STI: solo per V.I.P.


Grazie al fusto modulare di lega d’alluminio e polimeri, la STI propone questa “1911” compatta calibro .45 ACP
che vanta un peso veramente ridotto rispetto alla concorrenza
di Paolo Tagini

Virgil Tripp, un armaiolo americano che preparava “1911” da competizione, fondò negli anni Ottanta la ditta STI International con lo scopo di creare qualcosa di veramente nuovo dal punto di vista tecnico. Ai tempi, tutte le preparazioni delle “1911” erano basate sull’impiego di componenti standard; uno dei maggiori meriti della STI è di avere introdotto parti speciali (cani, controcani eccetera) costruite con tecniche nuove e ciò ha permesso di compiere un vero e proprio salto di qualità alle “1911”. Poi, con il primo fusto modulare di acciaio e polimero, in grado di accogliere un caricatore bifilare e con un’architettura che permette l’uso di impugnature di diverse lunghezze, si sono aperti nuovi scenari nella costruzione delle “1911”.
Oggi la STI, oltre alle singole parti speciali, produce una linea di pistole molto vasta che copre tutte le principali esigenze dell’utenza. In queste pagine parleremo del modello “V.I.P.” calibro .45 ACP, una “1911” compatta con caricatore bifilare destinata alla difesa personale. Oltre alle dimensioni contenute, la “V.I.P.” si caratterizza per il peso veramente ridotto, 720 grammi: un risultato importante che merita senz’altro qualche approfondimento.
Qualche spunto originale
La caratteristica fondamentale dell’arma è costituita dal fusto composito. Per la prima volta la parte superiore (solitamente d’acciaio) è costruita mediante l’utilizzo di lega d’alluminio; reca le guide di scorrimento del carrello e ad essa si accoppia l’impugnatura di nylon polimerico con inserti in fibra di vetro che svolge pure la funzione di sede del caricatore bifilare. La parte metallica del fusto presenta delle sezioni di maggiore spessore rispetto alle tradizionali “1911” monofilari, tanto che la leva hold open si trova perfettamente incassata nel profilo esterno del fusto stesso.
Il carrello, d’acciaio inossidabile, è prodotto dalla STI con le moderne tecniche di lavorazione per asportazione di materiale. Il livello della componentistica (tutta di produzione STI) è veramente buono: cane con cresta squadrata e foro di alleggerimento oblungo, leve maggiorate della sicurezza manuale e di quella dorsale, grilletto lungo composito carbonio/titanio con vite di regolazione della retrocorsa.
Sinteticamente ricordiamo che la STI “V.I.P.” è una pistola semiautomatica funzionante per sfruttamento del rinculo con chiusura stabile a corto rinculo di canna (sistema Colt-Browning, con bielletta che determina l’abbassamento della canna). Il congegno di scatto ad azione singola prevede il cane esterno che agisce sul percussore a lancio inerziale, mentre l’alimentazione è affidata ad un caricatore bifilare estraibile capace di 10 cartucce. L’estrattore, del tipo a gancio, è interno al carrello-otturatore, mentre l’espulsore a lamina è solidale al fusto; il bottone di sgancio del caricatore è collocato in prossimità dell’attacco del ponticello del grilletto, sul lato sinistro.
Una nota particolare merita il Recoil Master, vale a dire il sistema costituito da due molle di recupero coassiali montate su un’asta di guida a tutta lunghezza e con l’interposizione di una boccola cilindrica che permette alle spire di espandersi e comprimersi senza problemi e interferenze. Il Recoil Master si rende necessario per contenere gli effetti del rinculo, considerando il peso piuttosto modesto dell’arma in rapporto al calibro adottato. Lo smontaggio dell’arma, a causa della presenza del Recoil Master, richiede l’uso di un semplice attrezzo di plastica che è fornito in dotazione.
Una corta Bull Barrel
Prodotta dalla stessa STI nella lunghezza di 100 mm (3,9 pollici), questa canna incorpora tutte le tendenze progettuali più avanzate: le pareti molto spesse, il profilo esterno conico, la volata vistosamente ingrossata che consente un accoppiamento diretto di precisione con il carrello senza interposizione del classico “bushing”, l’intera rampa di alimentazione integrale all’appendice inferiore della canna stessa. L’esecuzione dell’anima e della camera è molto accurata.
Mire da difesa moderne
Il mirino a rampa è fissato al carrello con incastro a coda di rondine, secondo le tendenze in atto ormai imperative per una “1911” al top della gamma. La tacca di mira tipo Novak, ma prodotta dalla stessa STI, è spostabile in derivazione previo allentamento di una piccola vite che la blocca nella posizione prescelta. Mirino e tacca di mira funzionano ottimamente e forniscono un’immagine particolarmente nitida; in fase di estrazione dell’arma il loro profilo esterno evita fastidiosi (e pericolosi) impigliamenti nell’abbigliamento o nella fondina.
Impugnatura confortevole
Mantiene il classico e indovinatissimo disegno della “1911” e con un aumento minimo dello spessore ospita senza problemi un caricatore bifilare. Lateralmente e sulla porzione anteriore presenta uno zigrino piuttosto fine (30 linee per pollice); il ponticello del grilletto ha invece uno zigrino lievemente più spesso (25 linee per pollice).
Il profilo della parte posteriore dell’impugnatura è quello della prima “1911” (sede della molla del cane piatta), anche in questo caso abbondantemente zigrinato. Si deve infine notare che la sicurezza dorsale, per la sua forma, consente di impugnare l’arma molto in alto, cosa che si traduce in una riduzione del rilevamento.
Note conclusive
La pistola STI “V.I.P.” è destinata a un pubblico particolarmente qualificato per due ordini di motivi. Il primo è che quest’arma da difesa personale si rivolge solo a un’utenza che sia in grado di usare proficuamente una “1911” per questo impiego; chi è sommariamente addestrato è meglio che scelga un altro tipo di meccanica. Viceversa, chi conosce bene pregi e limiti della “1911” troverà nella “V.I.P.” una compagna eccezionale.
Il secondo motivo che qualifica chi sceglie una “V.I.P.” è il suo eccellente livello di lavorazione, la sua ottima componentistica e le peculiarità della sua organizzazione meccanica; la controparte che si richiede per questo insieme di caratteristiche d’elite è un prezzo certo non popolare, anche se allineato con la concorrenza. Si consideri inoltre che qualsiasi intervento sulla “V.I.P.” non solo è inutile, ma potrebbe essere dannoso perché l’arma esce dalla fabbrica già perfettamente a punto e preparata.
A breve dovrebbe essere disponibile la versione in calibro .40 S&W.

