Avviamento con resistenze statoriche

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Avviamento con resistenze statoriche
mat con rotore a gabbia

Il rotore avvolto (detto anche ad anelli) ha la stessa struttura magnetica del rotore a gabbia,mentre ne differisce la parte elettrica. Esso porta infatti allogato nelle cave, in lungo delle sbarre della gabbia, un vero e proprio avvolgimento trifase del tutto simile a quello dello statore, qualche volta bifase, ma comunque eseguito per lo stesso numero di poli. Le fasi di questo avvolgimento sono collegate a stella, e i loro principi fanno capo a tre anelli calettati sull’albero del motore e isolati fra loro (fig.1)
Sui tre anelli poggiano tre spazzole che realizzano l’inserzione in serie ai circuiti rotorici del reostato di avviamento R. Il funzionamento di questo tipo di rotore non differisce da quello del rotore a gabbia.
                
                                 
                            Fig.1   
 
All’atto dell’avviamento si inserisce il reostato: le correnti rotoriche, richiudendosi attraverso le fasi corrispondenti del reostato pure collegate a stella, risultano ridotte in valore e nel contempo sono meno sfasate essendo aumentata la resistenza ohmica; si viene a realizzare in tal modo una coppia di spunto elevata pur con delle correnti ridotte entro i limiti normali. Il reostato di avviamento inserito nei circuiti rotorici adempie così alla duplice funzione di limitare la corrente di  avviamento e aumentare la coppia di spunto del motore. Non appena questo si avvia le correnti diminuiscono, e il reostato viene gradualmente disinserito per avere infine, ad avviamento ultimato, le fasi rotoriche direttamente collegate al circuito fra loro.