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                                                                                                  diario di bordo
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il barocco di gehry

 

 

Gehry è anche barocco:

il barocco stupiva (e stupisce) per l' interpretazione della crisi, per le trovate anti-convenzionali e fortemente scenografiche.E' facile immaginare la risonanza che i prodotti barocchi ebbero in un' epoca in cui le informazioni viaggiavano alla velocità del leonardo bitmapped, eppure nella spettacolarizzazione dell' architettura c' è spazio per le intime riflessioni che i vuoti di piazza s. ignazio o piazza s. maria della pace creano. Non so, ma vedo gehry barocco per la permanenza di questi principi sviluppati nel nuovo anno zero.Quindi gli spazi interstiziali appartengono tanto al barocco quanto a gehry così come la spettacolarizzazione scenografica ed evocativa.

Cerchiamo di uscire da un periodo di "visto e rivisto", classicismo dell' architettura industriale e gehry propone il Nuovo muovendo anche da concetti sì elaborati dal futurismo (le sculture dinamiche) ma forse ancora una volta appartenenti a quell' anno zero in cui l' architettura futurista si era accorta di muoversi; o forse l' Anno Zero appartiene al barocco e le drammatiche rotture dal passato adottate fanno parte dell' imprinting del futurismo e di un gehry...

Intendo dire che probabilmente nel futurismo come oggi il problema è sempre la presa di coscienza della crisi, ma mentre il futurismo produsse sterili risultati (del punto di vista architettonico), gehry, alla maniera barocca, ha introdotto il nuovo filone.

 

 

 

 

 

 

 

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