Le schede di Armi
Costruttore: STI International  Georgetown (Texas) ? USA
Importatore: Brixia Shooting Store ? Via Lecco, 10 ? 25125 Brescia ? Tel. 030/3531038 ? Fax 030/3531225 ?
Modello: V.I.P.
Tipo: pistola semiautomatica
Calibro: .45 ACP
Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura stabile a corto rinculo di canna (sistema Browning-Colt)
Canna: lunga 100 mm
Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore a lancio inerziale
Alimentazione: caricatore bifilare capace di 10 cartucce
Congegno di scatto: ad azione singola
Estrattore: a gancio, interno al carrello-otturatore
Espulsore: a lamina, solidale al fusto
Mire: mirino a rampa, tacca di mira regolabile in senso laterale
Congegni di sicurezza: manuale a leva che blocca il controcane e il carrello, automatico che ad arma non impugnata impedisce l’arretramento del grilletto
Impugnatura: monopezzo in polimeri integrale alla sede del caricatore
Peso: 720 g
Lunghezza totale: 195 mm
Materiali: fusto di Ergal con impugnatura in polimeri, il resto d’acciaio inox
Finitura: spazzolatura delle parti d’acciaio, anodizzazione di quelle di Ergal
Prezzo al pubblico: 2.280 euro
Numero d’iscrizione al Catalogo nazionale: 13111
 
 

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