DATA
DI APERTURA: fino al 28 marzo 2004
SEDE: Museo Archeologico Nazionale - NAPOLI
ORARIO: tutti
i giorni escluso martedì ore 9-19,30
(ingresso 6,50 euro; ridotto 3,25 euro)
La loro dieta base era costituita
essenzialmente da
legumi, cereali, carne e olio e
facevano largo uso di spezie per dare sapore ai cibi. Il vino, lo
aromatizzavano usando resina di pino. Tuttavia, e nonostante vivessero
sulla costa, il consumo di pesce non era tanto frequente. Lo hanno
scoperto gli archeologi greci, guidati da Yannis Tzedakis, già
direttore generale delle Antichità della Grecia, quando hanno
esaminato i vasi ceramici ritrovati nelle sepolture d'epoca minoica e
micenea. Lo studio scientifico - antropologico ha riguardato il
peridodo di massimo sviluppo di quella civiltà: tra il 3000 e il 1100
a.C. ed è stato effettuato essenzialmente su elementi provenienti
dall'area di Creta. Un'isola, questa, da sempre considerata come il
ponte ideale tra L'Europa e L'Africa e dove si sviluppò la civiltà
Minoica, presero vita le leggende del Minotauro (mostro mitologico dal
corpo umano e dalla testa di toro) e di Dedalo e Icaro, tra le altre.
La mostra, che è sostenuta dal Ministero della Cultura Ellenico e da
Evgenios Giannakopulos, presidente dell'"Olimpiade
Culturale", e proposta attraverso il Consolato Greco di Napoli,
è stata curata da Amodio Marzocchella per la Soprintendenza Archeologica
di Napoli, retta da Valeria Sampaolo. L'esposizione che si articla in
sezioni tematiche: i prodotti, la cucina, le bevande e il cibo
consumato, propone un significativo spaccato della produzione ceramica
da mensa, alcune tombe ricostruite con il loro corredo di coltelli,
lance e spade in bronzo, dei forni per la cottura del cibo e reperti
ricavati da selci. (Fonte: Culturalweb)
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