A-10 Thunderbolt

 

Caratteristiche: Fairchild Republic A-10 "Thunderbolt II", caccia da attacco al suolo monoposto

Motori: 2 turboventole General Electric TF34-100 da 4207 kg di spinta ciascuno

Apertura alare: 17,53 m

Lunghezza: 16,26 m

Armamento: 1 cannone a 7 canne rotanti GAU-8/A Avenger da 30 mm ad alta velocità con 1174 proiettili (HEI, PGU, API) più predisposizione per oltre 7257 kg (eccezionalemnte oltre 8000) su 11 attacchi subalari (tipicamente fino a 6 AGM-65 Maverick, 2 bombe LGB GBU-15 o GBU-10 più un pod ALQ-119 per contromisure elettroniche e 2 AIM-9 Sidewinder per l'autodifesa)

Velocità massima: 681 km/h con carico bellico massimo

Autonomia operativa: oltre 460 km

Descrizione: l'A-10 Thunderbolt nacque nel 1967 su richiesta dell'USAF di un velivolo con specifiche qualità di attacco al suolo con elevata e prolungata resistenza al fuoco nemico, capacità di trasporto di eccezionale carico bellico e possibilità di decollo da piste corte, semi-preparate o bombardate. Altre caratteristiche che l'A-10 incorporava erano il basso costo di produzione ma contemporaneamente una elevata capacità nel suo ruolo (hce principalmente consisteva in missioni di supporto aereo ravvicinato CAS o di interdizione locale con armamento anticarro). Si trattava di un aereo molto più grosso di parecchi velivoli tattici con lo stesso ruolo ed era stato progettato e realizzato in modo che la varie parti potessero essere intercambiate dal lato destro a quello sinistro (carrelli, ipersostentatori, piani mobili del timone di coda...) o sostituite in brevissimo tempo con delle duplicazioni. Inoltre la collocazione inusuale dei motori permette una segnatura bassissima all'infrarosso e la possibilità di volare anche con un solo propulsore. Successivamente alla versione base, venne realizzata una versione migliorata del "Thunderbolt" originale, denominata "Thunderbolt II", che introdusse alcuni sostanziali miglioramenti: innanzitutto l'avionica (che nell'A-10 originale era stata semplificata e ridotta al minimo) venne implementata adottando un visore a testa alta HUD e nuovi sistemi di navigazione inerziale e TACAN. Sul campo di battaglia l'A-10 si sa certamente dimostrare come un ottimo velivolo nelle missioni di attacco al suolo, siano esse di interdizione anticarro o di supporto aereo ravvicinato (CAS): questo avviene soprattutto per merito alla sua arma aria - terra principale, il micidiale cannone Gatling GAU-8/A "Avenger". Questa potente arma è dotata di 7 canne rotanti, ognuna delle quali con un diametro di 30 mm, e sopporta una cadenza di tiro variabile tra i 2100 e i 4200 colpi al minuto. I 760 - 1000 proiettili che il caricatore dell''"Avenger" è in grado di trasportare possono essere di tre tipi: HEI incendiari ad alto esplosivo, PGU incendiari perforanti e API perforanti con nucleo di uranio impoverito. L'ulteriore carico bellico che gli 11 piloni subalari dell'A-10 permettono è molto variabile: in genere è composto principalmente da missili aria - superficie AGM-65 Maverick (versioni D, E, F o G) o bombe a guida laser GBU-15, GBU-10, GBU-24 e 24/B. Altre combinazioni includono vari ordigni GP a caduta libera (MK-82, MK-84 ad esempio) o ordingni a submunizioni della classe CBU. E' invece meno frequente l'impiego di pod lanciarazzi AU-105 ed AU-114, anche se il software di gestione del carico dell'A-10 ne supporta il caricamento. L'unica nota dolente del "Thunderbolt II", considerati troppo poco potenti (effettivamente limitano la velocità dell'A-10 a prestazioni non all'altezza di un jet) e quindi candidati principali per un possibile aggiornamento. La produzione dell'A-10 terminò nel 1982 dopo un totale di 707 esemplari.   E' da considerare che il "Thunderbolt II" è un velivolo ancora attualmente in servizio e si dimostra forse la più potente macchina da combattimento ravvicinato aria - terra che possa sopraggiungere su un campo di battaglia, anche se la sua storia è stata piuttosto travagliata e la sua sopravvivenza è stata addirittura in pericolo. Il suo progetto risale infatti ad un periodo in cui l'utilità di un aereo con funzioni anticarro era piuttosto discutibile. Il suo scarso impiego in operazioni di battaglia effettive portò i dirigenti dell'USAF a pensare di abortire un progetto, peraltro relativamente economico, che non si dimostrava produttivo. La rivalutazione completa del "Thunderbolt II" avvenne con la Guerra del Golfo del 1990 - 1991, in cui centinaia di esemplari di A-10 (compresi i famosi "Sharkmouthed" del 72° Fighter Squadron) intervennero sul campo iracheno, dimostrandosi efficacissimi contro le batterie di difesa aerea, i lanciatori SAM e i carri armati di Saddam. Le missioni CAS dei "Thunderbolt II" costituivano il necessario complemento alle missioni SEAD svolte dagli F-16 e dagli F/A-18. Al termine del conflitto, gli A-10 si erano guadagnati una fama di "cacciacarri" che non sarebbe più stata discussa, fino ad oggi. Durante l'operazione "Allied Force" sulla Serbia, gli A-10 hanno rappresentato un elemento insostituibile nell'economia della campagna, rendendo possibile, tramite l'eliminazione delle difese antiaeree della Serbia, la conquista della superiorità aerea. Un esemplare di A-10 si è addirittura reso protagonista della distruzione di 8 carri da combattimento, 4 veicoli VCI, 23 postazioni contraeree, 4 lanciamissili SCUD e oltre 15 autocarri. Forte dei suoi insostituibili meriti, l'A-10, che era stato tanto criticato e addirittura proposto per la radiazione, è ora al centro di cospicui contratti di aggiornamento, per un miglioramento delle sue già notevoli capacità.     

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