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Nuceria
Alfaterna Fra le attuali cittadine di Nocera Inferiore e
Nocera Superiore, nella provincia di Salerno, sorse nellantichità
Nuceria Alfaterna, grosso abitato di probabili origini
etrusche (intorno al 600 a.C.). Essa fu una delle città
più importanti della Campania sia in epoca sannitica che
romana, favorita anche dalla sua posizione al centro di
importanti vie di collegamento come la Via Stabiana che
conduceva a Stabia, la via Nuceria Pompei, la via
Popilia che da Capua arrivava a Reggio Calabria. Fu anche
a capo di una federazione che comprendeva le città di
Pompei, Stabia, Ercolano e Sorrento, batté moneta ed
elaborò un proprio alfabeto, detto appunto "nocerino",
derivandolo dalle lingue etrusca e greca (commercianti
greci erano presenti a Nuceria, come attestano iscrizioni
e ritrovamenti). La città oggi offre al visitatore importanti vestigia del suo passato tutte ubicate nel comune di Nocera Superiore. In località Pareti è il teatro depoca romana, addossato alle mura di cinta e pari, per grandezza, a quello di Napoli. Eretto nel II secolo a.C. e rifatto in età augustea, fu gradualmente interrato dalle alluvioni nel medioevo, servendo poi come cava di pietre per il villaggio vicino. E appoggiato al lato interno delle mura romane e in asse con la via centrale della città antica. Originariamente largo 68 m. era il maggiore tra quelli documentati in età ellenistica in Campania e fu ulteriormente ampliato raggiungendo i 96 m. Vi fu anche annessa unarea porticata, forse destinata a palestra. Si distingue la frons scenae, costituita da unalternanza di tre nicchie in negativo e positivo, in opera laterizia. Lorchestra presenta ancora tracce della ricchissima pavimentazione (alabastro, porfido, serpentino, granito). Intorno allorchestra è visibile il canale (euripus) per il deflusso delle acque. Infine sono visibili lima e media cavea, con sedili che presentano tracce delloriginario rivestimento in calcare, e la pàrodos occidentale con tracce di pitture parietali. Nella stessa zona, poco più a monte, si può raggiungere il campo sportivo dove è stato riportato alla luce un buon tratto delle mura del II secolo a.C. con uno spessore di 1,5 metri ed unaltezza di 5 metri. Si tratta di mura a doppia cortina (la distanza fra le cortine è di 12 metri) nel quale si apre una torre imponente. Ha tre feritoie sulla parete esterna ed altre due sulle pareti laterali. Sul lato ovest è una postierla che immette in un vano. Allinterno una scala portava al piano superiore dove furono rinvenuti molti materiali di reimpiego utilizzati per la fondazione di una struttura medievale. Davanti alla torre vennero portate alla luce una cisterna e vasche di epoca medievale. Unaltra torre denominata "Cantina Vecchia" è visibile sul lato orientale della mura verso via San Renato: ha cinque feritoie sul lato principale. Affianco è visibile un tratto delle mura del IV secolo a.C. in blocchi squadrati di tufo nocerino. In via Grotte, interrato ed inglobato nelle case, è lanfiteatro che fu costruito per volontà di Nerone dopo la "squalifica" e la chiusura di quello di Pompei, a seguito di una cruenta rissa scoppiata tra Nocerini e Pompeiani nel 59 a.C. (lepisodio è ricordato in un grande affresco di una casa pompeiana e da alcune iscrizioni sui muri). Se ne intuisce landamento osservando la disposizione curvilinea della strada. Attraverso esplorazioni nelle cantine delle case si è potuto ricostruirne la dimensione: era lungo m. 125 e largo m. 102. A Santa Maria Maggiore
si eleva maestoso il Battistero, detto anche "La
Rotonda". E certamente il monumento
più importante della zona, per il valore storico ed
artistico. Fu costruito nella seconda metà del VI secolo
dai Bizantini, nel tentativo di rivitalizzare la città
che era assai decaduta. Si tratta di un battistero a
doppio anello (diametro m. 24), che ripete il modello di
Santa Costanza a Roma, ma anche esempi orientali e
africani. E stato eretto spianando altri edifici
civili preesistenti (di un edificio termale romano è
stata rinvenuta pavimentazione a mosaico a circa un metro
al di sotto del calpestio) e gettando su di essi un
tamburo di cemento di grande spessore su cui si è
costruito, utilizzando materiale proveniente da edifici
pubblici preesistenti. Ledificio consta di un
ambulacro esterno e di un vano centrale delimitato da
quindici coppie di colonne, con capitelli di marmo
pentelico del II-I sec. a.C. sui cui archi è impostata
una grandiosa cupola. Al centro è la grande vasca
battesimale, di oltre sette metri di diametro, ottagonale
allesterno e circolare allinterno, per il battesimo
per immersione dei catecumeni. La vasca è circondata da
otto colonne (solo cinque sono originali) poggianti su un
muretto rivestito da lastre di marmo, su ognuna delle
quali sono incise una croce e le lettere alfa e omega. |
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