PECKER
(Pecker)

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REGIA:    
John WATERS

PRODUZIONE:  U.S.A.   -   1998   -   Commedia

DURATA:  88'

INTERPRETI:
Christina Ricci, Edward Furlong,
Lili Taylor, Brendan Sexton Jr., Mary Kay Place,
Martha Plimpton, Mink Stole, Bess Armstrong

SCENEGGIATURA: John Waters

FOTOGRAFIA: Robert M. Stevens

SCENOGRAFIA: Vincent Peranio

MONTAGGIO: Janice Hampton

COSTUMI: Van Smith

MUSICHE: Stewart Copeland

Trama

Pecker e' un ragazzo con la passione della fotografia e gira per Baltimora collezionando scatti su scatti. Allestita una piccola mostra, il suo lavoro viene notato da una gallerista newyorkese. Da quel momento la sua vita cambia...

Recensioni

 

 

 

Nonsolotrash

Waters come Almodovar: dopo i primi film, eccessivi e iconoclasti, passa ad opere ancora dense di spunti, piu' pacate nella forma e nel contenuto, con provocazioni meno urlate e acide, ma non per questo meno interessanti. Anzi. Gia' il sottovalutato La Signora Ammazzatutti ci aveva rassicurato sull'intatta carica eversiva del regista, sulla freschezza della sua inventiva. Con questa nuova opera, opportunamente recuperata dalla distribuzione italiana, va decisamente oltre e aggiunge un capitolo felicissimo della sua filmografia.
Com'e' folle e amabile il mondo di Pecker, nulla sfugge alla sua voracita' di immagini, attraverso ii suo obiettivo ci presenta un'umanita' strampalata, una serie di quadretti surreali e azzeccatissimi che, filtrati dal gusto del paradosso dell'autore, rivelano, nel fondo, una forte dose di verita'. Non perde smalto l'ex maestro del trash e dietro l'educata forma di un film a medio budget, senza rinnegare un passato birbante di rara forza caustica, ci delizia con una serie di godibilissime trovate legate dal filo rosso di una narrazione quasi classica (il ragazzo che coltiva una passione, che viene scoperto talentoso artista, che viene sommerso dal successo e dai soldi, perdendo tutte le cose autentiche di cui godeva in passato, per poi ritrovarle alla fine)). Waters tocca a modo suo tutte le stazioni di questo schema abusatissimo e ne crea una personalissima e originale rivisitazione tra topi che si accoppiano, genitali femminili (visti ed evocati), un locale di spogliarello chiamato "Il covo del pelo" e una serie di figure irresistibili (la nonna col pupazzo da ventriloquo con le fattezze della Madonna e', con la sorellina drogata di dolci, l'invenzione piu' memorabile). Rispetto al passato c'e' una dolcezza e un disincanto che rendono l'opera assolutamente godibile. Waters, con la maturita', sembra aver trovato una placidita' e un distacco ironico invidiabili che si traducono in un film tenero, brillante, mai volgare, mai compiaciuto.
Pecker e' insomma delizioso, con buona pace dei nostalgici della spazzatura "pura".

LuCa P@cilio

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