SEAHARRIER






Caccia V/STOL, aereo da ricognizione e d'attacco da portaerei in dotazione alla Royal Air Force britannica dalla fine degli anni 70.

VERSIONI:

FRS. Mk 1: Versione iniziale per la Marina; motore Pegasus 104; primo utilizzo operativo durante la campagna delle Isole Falkland nel 1982, a partire dalle portaerei HMS Hermes e Invincible (29 aerei hanno eseguito 2.376 uscite, distruggendo 22 aerei nemici in combattimento aria-aria senza perdite; quattro persi in incidenti e due abbattuti dal fuoco nemico). Ne rimane un totale di 37 al giugno 1993, comprese conversioni Mk 2. La descrizione che segue si applica al Sea Harrier FRS. Mk 1, tranne dove specificato altrimenti.

FRS. Mk 51: Simile all'Mk 1, per la Marina Indiana.

F/A. Mk 2: Differisce dal punto di vista esterno dall'Mk 1 per un naso meno appuntito del radome; una fusoliera posteriore più lunga, dovuta ad una aggiunta di 35cm di fronte al bordo di uscita dell'ala; revisioni delle antenne e dei carichi esterni. Le modifiche interne comprendono un radar a impulsi Doppler GEC-Marconi Blue Vixen, che offre capacità di sguardo e tiro verso il basso ognitempo, con sistema di inseguimento durante la scansione e ingaggio di bersagli multipli, portata di lancio dei missili ampiamente migliorata, migliorata acquisizione dei bersagli terrestri e migliorate prestazioni ECCM. Armi correnti più AIM-120 AMRAAM su rotaie di lancio Airscrew Howden (Frazer-Nash) e espulsori di lancio McDonnell Douglas LAU-106A. Estensioni delle punte delle ali di 20cm e 30cm collaudate per aumentare la stabilità nel trasporto degli AMRAAM, ma si sono dimostrate inutili nel corso dei collaudi del 1990.

CARATTERISTICHE DI PROGETTAZIONE: Sistema monomotore V/STOL con quattro ugelli di scarico ruotabili che pos-sono essere spostati alla posizione a 98,5° dalla posizione completamente all'indietro; decollo breve eseguito con gli ugelli inizialmente all'indietro, quindi ruotati leggermente verso il basso per il decollo e per assicurare l'accelerazione continua; gli ugelli possono essere spostati alle alte velocità per accorciare il raggio di virata o decelerare improvvisamente; il controllo alle velocità inferiori viene trasferito automaticamente alle valvole di controllo di reazione presso la punta delle ali, il naso e la coda, migliorando le manovre di combattimento. Le differenze principali rispetto agli Harrier basati a terra comprendono l'eliminazione di componenti al magnesio, l'introduzione della cabina sollevata, avionica operativa rivista e l'installazione di radar multi-modalità GEC-Marconi con modalità di intercettazione aria-aria e aria-terra nel naso riprogettato che si ripiega a sinistra; la turboventola Pegasus 104 dell'Mk 1 com-prende caratteristiche anti-corrosione aggiuntive e genera più potenza elettrica rispetto al Pegasus 103 per la versione terrestre.

CARRELLO: Tipo biciclo retrattile di produzione Dowty Aerospace, che consente le operazioni da superfici grezze non preparate aventi valori di CBR pari al 3-5%. Sistema attuatore idraulico con bombola all'idrogeno per l'estensione di emergenza del carrello di atterraggio. La gamba del ruotino singolo direzionabile si ritrae in avanti, le ruote del carrello principale si ritraggono all'indietro, nella fusoliera. Piccole strutture di sostegno si ritraggono all'indietro in carenature posizionate verso la parte interna delle punte delle ali. Gamba del ruotino anteriore con sospensione a molla di tipo liquido. (Mi è sembrato interessante inserire le informazioni sul carrello che in questo modello è molto avanzato tecnologicamente).

