TARZAN
(Tarzan)

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REGIA:    
Kevin LIMA - Chris BUCK

PRODUZIONE: U.S.A.   -   1999   -   anim.

DURATA:  88'

PERSONAGGI:
Tarzan    (Massimo Rossi)
Jane  
(Francesca Fiorentini)
Kala  
(Sonia Scotti, Marisa Luca) 

SCENEGGIATURA:
Tab Murphy, Bob Tzudiker, Noni White

MUSICHE:
Mark Mancina, Phil Collins

 

 

 

Trama

 

Le avventure di Tarzan partono dalla sua nascita in un'isola dove la sua famiglia ha trovato scampo dopo un naufragio e continuano con il suo salvataggio da parte di un gorilla dopo che un leopardo gli ha ucciso i genitori. Il piccolo, nonostante il parere contrario del capo gruppo Kerchak, viene adottato dai gorilla e cresce nella giungla diventando agile e forte. Sara' l'arrivo del Professor Porter e di sua figlia Jane a porre Tarzan davanti a scelte di vita decisive, ma prima dovra' affrontare Clayton, cacciatore venale e senza scrupoli.

Recensioni

 

 

E se non fosse più magia?

Dopo una campagna pubblicitaria cominciata l'anno scorso in coincidenza con l'uscita di "Mulan", si arriva alla visione del film un po' provati, con in testa tutte le aspettative che aggettivi di eminenti critici americani e non, uniti a gadget di vario formato, hanno creato sulle avventure a cartoni animati del famoso eroe in perizoma. Dopo tante premesse la visione delude, e non certo per la qualità, che risulta sempre più avanguardistica e stupefacente, quanto per la mancanza di sorprese. Tarzan in fondo è un supereroe come tanti, con mani e piedi di acciaio che gli permettono di scivolare tra le liane della giungla senza scalfirsi, e sui suoi crucci interiori prevarica il ritmo dell'azione. I personaggi di contorno sono simpatici ma non irresistibili e il cattivo di turno e' il meno sfumato del gruppo, deve solo creare scompiglio e ritardare il lieto fine. 
Lo spettacolo e' comunque garantito, grazie ad un ritmo serrato, a canzoni piacevoli e ad un incanto visivo a cui non ci si può sottrarre, ma il meccanismo ad orologeria con tutti i dettagli al posto giusto rischia di incepparsi una volta scoperta la volontà di piacere ad ogni costo, evitando come la peste approfondimenti psicologici fuorvianti e optando per una smaccata leggerezza. Che la magia si sia un po' adagiata su binari redditizi e vincenti?

Luca Baroncini


La Disney torna alle origini

La casa di Topolino fa un passo indietro.Dopo le ultime stagioni trascorse a sperimentare nuove vie che conducessero alla realizzazione di un "cartone adulto", alla Disney sembrano aver capito che quella non era la strada giusta. Lo hanno detto i diminuiti incassi. Ecco allora un deciso dietro front che restituisce al pubblico un cartone vecchia maniera e dichiaratamente per bambini ed alla Disney i grandi incassi. Non solo si tratta di una storia collaudata ed adatta all'infanzia, ma anche di un ritorno alla cura dei dettagli, al rapporto uomo-natura nella sua fisicità, nella sua giocosità. Il tutto con le sorprendenti tecniche di animazione moderne. La storia non è forse all'altezza della resa visiva; i personaggi minori a cui è affidata la parte comica sono un po' sottotono, l'eroina ha perso ogni parvenza di modernità e femminismo, suo padre è il più tipico simpatico svampito della tradizione Disney, il cattivo è decisamente poco degno di essere ricordato.In ogni caso anche quando mancano di pura genialità i film animati Disney garantiscono un alto livello qualitativo ed una particolare magia. Buone ma non ottime le musiche di Phil Collins, già destinate all'Oscar ed una volta tanto nate come voci fuori campo, al posto delle consuete canzoni interpretate dai protagonisti del film.

Oboo


Luca
Baroncini

Matteo
Catoni

6

Oboo

7

Gianluca
Pelleschi

7
Alessandro
Poli

Manuel
Billi

7
           
 

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