Recensioni
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Mars (stra)sucks
L'anno dell'odissea nello spazio non poteva essere inaugurato (fantacinematograficamente parlando) peggio di così. Ci vuole davvero un bel coraggio a propinare una fiera delle schifezze come questa…sceneggiatura puerile, dialoghi imbarazzanti, recitazione ignobile, regia (volendole fare un complimento) anonima. Nel solito futuro post-qualcosa il solito manipolo di space cowboys (i più classici degli stereotipi antropomorfi: la bella&brava, il guappetto dal cuore d'oro, lo scienziato, il mistico ecc. ecc.) parte per la solita mission to mars salvamondo e scopre il solito segreto inspiegabile (anche per gli sceneggiatori…) nella fattispecie a base di alghe e scarafaggi from outer space. Muoiono tutti (e c'è chi, al solito, "se lo merita" pure) tranne due (di sesso opposto, eterosessuali e innamorati l'uno dell'altra) che salveranno il mondo. Il regista Hoffman è all'esordio (chi ben comincia…) e forse per paura di sbagliare non ha un guizzo uno e non fa un'inquadratura, un movimento di macchina, QUALCOSA degno di nota. Gli attori non tentano neanche di fingere di credere alle scemenze che gli mettono in bocca: arrancano increduli nel deserto del Nevada
martizzato per l'occasione (sprecata) sperando che il tutto finisca il prima possibile; in particolare, impossibile non provare pena per il povero Terence Stamp costretto a teo-filosofeggiamenti ridicoli, così come è impossibile non notare che l'imbolsito Val Kilmer si conferma
il peggior attore vivente, dopo i forti sospetti sollevati in seguito alle sue memorabili interpretazioni in Tombstone e Il santo (che, lo ricordiamo, è
il più brutto film di sempre). Della sceneggiatura si è già detto, ma vale la pena far notare come si avvalga dei suoi evidenti buchi (mossa geni[t]ale) per creare suspense e effetti sorpresa: ci si dimentica di Carrie-Ann Moss? Eccola irrompere sulla scena tra lo stupore generale; che fine avrà fatto la robottina incattivita? Saranno proprio le sue "pile" a risolvere la situazione! Di solito, in casi disperati come questo si cerca (penoso) rifugio negli effetti speciali ma, ahinoi, anche quelli in Red planet sembrano "svogliati", mediocri e assolutamente indegni di nota. Il peggio del peggio, insomma, questo filmetto di Hoffman…unica nota positiva: potrebbe servire, per vie traverse, a far rivalutare il recente e largamente incompreso gioiellino del grande De Palma, Mission to mars, che gli verrà forse paragonato per vicinanza temporale, affinità di genere e comunanza "di pianeta"…
Gianluca Pelleschi
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