LA VERGINE DEI SICARI
(La Vergin de los Sicarios)

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REGIA:    
Barbet SCHROEDER

PRODUZIONE:  Col/Fra   -   2000   -   Dramm.

DURATA:  97'

INTERPRETI:
German Jaramillo, Anderson Ballestreros,
Juan David Restrepo, Manuel Busquets 

SCENEGGIATURA: Fernando Vallejo
 
(dal romanzo omonimo dello stesso Vallejo)

FOTOGRAFIA: Rofrigo Lalinde

SCENOGRAFIA: Monica Marulanda

MONTAGGIO: Elsa Vasquez

COSTUMI: Monica Marulanda

MUSICHE: Jorge Arriagada

Trama

Dopo trent'anni trascorsi all'estero, lo scrittore Fernando Vallejo torna a Medellin, la città dove è cresciuto. Dei suoi ricordi non resta molto: i suoi genitori sono morti, una parte della città è stata rasa al suolo, il cartello di Medellin semina il terrore. L'uomo incontra Alexis, un sedicenne dei quartieri poveri che per sopravvivere fa il killer su commissione. In quel luogo carico d'orrore, caos e odio, in cui le uniche oasi di pace rimaste sembrano essere le chiese, fra i due nasce l'amore. Un amore senza alcun futuro, condannato dal primo momento dalla realtà che lo assedia.

Recensioni

 

 

 

Perdete ogni speranza, voi (al cinema)

Non va tanto per il sottile Barbet Schroeder e presenta un film duro, senza alcuna speranza e profondamente morale, nonostante la violenza continua che lo attraversa. Diversi gli stati d'animo durante la visione: una mancanza di punti di riferimento a cui aggrapparsi, se non la propria visione delle cose, un fastidio per la gratuità di alcuni episodi risolti con la violenza, uno smarrimento via via crescente che si trasforma in angoscia. Perché il protagonista (un bravo German Jaramillo, attore più che altro di teatro) non fa nulla oltre a criticare e a seguire le proprie pulsioni? Forse perché ha già dato? Perché la sua visione del mondo ha già preso una direzione precisa? Perché non vede vie d'uscita? Perché non ci sono vie d'uscita?
Le risposte sono lasciate allo spettatore e la sensazione è che il regista, e soprattutto lo sceneggiatore Fernando Vallejo autore anche del romanzo da cui il film è tratto, vogliano prendere a schiaffi il pubblico, scuoterlo dal torpore, rovesciandogli addosso una personale, e ogni tanto forse semplicistica, visione del mondo. Senza alcun spirito propositivo, ma soltanto di denuncia. Beh, nel mio caso l'obiettivo è raggiunto, e l'angoscia che il film procura non si dimentica facilmente.

Luca Baroncini

Commenti

 

 


Luca
Baroncini
7

Stefano
Selleri
7

Giada
Bernabei

Manuel
Billi
7
   
           
 

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