- Nel
Mondo
- [in
costruzione]
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- Oggettività
e struttura
- nell'Aufbau
- Descrizioni
puramente strutturali
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- La risposta che Carnap
dà al problema da cui muove, ossia come sia possibile
una conoscenza oggettiva data l'origine soggettiva della conoscenza,
è
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- con una descrizione
puramente strutturale della realtà (§66)
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- Quello che Carnap vuole
fare nell'Aufbau, dunque, è questo: il suo programma
è la costituzione di un sistema unificato della scienza
con mezzi puramente strutturali. L'edificazione puramente strutturale
di un sistema di conoscenza ci garantisce l'oggettività
(epistemologica, ossia intersoggettività) dei nostri
risultati. Cos'è, però, una descrizione puramente
strutturale della realtà?
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- Come esempio di una descrizione
puramente strutturale, Carnap offre il caso della mappa delle
strade ferrata della rete ferroviaria euroasiatica (§14).
Qui adotteremo un esempio facilitato, descriveremo in modo puramente
strutturale la rete della metropolitana di Paperopoli (vedi anche
Richardson )
- Supponiamo che la mappa
della metropolitana di Paperopoli sia fatta così:
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-
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- Vi sono quattro terminal,
Paperopoli Ovest, Paperopoli Est, Paperopoli Sud e Paperopoli
Nord. Le due linee della metropolitana Nord-Sud e Est-Ovest si
intersecano in un certo punto, che è anch'esso una stazione,
chiamata "deposito di Zio Paperone". Una mappa è
una rappresentazione della realtà fatta secondo certe
regole e trascurandone delle altre, in particolare sono rappresentate
le proprietà topologiche (relative alla disposizione)
e non quelle metriche (relative alla distanza) della rete della
metropolitana. Non veniamo a sapere quanto sono lunghe le linee
e quanto dista una stazione dall'altra, ma come sono disposte
le stazioni sulle linee e in relazione le une alle altre. Semplificando
un po' le cose si può dire più o meno che la struttura
della realtà è preservata sulla mappa, ed è
grazie a questa rappresentazione grafica della struttura nella
mappa che possiamo nella realtà identificare le stazioni
della metropolitana.
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- Per descrivere le stazioni
della metropolitana di Paperopoli in modo puramente strutturale
procediamo come segue.
- Scelgo innanzitutto una
relazione primitiva su cui la struttura sarà basata: questa
relazione sarà la vicinanza fra stazioni R:
-
-
-
- Definiamo poi una proprietà,
la quattrovicinanza, ossia l'avere esattamente quattro
vicini, come
-
-
-
- ossia, per definizione,
x ha la quattrovicinanza quando ha quattro soli vicini diversi
e distinti (più precisamente altri quattro oggetti diversi
e distinti con cui x è in relazione di vicinanza e non
più di quattro).
- Ora procedo a identificare
le stazioni: prima ne identifico una, il deposito di Zio Paperone,
così facendo:
-
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- dico che c'è un
solo x che ha la quattrovicinanza (c'è un oggetto x tale
per cui x ha la quattrovicinanza e solo lui ce l'ha). Dopodiché
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- lo chiamo "deposito
di Zio Paperone", ossia dico che il deposito di Zio Paperone
è il nome dell'unico oggetto che ha la quattrovicinanza.
- Procedo poi a identificare
uno a uno i terminal come quegli oggetti che stanno in quella
e quella relazione con il deposito di Zio Paperone, e poi identifico
tutte le altre stazioni che mi rimangono.
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- Quello che Carnap fa nell'Aufbau
non è molto diverso: la differenza sta nel fatto che quella
carnapiana è una ricostruzione razionale dell'intera
realtà. Carnap prende una relazione primitiva (che
equivale alla nostra vicinanza R), il ricordo di similarità
(Er), e la sceglie facendo attenzione a mettere in evidenza
che non si tratta dell'unica relazione primitiva possibile. La
primitività che la contraddistingue è giustificata
dal fatto che. per mezzo di essa, è più agevole
dare una descrizione puramente strutturale di tutto il resto.
