UNDER SUSPICION
(Under Suspicion)

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REGIA:    
Stephen HOPKINS

PRODUZIONE: U.S.A.   -   2000   -   Thriller

DURATA:  100'

INTERPRETI:
Morgan Freeman, Gene Hackman,
Monica Bellucci, Thomas Jane, Nydia Caro,
Miguel Angel Suarez

SCENEGGIATURA:
W. Peter Iliff - Tom Provost

FOTOGRAFIA:
Peter Levy

SCENOGRAFIA: 
Cecilia Montiel

MONTAGGIO: 
John Smith

COSTUMI: 
Francine Jamison-Thanchuck

Trama

A S.Juan in Portorico impazza il carnevale di S.Sebastian. Vengono trovati i cadaveri di due ragazzine, prima stuprate e poi uccise. Un poliziotto indaga su un notabile dell'isola, fortemente indiziato..

Recensioni

 

 

 

Un noir poco credibile

La vicenda si svolge nell'arco di una notte, inizia e finisce nella stazione di polizia, imperniata in un confronto-scontro fra vecchi amici-nemici: il capitano (Morgan Freeman) e l'avvocato importante (Gene Hackman). Partendo da un buon inizio la storia diviene sempre piu' noiosa, povera di contenuti, con dialoghi superficiali, senza sviscerare la psicologia dei personaggi, finendo col tediare lo spettatore.
Anche qui solita e ormai inflazionata tecnica del flash-back per la ricostruzione delle circostanze delittuose e non, con la pretesa, non riuscita, di portare a galla i conflitti interiori dei protagonisti e rendere chiari gli accadimenti finendo, invece, con l'annullare l'idea di partenza, e cioè, che tanti pezzetti di un puzzle, assemlati, possono, contrariamente, dare un'idea distorta della realtà e portare fuori strada.
Ne risulta, quindi, una pellicola mediocre, cosi' come la recitazione degli attori, che ci hanno dato, in passato, ben altre interpretazioni.

Mara Taloni


La classe non è acqua

Under suspicion, film presentato all'ultimo festival di Cannes, è un noir ad altissima tensione psicologica, oltre che visiva. La storia è quella di un ricco e famoso avvocato sospettato di duplice omicidio dalla polizia locale. Ma c'è molto di più. Il film si svolge prevalentemente all'interno della stazione di polizia, in un clima claustrofobico, cupo, indisponente e da lì si dipana la storia, le storie che si intrecciano, si rincorrono, si contraddicono. E allora assistiamo alla boria dell'uomo arrivato trasformarsi in stanca accondiscendenza, entriamo con lui nella sua vita privata, nei suoi segreti più intimi, subiamo con lui l'umiliazione nel venire "spogliato" davanti ad una telecamera.
Questo film è anche un film sugli opposti: inizia con una veduta aerea in pieno giorno sulla periferia povera e malfamata per svolgersi quasi interamente nel buio di un ufficio (centro sfarzoso della città) il cui silenzio pesante è disturbato dal brusio della fiesta che si sta svolgendo per le strade; viene accusato di crimini efferati l'uomo più onorato della comunità; Hackman sfodera tutto il suo talento, mentre la Bellucci potrebbe solo impersonare una statua: la classe non è acqua!
La sapiente regia inquadra spesso il sospettato in primo piano, mostra i suoi occhi sicuri, poi increduli, irosi, rassegnati, vinti... Particolare in questa pellicola è il montaggio che in alcuni momenti alterna riprese accelerate a ralenty, interni notte ad esterni giorno creando così, complice una sceneggiatura curata nei particolari, dei disorientamenti che contribuiscono all'effetto-angoscia perseguito.
I due interpreti maschili (Hackman l'avvocato e Freeman il capitano di polizia) sono eccezionali e Hackman supera se stesso con un'interpretazione magistrale del braccato ribelle poi disperato. Nota negativa invece per la Bellucci (moglie dell'avvocato) che è tanto bella quanto inespressiva e incapace di recitare (oltre che di doppiarsi). Nel complesso il film risulta ben diretto e, basato su un solido script, si può permettere di rischiare con trovate nuove ed interessanti che aiutano a creare quella suspance e quell'incertezza proprie del genere e di subire qualche caduta di stile nel mostrare il giovane ispettore come uno stupido segugio.

Giada Bernabei

Commenti

 

 


Mara
Taloni

Giada
Bernabei
7

Daniele
Bellucci
6

Angelo
Taglietti
6
Simone
Ciaruffoli
5
 
           
 

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