A TEMPO PIENO
(L'Emploi du Temps)

Scheda
Trama
Recensioni
Commenti

Spazio lettori
Voti

REGIA:    
Laurent CANTET

PRODUZIONE: Francia   -   2001   -   Drammatico

DURATA:  133'

INTERPRETI:
Aurélien Recoing, Karin Viard, Serge Livrozet, Jean-Pierre Mangeot, Monique Mangeot

SCENEGGIATURA: Laurent Cantet - Robin Campillo

FOTOGRAFIA: Pierre Milon

SCENOGRAFIA: Romain Denis

MONTAGGIO: Robin Campillo

COSTUMI: Elisabeth Mehu

MUSICHE: Jocelyn Pook

Trama

Vincent sembra trascorrere felicemente le sue settimane in viaggio, alternando trasferte a riunioni di lavoro. Con la moglie Muriel e i suoi tre figli non condivide molti dettagli, ma la sua vita professionale in realtà è una finzione. Non e' riuscito a dire alla famiglia e agli amici di aver perso da settimane il lavoro di consulente, a lungo esercitato. La pressione lo spinge a inventarsi un nuovo, prestigioso impiego a Ginevra. Mentire diviene un’occupazione a tempo pieno.

Recensioni

 

 

 

Lavorare? No Grazie!

Come reagireste a un licenziamento in tronco, considerando la vita agiata che conducete, la famiglia da mantenere e un certo prestigio sociale a cui non volete rinunciare?
È quello che si chiede Vincent, il protagonista dell'interessante "L'emploi du temps" di Laurent Cantet (già apprezzato per l'intenso e problematico "Risorse umane"). E la scelta è di inventarsi un nuovo  impiego all'O.N.U. per mettere a tacere amici e familiari, passando in realtà le giornate girando in macchina senza una meta e senza sentirsi mai davvero libero e sereno come avrebbe sperato.
Il film, dopo un avvio molto lento, permette di entrare con graduale intensità nella psicologia del protagonista (un bravissimo Aurelien Recoing). Tutto è più suggerito che spiegato (come la tradizione francese impone), ma il film ha la sua forza nei dubbi che insinua e nella pacata ma dura critica che rivolge ai pilastri di un sistema di vita che viene spesso ritenuto come l'unico possibile.
Ma il viaggio compiuto dal protagonista non è una semplice e sbrigativa parabola del "lavoriamo troppo, riappropriamoci dei nostri spazi"! Il personaggio di Vincent è infatti molto contraddittorio nel fingere che nulla sia accaduto, vuole una vita diversa, ma vuole che intorno a lui tutto resti immutato. È più un tentativo di evasione da un ingranaggio di cui non si sente più parte, un vuoto interiore che non offre alternative. E lo sguardo finale di Vincent trasmette un'amarezza, un senso di vittoriosa sconfitta, che dice molto più di tante parole.

Luca Baroncini


Una lenta spirale che conduce al centro di un uomo, apparentemente solo, concupito dai suoi stessi silenzi in un lento cullare del lutto d'un esistenza che ha finalità esterne all'individuo. Rispondere di fronte alle responsabilità ed agli uomini è un enorme fardello, non ha inizio ed ha solo provvisorie pause, ed acuisce la sofferenza quando il contatto con le persone si fa necessario, obbligatorio; la fuga nella menzogna e nella vaga provvisorietà assume i connotati d'una rocca in cui nascondere le proprie fratture morali. Il dolore stesso, l'abiezione, il tradimento degli amici sono accidenti che la falsità può offuscare e, vivendo in una finzione con le movenze d'un mondo che si protende a diventare vero, quindi essere farmaci che ottundono ed avvelenano. I legami si fanno lontani, gli obblighi del padre di famiglia e marito scansati con mollezza, il lavoro, il lavoro come incombenza infinita, debilitante: dopo il licenziamento nessuno stimolo vale, si millanta, dunque, si creano mondi vorticosamente incontrollabili e per paradosso rassicuranti, immediatamente ma nulla si sfalda.
Cantet (già autore di "Le Risorse Umane") costruisce psicologie e personaggi di cruda e poetica possibilità esistenziale e avvolge la vicenda in un lento progredire che toglie ogni speranza; attento ai dettagli, abilissimo nella costruzione del (non) senso, sincero fino allo strazio, anche grazie al suo protagonista Aurelien Recoing, magnifico, in grado di sostenere con partecipazione primi piani d'enorme intensità.

Luigi Garella

Commenti

 

 

Spazio lettori

 

 


Luca
Baroncini
7

Luigi
Garella
9

Luca
Pacilio
7

Daniele
Bellucci
   
           
 

Torna all' indice dell'Archivio