Le matricole del Winchester .30 M1 e modelli derivati
Questa leggera carabina semiautomatica fu l’arma prodotta in maggior numero di esemplari durante la seconda guerra mondiale. Rrappresentò uno dei primi tentativi di creare un’arma che colmasse il vuoto tra il fucile d’assalto e la pistola semiautomatica. Fu costruita in più di sei milioni di esemplari nella versione base
a cura di Mauro Maggi
La nascita della carabina semiautomatica
Winchester M1 va fatta risalire al 1940 quando il dipartimento per gli
armamenti dell’esercito americano diramò i capitolati per la fabbricazione
di un fucile leggero e compatto, a ripetizione semiautomatica, destinato
ad armare il personale di servizio delle forze armate nelle retrovie come
autisti, furieri, genieri eccetera. La diffusione dei lanci di truppe oltre
le linee nemiche, una nuova forma di attacco applicata massicciamente dall’esercito
nazista, rendeva infatti necessario armare in modo migliore anche le truppe
non impiegate direttamente sul fronte, poichè suscettibili di incursioni
a sorpresa precedentemente impossibili. Lo scopo della richiesta era quello
di ottenere un’arma che fosse più potente e precisa della pistola
semiautomatica d’ordinanza ma molto meno ingombrante del fucile Garand
M1. Inoltre fu posta molta attenzione alla semplicità e alla velocità
dei processi produttivi. Ben 25 aziende furono coinvolte nel progetto,
concentrato intorno alla munizione progettata ex-novo dalla Winchester:
aveva palla ogivale da 110 grani in calibro .30 con una V0 di 600 metri
al secondo in canna da 18 pollici. Nel maggio 1941, anno in cui furono
eseguiti i test pratici, i contendenti si erano ridotti a 11. Tra
questi la Springfield, che presentò una versione ridotta del suo
Garand. Molti prototipi furono rifiutati, per altri vennero richieste alcune
modifiche a alla fine di settembre del 1941 il prototipo presentato dalla
Winchester e costruito con la collaborazione di David “carbine” Williams,
fu approvato e immediatamente posto in produzione.
La carabina Winchester M1 è
un’arma semiautomatica a recupero di gas, azionata da un pistone che sotto
l’effetto dei gas di sparo arretra liberamente per circa otto millimetri,
dopodichè spinge all’indietro un’asta collegata all’otturatore,
dotato di testina di chiusura ruotante, provocandone l’apertura e l’estrazione
del bossolo spento. Proseguendo nella sua corsa l’otturatore arma il cane
e, ritornando in chiusura, preleva dalle labbra del caricatore una nuova
cartuccia inserendola in camera. Il caricatore standard conteneva 15 cartucce
mentre quello maggiorato ne teneva 30. Sotto la pressione degli eventi
bellici la produzione della carabina M1 fu affidata a diversi costruttori,
anche non specializzati. Tra di essi vanno certamente citati per originalità
la IBM, che all’epoca costruiva macchine per ufficio, la Rock-Ola, fabbricante
di Juke Box e la Inland, una divisione della General Motors. Nel corso
del conflitto circa 140 mila carabine furono prodotte nella variante M1A1
dotata di impugnatura a pistola e calcio tubolare in metallo che poteva
essere ripiegato, destinata alle truppe paracadutate. Altra variante è
il modello M2 , dotato di selettore per tiro a raffica e caricatore da
30 colpi. La cadenza di tiro era di circa 750 colpi al minuto. Una terza
variante è rappresentata dal modello M3 per tiro notturno, basata
sul modello M2 ma priva di organi di mira e dotata di un ingombrante visore
notturno a raggi infrarossi. Fu costruita in 2100 esemplari e nel gergo
dei soldati americani si guadagnò il poco onorevole soprannome di
“snooper scope” (il cannocchiale del guardone).
La carabina M1 superò
brillantemente gli scopi per cui era stata ideata e da carabina prettamente
difensiva diventò in breve un’arma d’assalto utilizzata su tutti
i fronti e apprezzata per la sua grande maneggevolezza. Dopo la fine del
secondo conflitto mondiale la carriera dell’M1 proseguì in
altri teatri operativi, come la Corea e il Vietnam. La grande diffusione
e il numero dei diversi costruttori rendono la M1 un pezzo da collezione
accessibile a tutti e molto appagante anche per chi voglia servirsene in
poligono.
US Carbine M1
Calibro: 30 M1
Lunghezza: 904 mm
Peso: 2,35 Kg
Canna: lunga 457 mm, 4 rigature
destrorse
Capacità caricatore:
15 o 30 cartucce
Calciatura: in legno
US Carbine M1A1
Calibro: 30 M1
Lunghezza: 904 mm
Peso: 2,53 Kg
Canna: lunga 457 mm, 4 rigature
destrorse
Capacità caricatore:
15 o 30 cartucce
Calciatura: a pistola con calciolo
pieghevole in metallo
US Carbine M2
Calibro: 30 M1
Lunghezza: 904 mm
Peso: 2,36 Kg
Canna: lunga 457 mm, 4 rigature
destrorse con rompifiamma
Capacità caricatore:
15 o 30 cartucce
Calciatura: in legno
Cadenza di tiro a raffica: 750
colpi/min.