Lo stesso vale nel nostro esempio. La relazione fondamentale
ordina gli elementi della base, nel nostro caso le stazioni,
nel caso dell'Aufbau i dati vissuti elementari. A voler
essere precisi, avremmo dovuto definire le stazioni come la classe
degli R-membri, cioè stabilire che gli oggetti che sono
in relazione di vicinanza tra loro si chiamano stazioni, così
come accade per gli elementi fondamentali. Di poi si definisce
una proprietà, nel nostro caso la quattrovicinanza, nel
caso dell'Aufbau la similarità parziale (Ae),
per mezzo della relazione fondamentale, ossia si costituisce
quella proprietà a partire dalla relazione e dagli elementi
fondamentali: la proprietà in questione è dunque
riducibile a elementi e relazioni fondamentali.
- La
Gestaltpsychologie e la quasi-analisi
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- Gli elementi
della base, come accennato prima, non sono elementi atomici nel
senso di individui semplici, ma unità globali inanalizzate.
Questo significa, tra l'altro, che le esperienze elementari non
sono solamente senza soggetto, ma anche senza qualità,
vale a dire che non se ne possono specificare le proprietà
mediante un'analisi vera e propria. Esse sono però analizzabili
mediante la quasi-analisi. Quest'ultima è un'innovazione
tecnica carnapiana: si tratta di procedimento grazie al quale
le qualità delle esperienze elementari vengono ricavate
dalle relazioni di similarità che sussistono tra esse.
Esso è affine al procedimento puramente logico applicato
da Frege e Russell alle relazioni di equivalenza tra classi in
modo da ottenere il concetto matematico di numero.
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- Schlick&Hilbert
vs. Carnap&Russell
- Definizioni
implicite/Definizioni esplicite
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- Per
una logica della conoscenza oggettiva
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Il
caos delle impressioni si trasforma in un sistema di numeri
certamente
nella designazione simbolica, è cancellata la particolare
natura dell'impressione sensoriale; viene però mantenuto
e messo in particolare evidenza tutto ciò che la caratterizza
come termine del sistema. Il simbolo possiede il correlato perfettamente
valido non in alcun elemento costitutivo della percezione stessa,
bensì nella connessione regolare che sussiste tra membri
gli elementi di essa; questa connessione però è
ciò che si rivelerà in modo sempre più chiaro
come il vero nucleo del concetto della stessa "realtà"
empirica.
Ernst
Cassirer, Sostanza e Funzione (1910), p. 202
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- Ora, come mette bene in
evidenza Alan Richardson, Carnap non propone una sola soluzione
al problema della conoscenza oggettiva, bensì due. La
prima è, per così dire ontologica, consiste, in
accordo con il passo al §2, nel costruire il mondo intersoggettivo
come oggetto, ossia al pervenire alla costruzione del mondo psichico
altrui, delle altre menti. L'altra soluzione è metodologica,
ossia, come è stato messo in evidenza sopra, sta nel metodo
di dare una descrizione puramente strutturale della realtà.
Secondo Richardson queste due soluzioni esprimono una tensione
irrisolta nell'opera carnapiana che sfociò in ultimo nell'abbandono
del progetto epistemologico dell'Aufbau. Questo è
evidente nel fatto che a un certo punto (§153) Carnap si
chiede se, del tutto in linea con il motto russelliano secondo
il quale "dove è possibile bisogna sostituire entità
inferite con costruzioni logiche" citato al §3, non
si possano eliminare anche le relazioni fondamentali. Per ribadire
la dissimiglianza di quest'opera dal progetto fondazionalista
riduzionista di empirismo radicale di cui abbiamo già
parlato, questo ammonta a un'estensione della logica al dominio
empirico fino a che del dato empirico non rimanga proprio nulla:
di quest'idea Carnap non dà adeguata trattazione, né
offre, come giustamente osserva Richardson, una discussione di
cosa sia e qual scopo debba avere la logica come disciplina.
Altro elemento di disturbo, a questo proposito, è il seguente:
se Carnap avesse considerato finito il suo compito dopo aver
costruito il mondo intersoggettivo perché avrebbe dovuto
preoccuparsi di completare la logicizzazione della sua costruzione
eliminando anche la relazione primitiva?
-
- continua
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