PRODUZIONE: U.S.A.   -   2000   -  Dramm.

DURATA:  127'

INTERPRETI:
Winona Ryder, Angelina Jolie,
Whoopi Goldberg, Vanessa Redgrave, Jared Leto, Brittany Murphy, Clea DuVall

SCENEGGIATURA:
James Mangold - Lisa Loomer - Anna Hamilton Phelan

FOTOGRAFIA: 
Jack N. Green

SCENOGRAFIA:
Richard Hover

MONTAGGIO:
Kevin Tent

MUSICHE: Michael Danna

Trama

Nel 1967 Susanna (Winona Rider), una diciassettenne di buona famiglia, per superare i suoi problemi emotivi, decide di farsi curare in un ospedale per malattie mentali. Entrerà in contatto con un mondo completamente diverso da quello che conosce, e l'amicizia con Lisa (Angelina Jolie), un'altra ragazza ricoverata, cambierà per sempre la sua vita.

Tanto rumore per nulla

Tratto dal romanzo autobiografico di Susanna Kaysen, sbarca in Italia questo film prodotto da Winona Ryder. Storia ospedaliera, dalle ambientazioni che vagamente ricordano "Qualcuno volò sul nido del cuculo", ma che di quest'ultimo non hanno veramente nulla. Sullo sfondo della grande rivoluzione culturale americana degli anni 70, si muovono queste ragazze difficili, malate o finte tali, che conducono un'esistenza di facciata in questa casa di cura, circondate da psicologi incapaci di comprenderle e "spietate" infermiere. Sembra un contesto che può produrre dei buoni spunti, ed invece il film scorre via senza che nulla accada, senza che una riflessione colpisca lo spettatore, senza che un'inquadratura emozioni. Quello che sfugge è il senso dell'opera; è una critica alla psicoanalisi e alla sua incapacità di capire le pazienti? E'un inno alla libertà e alla bellezza del mondo comunque esso sia? Fa capire l'importanza dell'amicizia, indifferentemente dal contesto in cui essa si sviluppa? Non si sa; tutto è trattato con una superficialità disarmante, e si ha veramente un senso d'imbarazzo nel vedere delle sequenza cosi scarne di contenuti e d'intenzioni. I personaggi unidimensionali di quest'opera che alla fine imboccano la strada della salvezza, grazie a delle esperienze catartiche discutibili e improbabili. Winona Rider è la classica adolescente viziata che non riesce a convivere con le difficoltà della vita, Angelina Jolie è la ragazza ribelle, che non vuole adattarsi alle regole della società, e Whoopy Goldberg, seppur brava, è l'infermiera dal cuore d'oro che capisce le malate meglio dei dottori. Questo il quadro di un film inutile, banale, che non si capisce a chi possa piacere. Angelina Jolie ha vinto l'oscar come migliore attrice non protagonista, per la sua performance. I critici dell'Academy li guardano i film, o premiano le persone solo perché sono figlie del grande Jon Voight? Questo film è da evitare.

Matteo Catoni