L’ASSOCIAZIONE
SI E’ DOTATA DI UN NUOVO STATUTO
Aggiornate
senza essere stravolte le regole stabilite nel 1984
Lo statuto in vigore, varato
alla nascita del Bashkim il 17 aprile del 1984, necessitava di
alcune revisioni e aggiornamenti dettati da vari fattori. In primo
luogo perché esso prevedeva la fine del sodalizio al 31 dicembre
del 2000 e poi anche perché la nuova sede societaria, le varie
disposizioni legislative intervenute nel frattempo, l’esperienza
di 16 anni di vita, imponevano una presa d’atto che andava
sicuramente recepita nello Statuto, per poter continuare ad operare
con l’intento di realizzare in maniera sempre più approfondita
gli scopi societari e cogliere le nuove sfide della società in
evoluzione.
Con questi intenti ci siamo
cimentati ad apportare al documento le modifiche che il consiglio di
amministrazione ha recepito con deliberazione del 2 maggio, poi
fatte proprie dall’assemblea generale straordinaria dei soci il 15
dello stesso mese.
Fermo restando l’atto
costitutivo, che non è stato oggetto di alcuna modifica,
volutamente per sottolineare la continuità col passato, il
documento pur conservando la stessa impostazione complessiva, viene
meglio definito nella formulazione evitando dizioni prolisse e
generiche spesso oggetto di difficoltà interpretative che
lasciavano molta discrezionalità al gruppo dirigente di turno.
Accanto a modifiche scontate
come la presa d’atto del cambio di sede e il necessario
prolungamento della vita della società, deliberato a tutto il 2050,
le principali modifiche e aggiornamenti si possono così riassumere:
Oltre all’inserimento fra
gli scopi societari, del dettato della legge 482 sulla tutela delle
minoranze linguistiche storiche, si è voluto allargare
l’orizzonte degli interventi, alla luce dell’esperienza positiva
condotta in occasione del corso di formazione professionale per
extracomunitari, ad alcune delle attività elencate nell’art. 10
del D. L.vo 460 del 4/12/97 sulle organizzazioni non lucrative di
utilità sociale, pur senza accettare la trasformazione del Bashkim
in Onlus, il che avrebbe comportato una radicale modifica
dell’assetto societario a cominciare dalla perdita per i soci
fondatori del diritto loro riconosciuto al punto 11 dell’atto
costitutivo, di far parte di diritto, a vita, del Consiglio di
Amministrazione.
Viene comunque rigidamente
sancito il principio dell’incompatibilità fra cariche sociali e
il ruolo di docente formatore in eventuali corsi professionali
gestiti dall’Associazione. Tale norma fa il paio con
l’incompatibilità sancita nell’art. 15 fra cariche sociali e
cariche di tipo politico - partitico, a qualsiasi livello ricoperte,
sia di maggioranza che di minoranza. Questo per liberare l’operato
del BKA da vincoli e servilismi di natura politica.
Accanto alla norma che prevede
un budget annuale di spesa per il Presidente, per garantirgli libertà
di movimento circa la realizzazione delle attività deliberate,
vengono meglio precisate nei vari articoli i diversi tipi di
maggioranza necessaria per l’approvazione delle deliberazioni da
parte dei vari organismi. Maggiore chiarezza viene fatta su tutto
l’iter da seguire alla scadenza delle cariche sociali, circa il
rinnovo e la durata (che diventa triennale), ma che per la carica di
presidente non può andare oltre il secondo mandato consecutivo.
Compaiono due figure non previste nel precedente statuto, il
presidente onorario (votato dall’assemblea fra i soci onorari), e
il vicepresidente, (votato dal C.d.A al suo insediamento).
Ridefinite molte funzioni del C.d.A. (i cui componenti scendono da
14 a 13), specialmente per quanto attiene i tempi e le procedure per
l’assunzione di determinate deliberazioni nel periodo
immediatamente prima e subito dopo il rinnovo delle cariche sociali.
Ridefiniti anche i diritti e i doveri del socio. Il comitato
scientifico, composto anche da non soci, viene ora nominato dal
consiglio di amministrazione; vi fanno parte di diritto oltre al
presidente onorario, lo stesso presidente del Bashkim con funzioni
di presidente.
Numerosi altri dettagli
riguardano un po’ tutti gli articoli il cui numero passa da 24 a
28, ivi compresi gli ultimi due che attengono all’entrata in
vigore di alcune norme, la cui piena attuazione e rinviata al
prossimo rinnovo degli organismi sociali, la cui scadenza è
prevista per il 23 marzo 2003.
Raffaele Fera