Y TU MAMA TAMBIÉN - ANCHE TUA MADRE
(Y tu mama también)

Scheda
Trama
Recensioni
Commenti
Spazio lettori
Voti

REGIA:    
Alfonso CUARON

PRODUZIONE:  Mex/U.S.A.   -   2001   -   Commedia

DURATA:  105'

INTERPRETI:
Maribel Verdù, Gael Garcia Bernal, Diego Luna

SCENEGGIATURA: Carlos Cuaròn - Alfonso Cuaròn

FOTOGRAFIA:
Emmanuel Lubezki

SCENOGRAFIA: Miguel Alvarez - Sandra Solares

MONTAGGIO: Alfonso Cuaròn - Alex Rodriguez

COSTUMI: Gabriela Diaque

MUSICHE: Liza Richardson - Annette Fradera

Trama

Julio e Tenoch sono due normalissimi ragazzi messicani, le cui giornate sono equamente ripartite tra le ragazze, le canne e le sedute di masturbazione. L'incontro con Louisa, moglie di un cugino di Tenoch, segnerà un cambiamento radicale all'interno del loro mondo.

Recensioni

 

 

 

La legge dei Charolastras

Alfonso Cuaròn, dopo la patinata ricognizione dickensiano – hollywoodiana di “Paradiso perduto”, torna in Messico per questa bizzarra elegia della giovinezza, nella quale s’intrecciano due livelli percettivi, quello dell’esperienza diretta, costituito dall’on the road dei protagonisti, e quello della rievocazione, affidato ad una voce fuori campo le cui riflessioni sono introdotte da brevi tratti di assoluto silenzio, quasi a racchiudere “sotto vetro” le immagini che continuano a scorrere. 
Il film parte come una commedia giovanilistica dai tratti tanto “trasgressivi” da suonare banali e fiacchi (per quante volte ancora dovremo vedere la macchietta dell’amico un po’ scemo e perennemente fumato?) ma, nel momento in cui inizia il viaggio, cambia decisamente marcia, trasformandosi in un romanzo di formazione di bella freschezza, denso di solari abbandoni e sottolineature inaspettate (il risveglio dei ragazzi dopo la “notte brava”). Qualche strizzata d'occhio troppo insistita (il poster di "Harold e Maude" che fa capolino nelle prime inquadrature) e le forzature "impegnate" dell’estenuante voce off (niente più che banali pensierini sul Messico tra splendori e miserie, modernità e passato) non soffocano la bellezza delle inquadrature ma tarpano un po’ le ali allo spirito libero del racconto di viaggio sospeso tra cielo e acqua. 
Magica l’alchimia che lega i giovanissimi Bernal e Luna, adorabile, nella sua malinconica sensualità, Maribel Verdù.

Stefano Selleri


Sole, mare e ormoni (in subbuglio)

E' bello poter viaggiare con il cinema e "Anche tua madre" offre la possibilita' di attraversare il Messico: dal caos di una metropoli come Citta' del Messico alle piccole strade vicino alla costa, che permettono incontri divertenti e poetici con un'umanita' legata alle tradizioni e lontana dal progresso. Ed e' proprio l'anarchia di un "on the road" disorganizzato, l'aspetto piu' riuscito del film di Alfonso Cuaron, presentato con successo al Festival di Venezia. Peccato che il viaggio dei due ragazzini protagonisti, unitisi quasi per caso ad una donna piu' matura, si limiti ad una serie di siparietti di scarso interesse sul subbuglio ormonale della tardo adolescenza. Il sesso e' mostrato in modo diretto e senza alcuna morbosita', ma i cinque giorni per le strade del Messico, alla ricerca del mare e di un po' di vita in piu', non riservano grosse sorprese. Ne' allo spettatore, che dopo un po' di battibecchi su chi ce l'ha piu' lungo non ne puo' piu', e nemmeno ai protagonisti, nonostante una vana ricerca di malinconia nella chiusa un po' moralistica.
L'invadente voce off, poi, aggiunge molti dettagli, anche curiosi, in grado di anticipare il destino di incontri casuali, ma la mancanza di un supporto visivo adeguato li rende una digressione non necessaria. 
Diverso l'effetto della stessa trovata, ad esempio, nel film "Lola Corre", dove flash velocissimi assolvevano la medesima funzione anticipatrice senza dover ricorrere all'uso della parola.
Resta quindi un'interessante opportunita' per immergersi nel folclore locale, ma all'interno della cartolina con "sole, mare e ormoni" risultano a fuoco solo i contorni, mentre il centro resta sbiadito.

Luca Baroncini

Commenti

 

 

 

Spazio lettori

 

 

 


Stefano
Selleri
7

Daniele
Bellucci

Luca
Pacilio
6

Luca
Baroncini
   
           
 

Torna all' indice dell'Archivio