I voti di 22
mila ragazzini in una ricerca
Doxa-Piemme. Bocciate famiglie e città
Genitori, 4 in pagella
"Vogliamo il vostro tempo"
di MARIA NOVELLA DE LUCA
ROMA - "Cari mamma e papà
imparate a giocare con noi". "Cari mamma e papà regalateci un cane, un gatto,
un pappagallo, una tartaruga, va bene anche un canarino, un criceto, purché miagoli,
abbai, canti, rosicchi, insomma sia vivo, caldo, vero...". "Cari mamma e papà,
fate l'abbonamento a Internet, perché navigare è bellissimo, e senza la Rete siamo
fuori, bruciati, tagliati...". Silenzio, parla la generazione Pokèmon. Va in scena il mondo-bambino. I più piccoli votano e rovesciano certezze e illusioni, dicono la loro su tutto, scuola, città, genitori e tempo libero, raccontano il mondo che hanno e quello che vorrebbero. |
I loro sogni, le loro critiche, sono stati raccolti
attraverso un questionario su 22mila bambini tra i 5 e i 13 anni elaborato dalla
Doxa e dalla casa editrice per l'infanzia, Piemme, con schede distribuite in
scuole elementari e medie di tutta Italia. Il sondaggio tratteggia con chiarezza
il ritratto di un'infanzia dove ai desideri di sempre (la bici, un animale domestico),
si unisce l'attrazione/necessità per tutto ciò che è tecnologia, videogame,
e naturalmente Internet. La ricerca, dal titolo Nel 2000 votano i bambini,
è stata presentata al convegno annuale organizzato dalla Piemme su "La
letteratura per ragazzi in Italia", dove una sezione è stata dedicata proprio
al "libro per l'infanzia nella nuova economia", con una relazione
di Giuliano Vigini. Emerge che è dalla generazione Pokèmon (gli eroi giapponesi
mito dei bambini) che sta arrivando quella rivoluzione che porterà gli editori
a produrre sempre di più libri ibridi dove al testo scritto si unisce il Cd
Rom, la favola in Rete, il libro di scuola nel sito apposito. E, com'è naturale,
sono i mini lettori che già richiedono, con forza, il libro che si legge, si
sente, si tocca, si copia, si modifica...
Torniamo ai voti. Categoria per categoria. Alle risposte alla domanda: Che voto
dai agli adulti?, il 45,3% dei ragazzini afferma di "sentirsi rispettato
molto dai grandi", seguito però dal 42,2% che definisce il rapporto "così
così" e dal 15,2% che dice di essere "poco" preso in considerazione.
E se il 51% di si dice soddisfatto del tempo che i genitori dedicano loro, il
gradimento crolla quando si passa al "tempo del gioco". Soltanto il
27,6% dei ragazzini hanno il privilegio di mamme e papà che "giocano molto"
con loro. Il 31,1% dice "così, così", il 22,3% "poco" e
il 16% confessa di avere genitori che mai si mettono lì a costruire un Lego,
a colorare un album. Ancor peggio quando si passa alla domanda i tuoi genitori
leggono con te, ed è interessante notare il 36,9% degli intervistati non sono
interessati ad avere un fratellino o una sorellina.
Nella categoria tempo libero i desideri più grandi sono due: avere Internet
in casa (71,2%) e possedere un animale domestico (79,2%). Passando alle vere
e proprie pagelle sulle città e la scuola i giudizi di questi mini giurati sono
ancora più duri. Se "la città/paese" raggiunge a malapena la sufficenza
(6,8) radicale la critica ai parchi giochi e piste ciclabili, bocciate, queste
ultime con il voto 4,9. Infine la scuole. Se i più piccoli definiscono ad esempio
per il 41% "buone" le proprie aule, il dato alle medie scende all'11,4%.
Infine, ma forse è naturale, il massimo di gradimento va alle gite scolastiche,
e un vero e proprio "che schifo" al cibo delle mense che in pagella
si beccano 4. Meglio Mc Donald's insomma, fanno sapere i ragazzini Pokèmon.
(25 settembre 2000)