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Il Papa "truffato" dai cardinali Usa

 
"One strike and you are out", uno sbaglio e sei fuori dalla Chiesa, è la sentenza che papa Wojtyla ha imposto al termine della 'due giorni' sulla pedofilia che ha visto i cardinali americani nella duplice veste di investigatori-investigati.
 
"One strike and you are out", uno sbaglio e sei fuori dalla Chiesa, è la sentenza che papa Wojtyla ha imposto al termine della 'due giorni' sulla pedofilia che ha visto i cardinali americani nella duplice veste di investigatori-investigati. Una sessione straordinaria di lavoro nella quale ha giganteggiato Giovanni Paolo II con la sua invettiva dell'altro ieri, la sua inequivocabile affermazione che l'abuso dei bambini è sia «un crimine per la società» sia «un peccato orrendo agli occhi di Dio», il suo tremendo dolore nel sentirsi per certi aspetti 'truffato' da un episcopato che per vent'anni ha coperto e risarcito a suon di dollari centinaia di turpi vicende. Truffato' il Papa dei bambini, il Papa dei giovani, il Papa che in ogni punto della terra ha predicato la speranza di un mondo migliore attraverso la speranza nelle nuove generazioni. Truffato' il Papa che in luglio, stanco e ammalato, non esiterà a recarsi a Toronto per il raduno mondiale dei giovani a sostenerli, incoraggiarli, confortarli, guardarli negli occhi senza doverli abbassare come dovranno fare i cardinali di Boston e di New York, di Detroit e di Chicago, colpevoli di avere fatto poco o nulla per rimuovere i preti pedofili.
Il confronto fra i cardinali e i responsabili di alcuni primari dicasteri vaticani, a porte chiuse, deve essere stato aspro se il documento conclusivo è stato a lungo rinviato. Le decisioni finali prevedono la rimozione dei preti sospettati di pedofilia; la denuncia alle autorità civili dei colpevoli; il sostegno, non solo economico, alle vittime; il coinvolgimento dei laici nelle valutazioni dei casi in seno alle parrocchie. Ma che fare per il passato? Perdonare e cancellare tutto con un colpo di spugna? Proprio su questo punto pare che i contrasti siano stati forti; né poteva essere diversamente fra chi come il cardinale Law (Boston) si limitava a spostare i preti pedofili da una parrocchia all'altra e ha pagato fior di risarcimenti alle vittime e il cardinale Bevilacqua (Filadelfia) ha subito sospeso i colpevoli, pur senza rivelarne l'identità.
Un segnale non positivo, questi bisticci interni, per la Chiesa in genere e soprattutto per la Chiesa americana che si troverà alle prese, al ritorno dei cardinali oltreoceano, con un'opinione pubblica assai scossa dalle rivelazioni che non si accontenterà, come ha proposto l'arcivescovo di Washington McCarrick, di una giornata «di penitenza e di riconciliazione». E che ne sarà della Chiesa quando non avremo più Karol Wojtyla?

di Paolo Francia

http://lanazione.quotidiano.net/chan/editoriali_commenti:3267859:/2002/05/13:

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