LOST SOULS - LA PROFEZIA
(Lost Souls)

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REGIA:    
Janusz KAMINSKI

PRODUZIONE:  U.S.A.   -   2000   -   Horror

DURATA:  97'

INTERPRETI:
Winona Ryder, Ben Chaplin, 
John Hurt, Sarah Wynter, Philip Baker Hall, Elias Koteas

SCENEGGIATURA: Pierce Gardner

FOTOGRAFIA: Mauro Fiore

SCENOGRAFIA: Garreth Stover

MONTAGGIO: Anne Goursaud - Andrew Mondshein

COSTUMI: Jill Ohanneson

MUSICHE: Jan A. P. Kaczmarek

Trama

Maya e' una giovane ragazza uscita da un terrificante caso di possessione demoniaca. Rimasta in contatto con Padre Lareaux, il religioso che l'ha liberata, partecipa a un esorcismo in cui un uomo rivela un codice numerico che corrisponde al nome della persona scelta da Satana per incarnarsi. Il prescelto e' uno scrittore di New York, razionale e ateo. Maya lo trova e cerca di convincerlo, poi ...

Recensioni

 

 

 

Spreco di talenti

E' un po' scoraggiante, ma inevitabile, constatare come l'interazione di singoli talenti non sia in grado di produrre un risultato soddisfacente. Infatti, nonostante la regia di Janusz Kaminski, premio Oscar come direttore della fotografia per "Schindler's list" e "Salvate il soldato Ryan", il montaggio di Andrew Mondshein, candidato all'oscar per "Il sesto senso", la produzione di Meg Ryan e due bravi interpreti come Winona Ryder e Ben Chaplin, il film non funziona. Quello di cui si sente maggiormente la mancanza, in questa storia di possessione gia' priva in partenza di qualsiasi originalita', e' la totale assenza di atmosfera. Varie le cause. Prima di tutto una sceneggiatura grossolana e sgangherata, ma soprattutto piatta, dove gli eventi si succedono stancamente e le psicologie dei personaggi sono appena abbozzate. Inoltre, la ricercata fotografia desaturata produce uno straniamento controproducente. Un po' perche' inflazionata nella creazione di atmosfere malsane, ma anche perche' risulta gratuita nel continuo sottolineare sottigliezze visive prive di fondamento narrativo. E la regia pare interessata solo a inanellare inutili virtuosismi. Lo spettatore, infatti, non ha mai una visione d'insieme di cio' che sta accadendo, ma singole sequenze ricche di dettagli e tecnicamente ineccepibili, prive pero' di una tensione drammatica derivante da qualcosa successo prima o destinato ad accadere dopo. Qualche bagliore creativo si intravede (la Mamy nera che canta dopo avere attraversato la strada, l'incrocio di sguardi tra il protagonista e un serial killer attraverso il vetro oscurato di un comando di polizia), ma e' davvero troppo poco per mantenere l'interesse e stimolare la visione. E poi, sembra pazzesco che dopo un secolo di cinema si riesca ancora a mettere in bocca ai personaggi, con tono enfatico e occhi sgranati, frasi del tipo "il tempo della trasmutazione e' vicino". Ed Wood non ci ha insegnato proprio nulla!

Luca Baroncini

Commenti

 

 

Tipico esempio di film di cui non si sentiva la mancanza, anche per la recente uscita della nuova versione dell'Esorcista, cui è fatalmente debitore. La trama vorrebbe essere criptica ma in realtà è solo inconcludente, sono curate ma assolutamente insopportabili fotografia e musiche (che rischiano di rendere ridicole le già instabili atmosfere), i personaggi restano poco credibili, in una gabbia di cattolicesimo all'americana. Se si vuole vedere un emulo di bassa lega dell'Esorcista, forse è migliore (e più coraggioso) "L'Anticristo" di De Martino, di molti anni fa.

Stefano Mazza


Luca
Baroncini
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