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Identikit del Saturno V


IL CONTENUTO:

Carta d'identità

Caratteristiche tecniche e strutturali

Archivio delle immagini

Riepilogo delle missioni

 







CARTA D'IDENTITA' DEL MISSILE:

Altezza Massima totale..................................................... m 110 circa

Diametro Massimo............................................................ m 10

Peso Totale a pieno carico................................................ t 2 700- 3 000 circa

Peso del missile vuoto....................................................... t 250 circa

Numero dei pezzi di cui è composto.................................. 15 000 000 circa

Numero totale dei motori razzo (principali ed ausiliari).... 41

Costo.................................................................................... oltre 170 miliardi di lire



CARATTERISTICHE TECNICHE E STRUTTURALI:

Ecco una descrizione tecnica del razzo più grande e potente costruito dall'uomo.

Premettiamo che il razzo Saturno V è suddiviso in più parti (stadi), ciascuna delle quali svolge funzioni diverse ma ugualmente importanti. Gli stadi del Saturno V erano in tutto 3. Esaminiamo insieme le loro caratteristiche :

PRIMO STADIO

E' lo stadio che permette il decollo di tutto il veicolo. Ha una lunghezza di 42 metri circa, un diametro di 10 metri, un peso a vuoto di 130 tonnellate e a carico pieno di 2 135 tonnellate. Il carico è costituito da 1 500 000 chilogrammi di ossigeno liquido - conburente - e 520 000 chilogrammi circa di cherosene (petrolio raffinato). E' azionato da cinque motori F-1, ciascuno dei quali fornisce una spinta pari a 680 tonnellate. Questi motori consumano quasi 14 tonnellate di propellenti ogni secondo. Essi rimangono accesi solo per due minuti e mezzo, dopo di che, bruciate le 2 000 e passa tonnellate di propellenti, risultano aver alleggerito il missile di oltre i due terzi del suo peso. I quattro motori esterni sono orientabili per consentire le eventuali correzioni di rotta nella fase iniziale del volo.

SECONDO STADIO

Ha una lunghezza di 25 metri circa, un diametro di 10 metri, un peso, a pieno carico, di 486,5 tonnellate. E' azionato da 5 motori j-2, ciascuno dei quali fornisce una spinta di circa 100 tonnellate, con un consumo enorme di propellenti: più di una tonnellata al secondo.

TERZO STADIO

Presenta una lunghezza totale di 18 metri circa, un diametro di 6,6 metri, un peso a vuoto di 9,5 tonnellate e a pieno carico di 18 tonnellate circa. E' azionata da un motore j-2, identico a quelli che equipaggiano il secondo stadio. Esso, però, può essere acceso più volte, perché deve immettere in orbita terrestre l'astronave Apollo e, al momento opportuno, deve riaccendersi per immetterla in orbita lunare.

LA POTENZA DEI MOTORI

Il meccansismo indubbiamente più sbalorditivo del sistema Saturno è costituito dai motori F-1 del primo stadio, i giganteschi motori razzo che servono a spingere il missile fuori dall'atmosfera terrestre e a fargli raggiungere lo spazio. Ognuno di essi fornisce una spinta di quasi 700 tonnellate. Per farci un'idea di questa potenza, teniamo presente che quando questi motori, spingendo il sistema Saturno-Apollo, gli hanno impresso una velocità di 2 Km al secondo, la potenza complessiva che sviluppano è di 100 milioni di HP (cavalli vapore). Perciò,ognuno dei cinque motori F-1, non più grande di un autocarro, ha una potenza pari a quella delle macchine di 100 grossi transatlantici o, se preferiamo, di 400 000 automobili di media cilindrata. Queste prestazioni straordinarie si devono naturalmente pagare, e il prezzo più alto del consumo: 800 tonnellate al minuto è la quantità di carburante che si riversa nei motori per venire bruciata. Il secondo prezzo da pagare è la durata limitata di questi motori. Essi rimangono efficenti solo per alcuni minuti, ma no potrebbero mai essere impiegati per ore. Un solo motore, quello del terzo stadio, è in grado di riaccendersi più volte e a distanza di tempo; si tratta però di un motore meno potente di quanto non siano gli F-1 del primo stadio o gli J-2 del secondo. La fiamma che esce dai motori del primo stadio è lunga quasi 300 metri ed è così calda (2. 000° c/a) che, se cadesse un utensile di ferro in una frazione di secondo sarebbe trasformato in una nuvoletta di vapore di ferro. Questa fiamma di mostruosa potenza lambisce per almeno 2 minuti le pareti interne delle camere di combustione del motore. Ed esse devono resistere intatte per tutto il empo necessario. Per questo motivo, parte dei propellenti viene condotta, per mezzo di tubi sottili, a lambire dall'esterno le pareti del motore. Il calore sviluppato dalla combustione fa evaporare i propellenti: l'evaporazione a sua volta refrigera il tutto. Un meccanismo estremamente semplice dal punto di vista logico e teorico, ma estremamente delicato dal punto di vista strutturale pratico: basta che uno dei tubi o la parete del razzo si incrini per effetto dell'intensissimo calore perchè avvenga una mostruosa esplosione.

 


ARCHIVIO DELLE IMMAGINI:

Il razzo SaturnoV esce dal grande edificio, VAB (vehicle Assembly Building) per raggiungere la torre di lancio


Visione aerea del lancio di una misssione. Si noti in primo piano la torretta per l'eventuale fuga in caso di eventuale emergenza nella fase di lancio.


La straordinaria immagine del razzo Saturno 5 in partenza da Cape Canaveral.


Werner Von Braun il grande esperto di missilistica che progettò i potenti razzi Saturno. Von Braun lavorò precedentemente per i nazisti alla costruzione dei terribili razzi V-2. Decise in seguito di collaborare con gli americani per una buona causa.

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