Areopago - Religione - Preti e Aids

 

Areopago >Religione

Esclusivo. Preti e Aids: parla don Mazzi

Sacerdoti sieropositivi ricoverati in ospedale con diagnosi false. Prelati uccisi da rapporti non protetti con prostitute. Perfino vescovi «a caccia di tentazioni». Un religioso di frontiera svela quel che nessuno ha mai osato dire: in Italia il male del Terzo millennio fa vittime anche tra i ministri di Dio. Lo rivela un'inchiesta pubblicata sul numero di Panorama domani in edicola

La drammatica testimonianza di Don Mazzi Una rete segreta per aiutarli





«Preti e aids: vi racconto l'ultimo tabù».

La drammatica testimonianza di Don Mazzi, in edicola domani su Panorama.
Secondo il fondatore della comunità di recupero Exodus, la chiesa è consapevole dei problemi sessuali e affettivi dei preti e ha creato una rete per aiutarli

 
«In Italia il fenomeno dei preti malati di Aids è meno diffuso che negli Stati uniti, ma esiste.
E, secondo la mia esperienza, riguarda soprattutto i preti eterosessuali».

È quanto ha dichiarato don Antonio Mazzi in un’intervista che compare su Panorama nel numero in edicola da domani.
Il sacerdote ha rivelato di avere incontrato negli ultimi anni «una decina, forse 15 preti sieropositivi» che gli hanno chiesto aiuto.
E ha aggiunto di avere visitato prelati ricoverati in ospedale con false diagnosi: «Ne ho assistito alcuni che stavano morendo. Ho notato che sulla loro cartella non c’era scritto che erano malati di Aids. Anche se era la verità dei fatti, nessuno ha mai nominato quella parola. Due li ho assistiti fino alla fine, abbastanza recentemente».

Secondo don Mazzi, i più esposti al rischio di contagio da Hiv sarebbero i missionari: «Ne conosco uno che sta molto male, che si sta curando qui in Italia. Poi magari sceglierà di tornare in Africa per morire».

Dopo avere chiarito che «tra i preti sieropositivi incontrati non ci sono omossesuali», don Mazzi ha dichiarato che esistono molti sacerdoti gay che faticano ad accettare la propria condizione: «Alcuni la vivono in modo tormentato: due di quelli che si sono sfogati con me hanno persino provato a suicidarsi. Molti sono giovani: è un fenomeno che si sta diffondendo soprattutto nei seminari».

Secondo il fondatore della comunità di recupero Exodus, la chiesa è consapevole dei problemi sessuali e affettivi dei preti: «Sul lago di Garda c’era un’abbazia dove si aiutavano sacerdoti omosessuali, innamorati, con figli. Ce li mandavano i vescovi. C’erano anche degli psicologi. Io vi ho lavorato sino ad alcuni anni fa. In Italia esistono altri posti di questo tipo, come è giusto che sia».

«C'È UNA RETE SEGRETA PER AIUTARLI»
Un prete gay racconta in un libro: «Il nostro nemico: la solitudine»

«Da qualche anno è sorta in Italia una rete di preti omosessuali, un mutuo soccorso quasi catacombale. Per aiutarsi, per non stare soli, per riflettere insieme».

È una delle dichiarazioni da shock contenute nel libro La confessione. Un prete gay racconta la sua storia (Editori Riuniti, 198 pagine, 18 mila lire), uscito nelle librerie a fine ottobre. È un racconto-intervista del giornalista Marco Politi con un anonimo prete omosessuale che confessa il suo travaglio svelando una realtà sempre taciuta dalla Chiesa.

Realtà che non per tutti è causa di tormento: il sacerdote, che vive a Roma, accenna anche a «sottane svolazzanti» che vivono con serenità il loro essere gay.



http://www.mondadori.com/panorama/ultime/preti.html


 

 
(23 novembre 2000)

Areopago >Religione