Figlio d’arte e artista a suo volta, questo giovane artigiano di Pattada si è allontanato dagli schemi tradizionali della coltelleria sarda per dedicarsi a linee personali e a un uso del damasco che lo ha portrato in breve a crearsi un nome a livello internazionale

A cura di Mauro Maggi

Già dal primo incontro con Antonio Fogarizzu ci si rende subito conto di avere a che fare con un coltellinaio “moderno”. Vogliamo subito chiarire il perché di questa definizione: Antonio ha una mentalità e una personalità molto aperte, da “americano”, il che lo porta a vedere il coltello al di fuori di certi schemi ristretti. Il collezionista che incontra Fogarizzu si sente di fronte ad una persona competente, appassionata del suo mestiere, desiderosa di dialogare ed aprirsi a nuove esperienze. Questo è molto positivo perché l’acquisto di un pezzo, particolarmente se di grande valore, non può ridursi ad uno scambio di denaro, ma deve presupporre un livello di competenze, conoscenze e passione da ambo le parti. Il particolare clima che viene a crearsi, porta il nostro artigiano alla creazione di coltelli che nulla hanno da spartire con la tradizione sarda ed in particolare col paese dove abita, Pattada, culla della pattadese.

Non è difficile avere la passione per i coltelli se si è nati in una famiglia dove padre e fratello sono loro stessi coltellinai di fama consolidata, e non solo in Sardegna, perciò Antonio, dopo una parentesi di altre esperienze, è rientrato nel suo paese natale ed ha cominciato la sua carriera.
Ha partecipato al suo primo show solo tre anni fa ma, per arrivarci alla grande, ha prima acquisito una solida esperienza alla scuola paterna e, in seguito, ha approfondito le sue conoscenze sul damasco con una visita stage presso il coltellinaio americano Steve Schwarzer, determinante nel perfezionamento di questa tecnica. Forte di quanto aveva appreso e seguendo la sua ispirazione, ha saputo raggiungere una precisa identità attraverso continue ricerche di materiali e raffinando le capacità acquisite. La sua strada è stata particolarmente complessa poiché, elaborando quasi esclusivamente coltelli in damasco, che ovviamente forgia lui stesso, ha dovuto seguire un percorso inusuale e faticoso. Spesso adotta lo stesso disegno sia per i bolsters sia per la lama, in modo da creare una linea continua tra impugnatura e lama del coltello. La forma e la bellezza del suo damasco risultano ultimamente arricchite da ossidazioni colorate, ottenute attraverso un processo chimico, tramite il quale riesce ad ottenere delle sfumature di colore che variano dall’oro al blu intenso mentre la qualità della lavorazione ha raggiunto dei livelli davvero rilevanti e bisogna francamente dire che in Italia non sono molti i coltellinai che, investendo tempo e denaro, hanno saputo portare note innovative in questo campo, riuscendo come ha fatto lui a sorprendere per la perfezione del disegno e la brillantezza delle rifiniture.
Colpisce sicuramente la capacità di Antonio di bruciare le tappe: infatti, nel corso di pochi anni è riuscito, grazie anche alla cura maniacale dei particolari, a farsi conoscere ed apprezzare nel mondo dei collezionisti con i quali è riuscito a creare un rapporto costruttivo (molte volte sono loro che lo spingono ad affrontare nuove sfide, ultima fra tutte, la creazione di un coltello in damasco, il cui disegno rappresentasse il segno zodiacale del cliente, richiesta che, dopo alcune prove, è stata evasa con soddisfazione reciproca).

Antonio però continua nella sua ricerca. Il suo fine è quello di ottenere con giusti accostamenti di colori, forme e tecniche, un coltello sempre più vicino alla perfezione anche se questo comporta in alcuni casi spreco di materiali e tante ore di lavoro per cui la sua produzione diventa forzatamente limitata.
Ormai Antonio ha trovato la sua strada e fatto dei coltelli la propria ragione di vita; lo attestano la sua sempre crescente notorietà e gli ordini che riceve persino dagli U.S.A., Paese guida in qualunque campo della coltelleria e perciò particolarmente difficile da conquistare per artigiani che non abbiano spiccate qualità.
Con queste premesse, i suoi prossimi traguardi sono ambiziosi ma a portata di mano e certamente i suoi coltelli continueranno ad essere all’altezza degli show più prestigiosi.

Antonio Fogarizzu
Via Fermi 7
07016 Pattada (SS)
Tel. 079-755003
Cell. 0347-9452937
E-mail a.fogarizzu@tiscalinet.it
 
 

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