Note: Sulla base dell’M2 fu
realizzato il modello M3, privo di organi di mira ma dotato di illuminatore
e ottica a raggi infrarossi, studiato per il tiro notturno.
La leggenda di “Carabina Williams”
Sulla figura di David “carbine”
Williams sono stati scritti fiumi di inchiostro e nel 1952 è stato
persino girato un film sulla sua vita, interpretato da James Stewart, ma
la sua fama è davvero meritata? Ripercorriamo i fatti: David Williams
fu arrestato nel 1921 in seguito a una sparatoria avvenuta durante l’irruzione
della polizia nella distilleria clandestina dove lavorava. Durante il blitz
un agente restò ucciso. Williams, noto agli agenti per essere un
ottimo tiratore e un brillante riparatore di armi, fu immediatamente accusato
di avere sparato all’agente e condannato. Mentre era recluso, Williams
fu autorizzato a continuare i suoi esperimenti su una carabina a recupero
di gas e a sottoporre i suoi progetti alle aziende. Quando la Winchester
progettò il suo prototipo della M1 utilizzò il pistone progettato
da Williams, ma solo quello, assicurando al giovane inventore un posto
di lavoro sicuro alla fine del suo periodo di detenzione. Ma la propaganda
prebellica si innamorò della storia di quel giovane che, nonostante
fosse detenuto, dedicava tanti sforzi per la difesa della propria patria.
Una storia così tipicamente americana era perfetta anche per la
Winchester che non esitò ad attribuire a Williams la completa paternità
del progetto, assicurandosi una pubblicità la cui eco non si è
ancora spenta a sessant’anni di distanza.
Dal n° Al n° | Produttore |
1/5 | Inland Division General Motors |
6/10 | Winchester Repeating Arms |
11/999.999 | Inland Division General Motors |
1.000.000 1.349.999 | Winchester Repeating Arms |
1.350.000 1.449.999 | Underwood Elliot Fisher |
1.450.000 1.549.999 | National Postal Meter |
1.550.000 1.662.519 | Quality Hardware Mfg. Corp. |
1.662.520 1.762.519 | Rock-Ola Mfg. Corporation |
1.762.520 1.875.039 | Irwin-Pederson-Saginaw Gear |
1.875.040 1.937.519 | Quality Hardware Mfg.Corp. |
1.937.520 1.982.519 | National Postal Meter |
1.982.520 2.352.519 | Standard Products |
2.352.520 2.912.519 | Underwood Elliot Fisher |
2.912.520 3.212.519 | Inland Division General Motors |
3.121.520 3.250.019 | Irwin-Pederson-Saginaw Gear |
3.250.520 3.651.519 | Saginaw Division |
3.651.520 4.009.999 | International Business Machines |
4.010.000 4.074.999 | Underwood Elliot Fisher |
4.075.000 4.075.009 | Winchester Repeating Arms |
4.075.010 4.432.099 | National Postal Meter |
4.432.100 4.532.099 | Quality Hardware |
4.532.100 4.632.099 | Rock-Ola Mfg. Corporation |
4.632.100 4.879.525 | Quality Hardware Mfg. Corp. |
4.879.526 5.549.921 | Inland Division General Motors |
5.549.922 5.834.618 | Winchester Repeating Arms |
5.834.619 6.071.188 | Saginaw Division |
6.071.189 6.099.688 | Rock-Ola Mfg. Corporation |
6.099.689 6.199.688 | Underwood Elliot Fisher |
6.199.689 6.219.688 | Rock-Ola Mfg. Corporation |
6.219.689 6.449.867 | Inland Division General Motors |
6.449.868 6.629.883 | Winchester Repeating Arms |
6.629.884 7.234.883 | Inland Division General Motors |
7.234.884 7.369.660 | Winchester Repeating Arms |
7.369.661 8.069.660 | Inland Division General Motors |
Totale pezzi prodotti | ||||
Produttore | Produzione totale (tutti i modelli) | M1 | M1A1 | M2 |
Inland | 2.625.000 | 2.084.189 | 140.000 | 400.000 (stimata) |
Winchester | 828.059 | 809.451 | 17.500 | |
Underwood | 545.616 | 545.616 | ||
Rock-Ola | 228.500 | 228.500 | ||
Quality Hardware | 359.666 | 359.666 | ||
Grand Rapids | 223.620 | 223.620 | ||
Saginaw Gear | 293.592 | 293.592 | ||
National Postal Meter | 413.017 | 413.017 | ||
Standard Products | 247.160 | 247.160 | ||
IBM | 346.500 | 346500 |