Recensioni
|
Un classico che inizia ad annoiare
007 il mondo basta, è l'ennesimo episodio dell'interminabile saga di James Bond, fascinoso agente segreto, alle dipendenze di sua maestà la regina
d'Inghilterra. La formula adottata dal film è quella classica; si comincia dai titoli di testa in cui 007 spara nell'obbiettivo, per proseguire con intrighi, belle donne, tanta azione e cattivo di turno.Il film non propone altro, e in fondo è questo quello che il pubblico in sala si aspetta; tutto è stato già visto decine di volte, già sappiamo che le donne che il nostro agente incontrerà saranno "sedotte e abbandonate", che il criminale di turno nel finale, in qualche modo, uscirà sconfitto, che vedremo le solite e bizzarre invenzioni che 007 avrà a disposizione, tutto è già
scritto. Andare a vedere un film di James Bond è come andare sempre in vacanza nello stesso posto: si sta bene, ci si diverte ma si ha sempre il sapore del deja vu in bocca, e a volte, ci si annoia pure.Tutto il film è ingabbiato nei suoi cliché, che tanta fortuna hanno dato a questo personaggio; forse sarebbe giunto il momento di apportare qualche cambiamento alla serie, introducendo una nuova psicologia ad un personaggio che oramai è prevedibile in ogni sua
azione. Certo, è improponibile rendere 007 una saga introspettiva, ma qualcosa di più di un film per bambini si può sicuramente fare. In ogni caso il film, nel suo genere, è sicuramente in buon prodotto: discreto nella sua componente tecnica, e convincente dal punto di vista del Cast. Pierce Brosnan (007) non è il miglior attore in circolazione, ma è sufficientemente credibile nelle vesti di James Bond, Robert Carlyle (il cattivo)
è sicuramente un ottimo attore, e le bond girl sono veramente splendide, a partire
da Sophie Marceau per giungere alla nostrana Maria Grazia Cucinotta; che poi, per determinate attrici scelte, conti più la bellezza che la bravura,
è ampiamente dimostrabile in questo film, altrimenti non si spiegherebbe la scialba Denise Richards per la parte dell'eroina di turno.Il mondo non basta, in definitiva, è un film che non stupisce mai, sia nel bene che nel male, a voi la scelta di vederlo o no.
Matteo
Catoni
007 Il mondo non basta,ma il solito cocktail sì
Perchè mai i produttori dovrebbero decidere di cambiare una formula che continua a funzionare (a farli arricchire) dopo quasi
quarant'anni? Perchè apportare modifiche se le poche volte che ci hanno provato il risultato è stato fallimentare (il secondo
Bond, che si innamorava e sposava; il Bond-Dalton, privato dell'ironia e delle tante donne).Meglio puntare ancora sulla quintessenza
bondiana, magistralmente incarnata da Brosnan, tutto eleganza, aplomb,
fascino ed ironia. Ne risulta un film in cui si sa già nei minimi dettagli cosa
aspettarsi, dal prologo alla musica, dal protagonista ai ruoli di contorno,dalle scene avventurose ai
paesaggi. Compreso Mister Q, all'ultima avventura; e la sua assenza sarà il cambiamento forzato meno gradito del prossimo
episodio. Non potendo fare di meglio ci si sbizzarrisce con un'abbondanza di insolite
Bond-girls: dalla latina Cucinotta (sexi e del tutto decorativa), alla poco bondiana
Marceau, brava e degna di un ruolo più rilevante del solito, alla
Richards,completamente fuori luogo. Tutte attraenti, diverse, e ambigue come vuole la
tradizione. Un po' d'impegno anche per dare personalità al cattivo, un validissimo
Carlyle. Tra umorismo ed inverosimiglianza suprema si procede tra un effetto speciale ed
un'acrobazia. E la canzone che porta il magniloquente titolo del film è come sempre nuova ma perfettamente in linea con la classica sonorità
bondiana: piacevole.Tutto ancora gradito, pare, almeno una volta ogni due anni.
Oboo |