Il restauro del Torrettone di Truccazzano


ANTICA MAPPA MILITARE DEL CREMASCO

Stralcio di mappa veneziana del XV sec., conservata presso la Biblioteca Correr, in cui compare il Torrettone (denominato Toreta), in posizione strategica tra Cassano d'Adda, Truccazzano e Rivolta d'Adda.


POSIZIONE

Andando da Truccazzano a Rivolta d'Adda, proprio dove la golena dell'antico "lago Gerundo" lambiva la costa rialzata del territorio milanese, si erge, massiccio, questo fortilizio di controllo. Nella tradizione popolare, è chiamato anche "Torre del Barbarossa": in questo punto dell'Adda, infatti, Ladislao, re di Boemia, e Corrado, duca di Dalmazia, vassalli di Federico di Hohenstaufen, tentarono il guado per aggirare i difensori milanesi, che tenevano saldamente, poco più a monte, il castello di Cassano. Qualche secolo dopo, vi pernottò, ferito e in catene, il terribile Ezzelino da Romano, quando, dopo l'infausta battaglia di Cassano, venne tradotto nel castello di Soncino per quello che fu il  suo ultimo viaggio.

Nella fotografia, il Torrettone agli inizi del 1900. 


PRIMA DELL'INTERVENTO

Negli anni Ottanta, i Soci del GAEM decisero di intervenire per impedire l'ulteriore degrado del rudere. Essendo divenuto proprietà privata, si chiesero i permessi al proprietario del terreno e alla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Milano. Ottenute le autorizzazioni necessarie, i Soci del GAEM poterono iniziare l'intervento di restauro. 


L'INTERVENTO

Dal 1983 al 1986, quasi tutti i Sabati e qualche Domenica mattina furono dedicati al lavoro manuale di intervento, in collaborazione con la Soprintendenza. Dapprima, fu recintata tutta la zona interessata ai lavori; poi, si passò alla pulizia, al controllo e al consolidamento di tutta la parte aerea del manufatto.  


FINE RESTAURO

Nel 1986, con la definitiva posa in opera della nuova recinzione di protezione, l'intervento si concluse. Avendo a disposizione parecchio materiale documentario, che i Soci avevano raccolto con molta pazienza, consultando libri e archivi della zona, si decise di pubblicare un libro, dove, oltre alla descrizione dei lavori eseguiti, vi fosse anche una parte "teorica", con  le informazioni già note e le nuove notizie scoperte dai Soci stessi.