PROPULSORE: Una turboventola con controllo della spinta Rolls-Royce Pegasus Mk 104 o (opzione di aggiornamento) Mk 106 (95,6 kN), con quattro ugelli di scarico del tipo a due comparti a cascata, ruotabile di 98,5° dalla posizione completamente all'indietro. L'aria in uscita dal compressore HP del motore è utilizzata per il sistema di controllo della reazione e per alimentare il motore ad aria duplicato per lo spostamento degli ugelli. Le cappottature delle prese d'aria a bassa resistenza aerodinamica hanno otto porte ciascuna di scarico automatico del vuoto dietro al bordo di attacco per migliorare l'efficienza delle prese d'aria garantendo più aria al motore a velocità di avanzamento basse o pari a zero. Un serbatoio da 227 litri fornisce acqua distillata per il ripristino della spinta ad alte temperature ambientali per i decolli STO, VTO e per gli atterraggi verticali. Combustibile in cinque serbatoi integrali all'interno della fusoliera e due nelle ali con una capacità totale di circa 2.865 litri. A questi si possono aggiungere due serbatoi da combattimento sganciabili da 455 litri oppure due serbatoi da 864 litri o ancora due serbatoi da trasferimento da 1.500 litri sui "pylon" alari interni. Punto di rifornimento a terra nella carenatura posteriore sinistra. È previsto un braccio fisso per il rifornimento in volo sopra la cappottatura della presa di sinistra.

EQUIPAGGIO: Un solo pilota su un seggiolino eiettabili a razzo zero/zero Martin-Baker Mk 10H che funziona per mezzo di una piccola corda di detonazione inserita nel tettuccio della cabina pressurizzata, riscaldata e condizionata. Seggiolino solle-vato di 28cm rispetto all'Harrier. Tettuccio operato manualmente con apertura a scorrimento posteriore. Parabrezza a prova di impatto con gli uccelli, con ter-gicristallo a funzionamento idraulico. Sistema di lavaggio del parabrezza.

AVIONICA: Radar multi-modalità montato sul naso GEC-Marconi Blue Fox (Blue Vixen nell'F/A. Mk 2), con due TV a tubi che forniscono le informazioni di volo e i dati radar al pilota. HUD della Smiths electronic e computer di puntamento delle armi digitale con 20.000 parole, unità di controllo del bus e sistema di controllo del missile. Altimetro radar e radar Racal Doppler 72. Piattaforma di riferimento prua e assetto auto-allineante GEC-Marconi e computer di navigazione digitale con pannello di controllo frontale e display multi-funzione. I supporti di navigazione radio comprendono la navigazione UHF, Tacan GEC-Marconi AD 2,770 con possibilità di offset, transponder IFF Plessey PTR 446 in banda D, interrogatore IFF Cossor IFF 3,500, transponder in banda I THORN EMI ARI 5983 e Equipaggiamento di guida radar a microonde (MADGE) della THORN EMI. Radio di comunicazione assicurate da un Magnavox AN/ARC-164 UHF multi-canale e da un GEC-Marconi AD 120 VHF con standby VHF tramite trasmettitore/ricevitore Dowty D 403M. RWR GEC-Marconi Defense Systems Sky Guardian 200, sistema di registrazione Vinten per l'HUD e l'HDD. Prevista versione di aggiornamento nel 1994 dell'Mk XII con IFF; GPS nel 1997; JTIDS nel 1997-99.

ARMAMENTO: Nessun armamento integrato. Carico da combattimento trasportato su quattro punti di attacco alari e tre sotto la fusoliera. I punti di attacco alari e al centro della fusoliera sono dotati di unita di rilascio a espulsione ML; gli altri punti di attacco sotto la fusoliera sono dotati di sistemi di lancio missili a espulsione McDonnell Douglas LAU-106/A per l'AIM-120 AMRAAM. I punti di attacco alari centrali e il punto centrale sotto la fusoliera sono in grado di sopportare carichi fino a 907kg ciascuno, mentre i punti alari esterni possono sopportare carichi fino a 295kg ciascuno; due carenature sotto la fusoliera possono essere sostituite da un pod per cannone da 30mm Aden e munizioni oppure, sull'F/A. Mk 2, da due "pylon" per missili. Il velivolo può eseguire missioni con un carico massimo esterno superiore a 2.270kg, ed ha volato con un carico bellico di 3.630kg. I punti di attacco esterni dell'F/A. Mk 2 sono stati potenziati per sop-portare carichi di 454kg. È in grado di trasportare cannoni da 30mm, bombe, razzi e flare di progettazione britannica e statunitense.

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