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(Del 4/5/2002 Sezione: Torino cronaca Pag. 51)



Il Grande Fratello in corsia
La cartella clinica del malato finisce nel computer

Il Grande Fratello entra in pronto soccorso. L´ospedale San Giovanni Bosco sta sperimentando un nuovo sistema computerizzato per la registrazione dei pazienti. Il sistema permette non solo di memorizzare tutti i dati relativi ad un malato (sia anagrafici sia clinici), ma consente soprattutto a qualsiasi medico che si occuperà del caso di consultare immediatamente la cartella clinica di ingresso, la diagnosi, di modificarla, di aggiungere particolari per renderla più completa. L´obiettivo è di collegare in rete non solo l´intero ospedale di piazza Donatori di Sangue, ma di estendere la stessa rete ai medici di famiglia, perché anche loro possano avere sempre aggiornata la situazione dei loro pazienti: sapere, ad esempio, se sono stati visitati in pronto soccorso o addirittura ricoverati, sapere che il medico dell´ospedale ha consigliato una certa terapia, quindi contattarli e verificare, a distanza di tempo, l´efficacia di quella cura. Attraverso il computer, il medico del pronto soccorso sa se un paziente in arrivo è un «codice rosso», «verde», «giallo» o «bianco», è già al corrente dei problemi della persona che sta per visitar, e non dovrà più fargli ripetere i sintomi, perdendo magari minuti preziosi. Spiega il dottor Piero Debernardi, responsabile del progetto pilota insieme al collega Antonio Sechi, primario del pronto soccorso: «Il programma obbliga gli operatori a seguire una procedura rigida, per cui non possono più esserci richieste o schede incomplete, percorsi sbagliati». Grazie alla cartella clinica su computer il medico è anche in grado di sapere subito se il paziente soffre di qualche allergia, se ha avuto o ha malattie infettive , persino se è testimone di Geova e quindi è contrario alle trasfusioni di sangue. Il programma, garantiscono i medici, è a prova di privacy. «Ci sono più livelli di sicurezza. Un dipendente amministrativo dell´ospedale potrà accedere fino a un determinato livello, l´infermiere ad un altro, il medico a un altro ancora. Ognuno utilizza una propria parola chiave per entrare e modificare nella cartella clinica». Dal «triage» infermieristico fino alle dimissioni, tutto viaggia in rete. Sulla scheda personale viene anche indicato se per una determinata prestazione è richiesto il ticket, e se la persona ha pagato o no la tassa. Si crea, giorno dopo giorno, un archivio storico, e non solo la parte medica, ma anche quella infermieristica viene eseguita in automatico. Terminata con successo la sperimentazione, il sistema verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni dall´assessore regionale alla Sanità. Il programma è destinato a tutti gli ospedali che ne faranno richiesta. E´ possibile un collegamento anche fra ospedali diversi, perché come avviene all´interno del San Giovanni Bosco, la storia clinica di una persona possa essere riletta a distanza di tempo e di chilometri, indipendentemente dal pronto soccorso nel quale una persona potrà, nell´arco della sua vita, essere visitato.

m. acc.
http://www.lastampa.it/EDICOLA/sitoweb/Torino_cronaca/art34.htm
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