HARRY, UN AMICO VERO
(Harry, un ami qui vous veut bu bien)

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REGIA:    
Dominik MOLL

PRODUZIONE:   Fra/Spa   -   2000   -   Thriller

DURATA:  117'

INTERPRETI:
Laurent Lucas, Sergi Lopez, Mathilde Seigner,
Sophie Guillemin, Lilian Rovere, Michel Fau, 
Dominique Rozan

SCENEGGIATURA: Dominik Moll - Gilles Marchand

FOTOGRAFIA: Matthieu Poirot-Delpech

SCENOGRAFIA: Michel Barthelemy

MONTAGGIO: Yannik Kergoat

COSTUMI: Virginie Montel

MUSICHE: David Sinclair Whitaker

Trama

Michel e Claire sono in vacanza con le tre figlie. In una sosta Michel reicontra Harry, un suo compagno di liceo. Questi e la sua compagna si fanno invitare dalla coppia nella loro casa di campagna...

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Un assassino per amico

E' evidente che l'incontro di Harry con Michel sancisca il ritorno, per quest'ultimo, di un passato rimosso, di un'epoca di altri entusiasmi e passioni che l'uomo pare aver completamente seppellito: Harry è in qualche modo una sua proiezione, un io imbavagliato che cerca un riscatto alle sue ambizioni frustrate; Michel infatti e' da un lato infastidito dalla circostanza indotta di doversi confrontare con la sua immagine di allora, dall'altro lusingato dall'importanza che il vecchio compagno di liceo da' a quell'immagine. Harry vede con chiarezza in cosa e' cambiato Michel, quali potenzialita' ha soffocato, quale avvilimento celi la sua vita familiare. Qual e' l'ostacolo di Michel ad una vita piena e soddisfacente? A parere di Harry i suoi genitori opprimenti, suo fratello, superficiale e finto ribelle, la sua donna (che castrerebbe la sua vena letteraria), le sue querule bambine. La soluzione e' di quelle drastiche: togliere da mezzo questi ostacoli, far tornare Harry quello che era, il ragazzo che scriveva racconti sul giornalino del liceo, che aveva passionali storie di sesso, che scriveva ardite e ingenue poesie. 
Film contro la famiglia? Dal finale si direbbe di no, in fondo per ritrovare l'armonia perduta basta un'auto con condizionatore: via lo stress, la fatica, i capricci dei figli, il sudore. La vita a quel punto (soprattutto se intanto gli insopportabili genitori sono stati fatti fuori) puo' essere davvero degna di essere vissuta... fino alla prossima presa di coscienza.
Il film, un vero caso in Francia, all'inizio, pur nei toni della commedia, lascia emergere una grezza vena di inquietudine e vorrebbe creare tensione attraverso piccoli indizi, riferimenti, atmosfere sospese, ma lo sviluppo degli spunti avviene in maniera macchinosa e troppo elaborata per intrigare davvero. La storia, che la tira noiosamente per le lunghe, vorrebbe farsi chabrolamente thriller grottesco ma imbocca questa strada con modalita' piuttosto scontate e un po' banali e anche il presunto cinismo si stempera in un finale che, seppure ambiguo, appare tutto sommato rassicurante.

Luca Pacilio

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