1 KM DA WALL STREET
(Boiler Room)

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REGIA:    
Ben YOUNGER

PRODUZIONE:  U.S.A.   -   2000   -   Drammatico

DURATA:  119'

INTERPRETI:
Giovanni Ribisi, Vin Diesel, Nia Long,
Ben Affleck, Nicky Katt, Scott Caan, Ron Rifkin, 
Taylor Nichols, Jaime Kennedy

SCENEGGIATURA: Ben Younger

FOTOGRAFIA: Enrique Chediak

SCENOGRAFIA: Anne Stuhler

MONTAGGIO: Chris Peppe

COSTUMI: Julia Caston

MUSICHE: The Angel

Trama

Un gruppo di giovani promotori finanziari, cercano di diventare milionari in pochissimo tempo, spacciando azioni riciclate. Tra di loro vi è Seth Davis (Giovanni Ribisi), che si accorge che le persone a cui vende le azioni, una dopo l'altra cadono in rovina. In lui s'instaura il seme del dubbio….

Recensioni

 

 

 

Come fare un milione di dollari in tre anni? Sembra questo il vero tema portante del film, interamente basato sul denaro (sporco) che viene in continuazione sognato da questi giovani brocker (promotori finanziari), ed una volta ottenuto interamente sperperato in oggetti costosi, vanto e icona del loro status symbol. Ragazzi tra i venti ed trenta anni, tutti senza scrupoli, risoluti, decisi, superficiali: tutti tranne uno, Seth Davis, tra i più gamba del gruppo, e destinato ad un futuro da sicuro milionario, ma che davanti alla scoperta della grande truffa che si aggira sotto la vendita di queste azioni comincia a vacillare, e le crisi morali non tarderanno ad arrivare. In breve il film è tutto qui, ma sotto l'apparenza di una trama semplice, s'aggira prepotente la storia ben raccontata di un giovane come tanti che decide di arricchirsi. La parabola di questo ragazzo che non sa bene cosa fare nella vita, che ogni giorno sente voci su persone che diventano ricche da un momento all'altro, che vive nell'eterna ombra del padre famoso e rispettato giudice, è uno stereotipo di tutta quella generazione di persone che vanno avanti senza un vero obiettivo da perseguire, che provano a sopravvivere rifugiandosi nella loro Ferrari, o coprendosi con un vestito d'Armani usato a mo' d'armatura. Gli oggetti che li attorniano, formano un muro tra loro e la solitudine che li circonda, la loro cronica incapacità nel creare relazioni stabili con le persone che li circondano. Questi brocker vivono come una casta, isolati dal mondo e fieri di questo. Il protagonista non è poi molto diverso dagli altri, solamente non ha perso del tutto il senso di colpa, e un minimo di rispetto per gli altri e per se stesso; non è un eroe, né l'uomo che salverà questa società corrotta, è semplicemente una persona che vuole guardarsi allo specchio e non sentirsi in colpa per il lavoro che fa. Tutto qui, senza proclami, senza falsi moralismi, senza inutili orpelli da sventolare. L'opera nasce e muore con la storia di questo personaggio, raccontata con semplicità ed efficacia veramente stupefacente, ed una compattezza che è il vero punto di forza di questa produzione: compattezza nello stile, semplice e metropolitano, compattezza della sceneggiatura e dei dialoghi, veloci ed efficaci al punto giusto. L'unica pecca riscontrabile, riguarda l'utilizzo di alcuni termini eccessivamente tecnici, che a volte creano disagio allo spettatore non preparato sul linguaggio specifico della finanza. Ma se consideriamo che il regista, Ben Younger, è un esordiente, non possiamo che complimentarci per l'ottimo lavoro svolto, e per lo stile sintetico ed iperrealista che possiede, probabilmente ancora un po' grezzo e acerbo, ma che sicuramente si manifesterà nelle sue prossime opere. Per ultimo, ma non a caso, bisogna elogiare l'ottima prestazione dell'italo-americano Giovanni Ribisi. Ammettiamo che nelle precedenti performance questo giovane attore non aveva particolarmente convinto, e dopo averlo visto in "Fuori in 60 secondi" più di un dubbio sulle sue doti ci era venuto; ma dopo aver visto la sua ultima prestazione, non si può che elogiarlo, e scorgere in lui una delle maggiori promesse del cinema americano, molto più di tanti altri super pubblicizzati attori. Ribisi non potrà contare su una bellezza trascendentale, ma ha doti e qualità per emergere. 1 km da Wall Street è in definitiva un buon film, che appassionerà gli appassionati del genere, e che non lascerà scontenti neanche gli altri spettatori. Una buona sorpresa.

Matteo Catoni

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