PRODUZIONE:  U.S.A.  -  2000  -  Animaz.

DURATA:  75'

INTERPRETI:
Steve Martin, Bette Midler, James Levine, Itzhak Perlman, James Earl Jones, Angela Lansbury, Quincy Jones

SCENEGGIATURA:
Carl Fallberg - Irene Mecchi - Perce Pearce - David Reynolds

FOTOGRAFIA: Tim Suhrstedt

EFFETTI SPECIALI: Dave Bossert

MONTAGGIO: Lois Freeman-Fox

MUSICHE: 
Ludwig Van Beethoven:
   - Sinfonia N. 5 (Allegro con brio)
Ottorino Respighi:
   - I Pini di Roma
George Gershwin:
   - Rapshody in Blue
Dmitri Shostakovich:
   - Concerto N. 2 per pianoforte (Allegro)
Camille Saint-Saens:
   - Il Carnevale degli Animali
Paul Dukas:
   - L'Apprendista Stregone
James Elgar:
   - Marce 1,2,3,4 Pomp and Circumstance
Igor Stravinskij:
   - Suite "L'Uccello di Fuoco"

Trama

Seguendo lo schema del precedente Fantasia, gli studi Disney creano delle nuove associaziono tra animazione e musica, ispirandosi alle musiche più disparate, dal Jazz di George Gershwin alla musica classica di Ludwig Van Beethoven.

Il gradito ritorno di un classico

Verrebbe quasi da dire che la Disney quando vuole sa essere se stessa, ma questa potrebbe sembrare un'affermazione affrettata e perlomeno discutibile. Il fatto resta che questo sia il miglior film d'animazione che i famosi studi americani abbiano sfornato negli ultimi anni. Siamo stati abituati ai film delle festività, da Tarzan a Mulan, giusto per citarne due, che sinceramente non regalavano molto alla "fantasia" né donavano le emozioni dei grandi classici; erano film studiati per vendere tonnellate di gadget nei vari McDonalds e nei negozi di giocattoli, per la gioia dei poveri genitori. Definire scontati questi precedenti lavori e quasi un eufemismo, e se si escludono i film girati interamente con i mezzi elettronici ( Toy Story) la produzione disneyana è stata, ultimamente, veramente mediocre, ma di fronte a Fantasia 2000 non si può che applaudire la caparbietà con la quale Roy Dysney, nipote di Walt, ha portato a compimento quest'impresa, tra mille problemi e perplessità. Realizzare un progetto migliore di Fantasia era un'impresa titanica, e sinceramente il capostipite rimane imbattuto, ma questo sequel è veramente ben fatto, e non sfigura al confronto di quel vecchio capolavoro. Sequenze quali "Rapsodia in blu" di Gershwin o "L'uccello di fuoco" di Stravinskij sono dei veri e propri gioielli d'animazione, e non si può non rimanere rapiti dalla rapidità dell'animazione, dalla cura dei particolari e soprattutto dalla perfetta coesione con la musica, frutto di un lavoro di produzione veramente certosino. Si respira un'aria in quest'opera che da tempo non sentivamo; un'atmosfera di sperimentazione, e di coraggio nell'osare, che credevamo sepolta nei vecchi classici della Dysney. Fantasia 2000 potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'animazione, se si riuscisse ad osare di più, se si abbandonassero gli stereotipi di questi ultimi anni, se si rischiasse con trame diverse. Speriamo che la Disney ci faccia vivere un terzo Millennio all'insegna della "Fantasia", e nel frattempo godiamoci questo piccolo capolavoro, che non sarà "una delle più strane e meravigliose cose mai accadute sulla faccia della terra" (così Otis Ferguson definì Fantasia), ma è pur sempre qualcosa che per un'ora abbondante ci trascina in un mondo fatto di colori, suoni, e grandi emozioni.

Matteo Catoni