Il carico Alare

   

    Tra gli elementi che determinano le prestazioni di un aeroplano vi è il carico alare, cioè il rapporto tra peso il totale e la superficie alare. Nella prgettazione di un aeroplano è fondamentale il disegno dell'ala. E' l'ala che, soprattutto, determina il comportamento in volo, e la sua superficie, la sua forma in pianta e profilo, sono più imporatnti che non, ad esempio, la forma della fusoliera.
Uno dei parametri fondamentali, relativamente all'ala, è il carico, cioè il rapporto tra il peso dell'aeroplano al decollo o in volo, e la superficie portante. In linea di massima si può dire che il carico alare influisce su velocità ascensionale, quota di tangenza, manovrabilità, efficienza (o rapporto di planata), stabilità in volo a bassa quota in aria turbolenta e "gust response", cioè risposta alle raffiche di vento. Il comporatmento nelle prime quattro condizioni di volo che abbiamo elencato, è tanto migliore quanto minore è il carico alare. Nelle altre due situazioni avviene esattamente il contrario. Ne consegue che, nel campo degli aerei da combattimento dove questi comportamenti sono determinanti, è importante scegliere un'ala di superficie appropriata. In generale un carico alare piuttosto basso sarà desiderabile nel caso di aerei da caccia che abbiano come vocazione il "dogfight" (combattimento manovrato) o la superiorità aerea, mentre sarà desiderabile un carico alre superiore nel caso di un aereo da attacco al suolo che deve costituire una piattaforma di tiro stabile e deve essere quanto più possibile insensibile alle condizioni atmosferiche tipiche che si incontrano nel volo a bassa quota, alla quale si svolge la parte cruciale delle missioni dei caccia-bombardieri. Nel caso di un volo con profilo interamente "lo-lo-lo" (dove "lo" sta per low altitude) l'equipaggio subirà un fattore di "discomfort", misurato in sobbalzi (bumps) al minuto, tanto più alto quanto più basso sarà il carico alare. Ciò influisce negativamente non solo sulle condizioni fisiche dll'equipaggio, ma anche sul comportamento del mezzo, che deve offrire una piattaforma di tiro stabile per un accurato puntamento delle armi, e per avere la massima precisione nell' uso delle stesse. In linea di massima, pur stabilendo dei confini, ovviamente, sfumati tra le varie fasce, un carico alare fino a circa 240 Kg/mq. è riservato agli aeroplani con propulsione ad elica; fino a 400 Kg/mq. è la fascia riguardante gli addestratori a reazione.
Caccia e caccia-bombardieri hanno un carico alare compreso grosso modo tra 400 e 700 Kg/mq., mentre al di sopra si trovano i bombardieri. Naturalmente la sicenza e la tecnologia possono supplire nel caso che le caratteristiche costruttive non siano adeguate, con sistemi di stabilizzazione automatica, variazioni della geometria alare o superfici portanti improprie. Come si diceva, in aeronautica pochi parametri sono rigidi o assoluti e, naturalmente, oltre al carico alare, anche la forma in pianta dell'ala è fondamentale, così come la manovrabilità e la stabilità sono direttamente legate alla posizione del baricentro ed alla superficie e angolo di movimento dei comandi. Nel caso dell' F18 Hornet, nei quale se ci fermassimo al solo carico alare avremmo un pessimo "dogfighter", gioca in senso positivo l'eccezionale disegno dell'ala dotata di ampia estensione del bordo d'entrata alare alla radice, che unitamente al sistema di comandi "fly by wire", gli permette di battere largamente in manovrabilità l' F-4 Phantom il che pur ha un carico alare di circa 100 Kg/mq. in meno!

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