SISTEMAZIONE DEL MUSEO DI GEOLOGIA DELL'UNIVERSITà DI ROMA "LA SAPIENZA"

Il progetto è collocato al secondo piano dell’edificio di Mineralogia e Geologia progettato da Giovanni Michelucci. L’ambiente da dedicare al museo è di circa 500 mq costituiti da un piccolo ingresso, un lungo corridoio ed infine la grande sala con sei pilastri, posti però a distanze irregolari che ne scandiscono lo spazio. Sono stati questi due elementi, le tre parti diverse da raccordare e la leggera irregolarità degli spazi, che hanno fatto prevalere un tipo di progettazione teso ad esaltare ancora di più queste distorsioni. Tutto questo è avvenuto analizzando per prima cosa quali erano gli assi portanti dell’ambiente per poi ruotare, in base allo spazio circostante, tali assi con lo scopo di individuare delle nuove direzioni. Su questi assi sono stati posizionati i moduli delle vetrine, intervallati da aperture e passaggi per permettere una maggiore fruibilità dello spazio museale. L’esigenza di raccordare le tre parti del museo è stata perciò “risolta” grazie a questi assi che tagliando l’ambiente riescono ad unificare le parti. Tutto ciò è poi esaltato dal posizionamento di un lungo tavolo che attraversa tutto lo spazio risolvendo in modo efficace la parte del corridoio. Tale tavolo dopo aver attraversato prima il corridoio e poi l’ambiente centrale si piega per diventare un grande piano espositivo fino a rastremarsi creando le panche della sala multimediale. Altra esigenza da soddisfare era la creazione di un ambiente buio dove le parti illuminate fossero quelle utili per risaltare gli oggetti esposti, gli schermi dei monitor e quelli retro-illuminati. Le finestre che normalmente illuminano lo spazio centrale sono state oscurate con lo stessa sistema che compone i moduli delle vetrine, Anche se in questo caso non si tratta di moduli regolari, ma rispondono alle diverse grandezze delle vetrine. Per facilitare l’eventuale pulizia delle finestre tutti questi moduli sono montati su ruote che ne permettono lo spostamento. La pavimentazione e il controsoffitto sono pensati per esaltare i passaggi e gli assi ruotati. Per quanto riguarda i materiali usati la pavimentazione è realizzata con una battuta di cemento spessa 2 cm e di due colori diversi, uno chiaro per i passaggi e uno scuro gli spazi espositivi. In corrispondenza di quest’ultimo tipo di pavimentazione è stata realizzato un controsoffitto in cartongesso per creare un ambiente più idoneo alla fruizione degli oggetti. I moduli delle vetrine sono realizzati in legno scuro per non far notare i distacchi tra i pannelli. Sono costituite da fianchi agganciati a delle basi portanti, le vetrine possono essere di diverse dimensioni dato che i vetri sono incollati ai fianchi e sono invece apribili nella parte posteriore con degli sportelli incernierati agli stessi fianchi. L’uso di queste vetrine permette anche di poter, sostituendo anche solo alcuni dei moduli, modificare l'esposizione.


 
 
 
 
 

Le tavole sono pensate per  essere esposte ad una parete, presentano infatti una fascia continua arancione, intervallata da prospettive dell'interno,  che le unisce e ne stabilisce il giusto posizionamento. Nella parte bassa un'altra fascia indica la scala e l'oggetto del disegno.

Vedi le prospettive                                                                                                            Tavola 0                 Tavola 1                              Tavola 2                             Tavola 3                  Tavola 4                                                                 Tavola 5                 Tavola 6          Tavola 7                 Tavola 8                 Tavola 9                 Tavola 10        Tavola 11