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L'ASCOLTO DI SAMUELE

 

[8]Il Signore tornò a chiamare: <<Samuele!>> per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: <<Mi hai chiamato, eccomi!>>. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto.

[9]Eli disse a Samuele: <<Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta>>. Samuele andò a coricarsi al suo posto.

[10]Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: <<Samuele, Samuele!>>. Samuele rispose subito: <<Parla, perché il tuo servo ti ascolta>>.

1 Sam. 3,8

 

Meditando le Bibbia apprendiamo l'importanza dell'ascolto della Parola di Dio. Il profeta Samuele impara dal sacerdote Eli ad ascoltare il Signore e ad ubbidirgli come profeta. Entrambe sono figure d'esempio per tutti noi. Il modello perfetto di ascolto e di ubbidienza  è però Gesù il quale, addirittura come Parola incarnata (Gv. 1,1 seg.), è stato obbediente al Padre fino alla morte in Croce "E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: - Tutto è compiuto! -. E, chinato il capo, spirò" (Gv. 19,30). Il Signore, inoltre, ci ha insegnato la preghiera per eccellenza "Il Padre Nostro" (più potente del bastone di Mosè come ha affermato, durante un esorcismo,  il demonio costretto da Dio). Ma tale preghiera riconosce l'indispensabilità della volontà di Dio, prioritaria su ogni cosa nel nostro interesse.

Purtroppo, sedotti dalle teorie del mondo,  molti cristiani hanno perso la capacità di porsi all'attenzione di Dio. Ovviamente non è necessario avere visioni per apprendere la volontà del Signore, dato che mediante la meditazione della Bibbia siamo in grado di conoscerla perfettamente. Sia la Madonna sia il Magistero della Chiesa ci stimolano, infatti, a leggere la Sacra Scrittura in famiglia.

Come logica conseguenza la "perdita" dell'ascolto comporta l'incapacità ad eseguire la volontà del Signore. A differenza del profeta Samuele che afferma "Parla, perché il tuo servo ti ascolta", molti cristiani prestano orecchio ad ogni altra voce diversa da quella divina. Mentre la Madonna, mediante i suoi messaggi, stimola il mondo alla preghiera incessante anche per apprendere la volontà di Dio, pochissimi cristiani "interrogano" il Signore tramite la preghiera per conoscere la sua volontà al meglio per noi e per quanti ci circondano.

Se non fosse tragico potrebbe essere considerato comico l'atteggiamento di molte persone che consultano le più svariate fonti (anche maghi, astrologi, medium ecc.) per sapere come comportarsi nelle evenienze della vita, anziché pregare e leggere la Sacra Scrittura.

La Bibbia ci insegna però l'abissale differenza tra l'osservanza della Parola di Dio e quella degli uomini. Chi fosse "allergico" alle frasi bibliche sotto indicate con valore eterno "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto" (Mt. 5,17) può meditare sui castighi profetizzati dalla Madonna a Fatima e avveratisi a causa della mancata conversione dell'umanità.

" - Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, io vi darò le piogge alla loro stagione, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; avrete cibo a sazietà e abiterete tranquilli il vostro paese. Io stabilirò la pace nel paese; nessuno vi incuterà terrore; vi coricherete e farò sparire dal paese le bestie nocive e la spada non passerà per il vostro paese. Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete mettere via il raccolto vecchio per far posto al nuovo. Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e io non vi respingerò. Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo. Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta. Ma se non mi ascolterete e se non metterete in pratica tutti questi comandi, se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, ecco che cosa farò a voi a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano il vostro seme: se lo mangeranno i vostri nemici. Volgerò la faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua. Se nemmeno dopo questo mi ascolterete, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come rame. Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti. Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte. Se nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, anch'io mi opporrò a voi e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. Quando io avrò spezzato le riserve del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno, ve lo riporteranno a peso e mangerete, ma non vi sazierete. Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, anch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. Devasterò le vostre alture di culto, distruggerò i vostri altari per l'incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e io vi avrò in abominio. Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. Devasterò io stesso il vostro paese e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò con la spada sguainata; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte. Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo in cui rimarrà desolata e voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l'abitavate. A quelli che fra di voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. Precipiteranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. Perirete fra le nazioni: il paese dei vostri nemici vi divorerà. Quelli che tra di voi saranno superstiti nei paesi dei loro nemici, si consumeranno a causa delle proprie iniquità; anche a causa delle iniquità dei loro padri periranno. Dovranno confessare la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me;

peccati per i quali anche io mi sono opposto a loro e li ho deportati nel paese dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e allora sconteranno la loro colpa. Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza con Abramo e mi ricorderò del paese.

Quando dunque il paese sarà abbandonato da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserto, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi. Nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di essi fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro; poiché io sono il Signore loro Dio; ma per loro amore mi ricorderò dell'alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto davanti alle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono il Signore -. Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè" (Lv. 26,3 seg.).