SOUTH PARK: PIU' GROSSO, PIU' LUNGO E TUTTO INTERO
(South Park: Bigger, Longer and Uncut)

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REGIA:    
Trey PARKER

PRODUZIONE: U.S.A.   -   1999   -   Anim.

DURATA:  80'

PERSONAGGI:
Stan, Kenny, Cartman, Kyle, Wendy, Chef, Mr.Garrison, Satana, Saddam Hussein

SCENEGGIATURA:
Trey Parker - Matt Stone - Pam Brady

MONTAGGIO: 
John Venzon

MUSICHE: 
Mark Shaiman

Trama

In seguito all'uscita del film di Trombino e Pompadour, eroi canadesi dei bambini di South Park, quest'ultimi iniziano ad usare un linguaggio scurrile che preoccuperà gli insegnanti e le mamme, che riunitesi decideranno di iniziare una guerra contro il Canada per impedire la diffusione di questo film. I bambini si riuniranno in un esercito indipendente Denominato "La Resistance", per liberare Trombino e Pompadour dall'esercito americano.

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L'Apologia dell'irriverenza

Sarebbe troppo facile e scontato catalogare questo cartone animato in un genere per bambini; considerando, inoltre, che questo prodotto ci giunge dagli USA, patria della Disney, si percepisce immediatamente la portata di questa produzione, che ad uno sguardo attento non può che lasciare stupefatti. Siamo cresciuti, chi più chi meno, con la convinzione che i cartoni animati fossero un genere d'intrattenimento, di svago, finché un giorno con l'arrivo dei primi "anime"dal Giappone (mi riferisco ad esempio ad "Akira" di Otomo o alle opere del maestro Miyazaki) ci siamo resi conto che esisteva un modo adulto di fare animazione, un modo lontano anni luce dagli stereotipi americani, che fino a quel momento erano gli unici a fare parte dell'immaginario collettivo. Certamente "South Park" non è un film di una portata paragonabile a quelli sopra citati, ma riveste allo stesso modo un ruolo fondamentale. Negli ultimi anni abbiamo assistito all'arrivo d'alcune serie dagli USA che hanno rivoluzionato il modo di fare comicità, e soprattutto il modo d'accusare la società americana. Tutti abbiamo visto almeno un episodio dei "Simpson", e il nostro giudizio, negativo o positivo che fosse, lasciava trasparire comunque un senso di coinvolgimento alla storia e a quel metodo di narrazione fuori dagli schemi. South Park s' inserisce indubbiamente in questo filone, ma in parte è anche più avanti. Quella parvenza di decenza che sopravviveva nelle produzioni precedenti, viene qui annullata, distrutta, calpestata. E' fuor di dubbio che questo film possa disturbare qualcuno, ma se si cerca di guardare un po' oltre, se si cerca d'interpretare alcune situazioni, alcuni dialoghi taglienti, ci si rende conto della genialità dell'opera. Nessuno si salva in questo cartone, sia esso il diavolo o Saddam Hussein, né c'è rispetto per le istituzioni, dall'esercito alla scuola; è un continuo offendere, schernire, ridicolizzare. Ma quello che stupisce è che nonostante questo, e il rischio di cadere nello scontato, gli autori riescono a tenere sempre alto il livello della commedia e l'attenzione per il film. C'è poco da raccontare, il film di South Park va visto, perché parlarne senza addolcirlo è impresa titanica. Buona fortuna. 

Matteo Catoni

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