MISSION: IMPOSSIBLE 2
(Mission: Impossible 2)

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REGIA:    
John WOO

PRODUZIONE: U.S.A.   -   1999   -   azione

DURATA:  122'

INTERPRETI:
Tom Cruise, Thandie Newton,
Dougray Scott, Anthony Hopkins, Ving Rhames,
Rade Serbedzija, John Polson, Brendan Gleason

SCENEGGIATURA: Robert Towne

FOTOGRAFIA: Jeffrey Kimball

SCENOGRAFIA: Thomas E. Sanders

MONTAGGIO: Christian Wagner - Steven Kemper

COSTUMI: Lizzy Gardiner

MUSICHE: Hans Zimmer, BT, Lalo Schifrin

Trama

Ethan Hunt (Tom Cruise), super agente della "Mission Impossibile Force", è costretto ad interrompere le sue vacanze per andare alla ricerca di un misterioso oggetto chiamato "Chimera". In realtà questo è una misteriosa arma biologica, ed Hunt dovrà vedersela con il terrorista Sean Ambrose (Dougray Scott), disposto a tutto pur di riuscire a venderla.

Recensioni

 

 

 

Non c'è uno senza due

I veri appassionati dei film d'azione, si saranno sicuramente avvicinati a questo sequel con fare circospetto, per almeno due serie di ragioni: la prima è che Mission Impossibile, nonostante gli ottimi risultati al botteghino, non ha convinto molto, e la seconda è rappresentata dalla scarsa vena creativa di John Woo nell'ultimo periodo. Possiamo affermare che questo secondo episodio non dilegua totalmente i nostri dubbi, ma qualche piccolo raggio di luce lo fa intravedere.
Le qualità di un regista come Woo sono indubbie, ma il fatto che non abbia mai convinto a Hollywood, come al contrario fece nella propria terra, è comunque un'accusa pesante che grava su di lui. Probabilmente l'aria americana ha danneggiato, o perlomeno diluito, quello spirito filosofico che si respirava nelle sue prime opere. Quell'eterna lotta tra bene e male che appassionava nei suoi film (tra tutti il magnifico "The Killer), è presente in M.I.2, ma il tutto sa di cliché e di forzatura.
Si respira un'aria d'eterno dejà vu in quest'opera, e il rischio della banalità è costantemente dietro l'angolo. Le scene d'azione che sono il punto forte dei film di Woo, qui rappresentano l'unico motivo per pagare il biglietto, perché la storia e scontata e prevedibile fino alla nausea. Manca del tutto una caratterizzazione dei personaggi, che per quanto si possa trattare di un film d'intrattenimento, è dovuta per rispetto allo spettatore. E a risollevare le sorti del film non ci pensa di certo il cast: Tom Cruise è visto e rivisto nelle vesti dell'eroe tutto muscoli e cuore, e sinceramente a livello recitativo (escludendo le scene d'azione naturalmente) segna un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni (Magnolia docet); Thandie Newton, lanciata da Bernardo Bertolucci nell'Assedio, non riesce a convincere nel ruolo della dark lady, a cui non riesce conferire quel fascino delicatamente crudele che ne è caratteristica imprescindibile.
Di questo film ci resterà il ricordo delle scene d'azione, oggettivamente belle, ben fatte e coinvolgenti; raramente ci è capitato divedere degli inseguimenti così spettacolari, o dei combattimenti così spettacolari anche nella loro più assurda irrealtà. Woo ritrova pienamente in questo film, la capacità di regalare adrenalina al pubblico, e mostra la sua maestria, probabilmente unica, di filmare scene "impossibili". Forse un pubblico di neofiti potrebbe anche rimanere soddisfatto del prodotto, ma chi si ricorda (e non sono pochi) il caro vecchio John Woo, non potrà che storcere il naso, o chiudere un occhio.

Matteo Catoni


L'estate italiana scopre il blockbuster americano

Nell'esordio cinematografico dell'agente Ethan Hunt, Brian De Palma aveva messo a disposizione la sua professionalita' in un film ricco di effetti ma privo di emozioni, tutto incentrato sul personaggio e i primi piani di Tom Cruise. In questo secondo episodio, non cambia il punto di riferimento, Tom Cruise appunto, sempre piu' divo e acrobata, ma John Woo riesce, grazie a una regia virtuosistica, a rendere divertente e godibile una storia ancora una volta senza grandi spunti di originalita'. La sceneggiatura sembra preoccuparsi di seguire la linearita' degli eventi per permettere allo spettatore di capire cosa sta succedendo, ma senza alcun approfondimento psicologico nei personaggi, che paiono piu' come i protagonisti di un videogioco che persone in carne ed ossa. Tom Cruise e' troppo invulnerabile per emozionare e Thandie Newton, pur avendo un ruolo di rilievo nel plot, attraversa il film senza che la problematicita' del suo personaggio tocchi le corde emotive dello spettatore.
Restano nella memoria alcuni momenti, come l'incontro iniziale tra l'agente e la ladra al ritmo del flamenco, il gioco delle maschere, o alcune sequenze d'azione in cui la legge di gravita' pare un dettaglio inutile, ed anche la fotografia, in grado di filtrare interni e volti in un calore prettamente cinematografico. Quello che manca, pero', nel bombardamento visivo di paesaggi splendidi, gadget iper-tecnologici e griffe in evidenza, e' la partecipazione allo spettacolo di cui si resta "vittime" divertite ma non complici.

Luca Baroncini


M:I 2, ovvero, il Cruise superuomo

C'è poco da dire (in tutti i sensi) quanto al secondo capitolo della saga di Ethan Hunt. M:I 2 può essere considerato a tutti gli effetti come il tanto prevedibile monumento, che l'ultimo Cruise, quello fresco di collaborazioni prestigiose, si sarebbe prima o poi auto-costruito a propria santificazione... Ma se il novello stuntman "di lusso" (ma dal naso storto e sorriso rifatto, attenzione) pare si sia divertito davvero un mondo a girare il suo capolavoro personale (salta, corre, si arrampica, spara, e tutto senza risparmiarsi un flirt "caliente" con una venere nera), all' "accalappiato" spettatore delle sue gesta, non resta molto più che sorbirsi la solita storia scema (con tanto di battute alla Jackie Chan e inverosimiglianza a go-go), e un John Woo, che dimenticati il Killer e Face/Off, si dà perfino arie da esecutore poco convinto... A questo punto il consiglio è di risparmiarvi i soldi del biglietto e andare in videoteca a noleggiarvi Timecop... 

Andrea Carpentieri

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