TEATRO
COMUNALE INTITOLATO A VINCENZO PESCE
La
Giunta Corsino ufficializzerà la denominazione scaturita da un
concorso scolastico
Nel corso di una cerimonia ricca di significati culturali,
artistici ed educativi, il nuovo teatro comunale all’aperto, gia
inaugurato nell’agosto del 2000, è stato intitolato lo scorso 9
giugno, alla memoria del nostro concittadino, il regista
cinematografico e televisivo Vincenzo Pesce, immaturamente scomparso
nel 1998.
La
denominazione è stata indicata al termine di un concorso che ha
coinvolto le scuole elementari e medie del comune. L’iniziativa
ideata e voluta dal Bashkim Kulturor Arbëresh, è stata realizzata
col determinante apporto economico
dell’amministrazione comunale e del suo assessore alla
cultura Carolina Luzzi.
Gli
alunni sono stati invitati a produrre un elaborato a livello di
classe col quale motivavano la propria richiesta di denominazione
del teatro. Una commissione paritetica composta da rappresentanti
della nostra Associazione, dell’Amministrazione Comunale, delle
scuole partecipanti e di altri esponenti della cultura e delle
istituzioni, hanno alla fine unanimemente concordato di assegnare il
primo premio ex aequo consistente in una coppa con targa che ricorda
l’evento, ad un elaborato della classe V^ B delle scuole
elementari ed ad un analogo lavoro della classe III^ C della scuola
media. Entrambi i lavori hanno individuato nel giovane regista
Vincenzo Pesce, prematuramente scomparso, la persona di più alto
prestigio artistico e culturale cui intitolare la nuova struttura
teatrale. Nella motivazione della giuria si evidenzia la forte
valenza culturale della motivazione proposta dagli alunni che «hanno
saputo tracciare l’alto profilo umano e culturale di Vincenzo
Pesce, uomo di passione che attraverso l’arte cinematografica, ha
saputo raccontare se stesso e il suo amore per la comunità di
Spezzano Albanese a cui egli apparteneva e a cui apparterrà per
sempre». il sindaco Marcello Corsino presente alla cerimonia, ha
annunciato che la denominazione sarà resa ufficiale con una
apposita delibera di giunta da parte dell’Amministrazione
Comunale, e dopo aver scoperto la relativa targa marmorea, ha
avvicinato i familiari e la vedova del regista, signora Calabrò
che, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti per l’iniziativa
che dimostra l’attaccamento degli spezzanesi per i suoi figli
migliori.
Targhe
ricordo sono state anche assegnate per la sezione scuola elementare
alle classi IV^ D e IV^ C (3° e 2° posto); per la sezione scuola
media alle classi III^ B e II^ A (3° e 2° posto).
L’intero
teatro era gremito di pubblico che ha concluso la serata assistendo
allo spettacolo messo in scena da una rappresentanza di alunni delle
scuole elementari, che si sono cimentati con un testo impegnativo
– “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach,
opportunamente adattato dal giovane regista spezzanese Nando Pace
che si è avvalso della scenografia di Anna Maria Brandi e delle
coreografie di Graziella Forte e Dorina Squillaci, mentre Maria
Amodio del Centro Danza “Giselle” e Giuseppe Muià del gruppo
Folk “Spixana” hanno impreziosito la rappresentazione con
balletti e danze tradizionali; il tutto sotto la direzione
dell’insegnante referente Giuseppina Sirangelo.
«Il
testo originale – ci ha spiegato Pace - è stato reso teatrabile
attraverso un sottile gioco linguistico e mediante il passaggio ad
un certo punto della narrazione, dalla terza alla prima persona. La
personificazione del protagonista principale, Jonathan Livingston,
passa da un bambino all’altro, facendo emergere la metafora del
gabbiano, simbolo di libertà, che ogni bambino ha dentro di se».
Il
presidente del Bashkim, dott. Giuseppe De Rosis, prendendo la
parola, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa assunta
dall’Associazione che ha coinvolto in un progetto didattico dai
risvolti fortemente culturali ed educativi le nostre scuole per
un’operazione di tipo sociale che resterà nella memoria di tutti
gli alunni che vi hanno preso parte.
Raffaele Fera