: non perdete e
la fiducia in voi stessi. Nulla si fa senza
l’entusiasmo!