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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

INIMICA VIS

 

1) Custodi di quella fede a cui le nazioni cristiane van debitrici del loro morale e civile riscatto, Noi mancheremmo ad uno dei Nostri supremi doveri, se non levassimo spesso e ben alto la voce contro l'empia guerra, onde si tenta, diletti figli, rapirvi sì prezioso tesoro. Di questa guerra, ammaestrati ormai da lunga e dolorosa esperienza, voi ben conoscete le terribili prove, e nel vostro cuore di cattolici e di italiani altamente la deplorate. E veramente si può essere italiani di nome e di affetto, e non risentirsi delle offese che si fanno tuttodì a quelle divine credenze, che sono la più bella delle nostre glorie, che dettero all'Italia il primato sulle altre nazioni ed a Roma lo scettro spirituale del mondo: che sulle rovine del paganesimo e delle barbarie fecero sorgere il mirabile edifizio della cristiana civiltà? Si può essere di mente e di cuore cattolici e mirare con occhio asciutto in quella terra medesima nel cui grembo l'adorabile nostro Redentore si degnò stabilire la sede del suo regno, impugnate le sue dottrine, oltraggiato il suo culto, combattuta la sua chiesa, osteggiato il suo Vicario, perdute tante anime redente col suo Sangue, la porzione più eletta del suo gregge, un popolo stato per ben diciannove secoli a lui sempre fedele, esposto ad un continuo e presentissimo pericolo di apostatar dalla fede, e sospinto in una via di errori e di vizi, di materiali miserie e di morale abiezione?

Diretta ad un tempo contro la patria celeste e la terrena, contro la religione dei nostri padri e la civiltà trasmessaci con tanto splendore di scienze, lettere ed arti da loro, la guerra di cui parliamo, voi la capite, diletti figli, è doppiamente scellerata, e rea non meno di umanità offesa che di offesa divinità. Ma d'onde essa muove principalmente se non da quella setta massonica, della quale discorremmo a lungo nell'Enciclica Humanum genus del 20 aprile 1884 e nella più recente del 15 ottobre 1890 indirizzata ai Vescovi, al Clero e al popolo d'Italia? Con queste due Lettere strappammo dal viso della massoneria la maschera onde si velava agli occhi dei popoli, e la mostrammo nella cruda sua deformità, nella sua tenebrosa e funestissima azione.

2) Ci restringiamo questa volta a considerarne i deplorevoli  effetti rispetto all'Italia. Insinuatasi infatti già da gran tempo sotto le speciose sembianze di società filantropica e redentrice dei popoli[1], nel nostro bel paese, e per via di congiure, corruttele e di violenze giunta finalmente a dominare l'Italia e questa medesima Roma, a quanti disordini, a quante sciagure non ha essa in poco più di sei lustri spalancata la via?[2]

Mali grandi in sì breve giro di tempo ha veduto e patito la patria nostra. La religione dei nostri padri è stata fatta segno a persecuzioni di ogni sorta, col satanico intento di sostituire al cristianesimo il naturalismo, al culto della fede il culto della ragione, la morale così detta indipendente alla morale cattolica, al progresso dello spirito quello della materia[3]. Alle sante massime e leggi del Vangelo si è osato contrapporre leggi e massime che possono chiamarsi il codice della rivoluzione, e un insegnamento ateo ed un verismo abbietto alla scuola, alla scienza, alle arti cristiane. Invaso il tempio del Signore, si è dissipata con la confisca dei beni ecclesiastici la massima parte del patrimonio necessario ai santi ministeri, assottigliato con la leva dei chierici oltre i limiti dell'estremo bisogno il numero dei sacri ministri. Se l'amministrazione dei sacramenti non fu potuta impedire, si cerca però in tutti i modi d'introdurre e promuovere matrimoni, e funerali civili. Se ancora non si riuscì a strappare affatto dalle mani della Chiesa l'educazione della gioventù[4] ed il governo degli istituti di carità, si mira sempre con sforzi perseveranti a tutto laicizzare, che val quanto dire a cancellare da tutto l'impronta cristiana. Se della stampa cattolica non si è potuto soffocare la voce, si fece di tutto per screditarla ed avvilirla.

 

3) E pur di osteggiare la religione cattolica, quali parzialità e contraddizioni! Si chiusero monasteri e conventi; e si lasciano moltiplicare a lor grado logge massoniche e covi settari[5]. Si proclamò il diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui associazioni di ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi. Si bandì la libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si riserbano proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò dovrebbe assicurarsi rispetto e patrocinio sociale[6]. A tutela della dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e voi vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra persona[7]. Qualsiasi specie di pubbliche manifestazioni trova libero il campo[8]; solamente or l'una or l'altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o disturbata[9]. S'incoraggiano nel seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai legittimi superiori[10]; i voti religiosi e segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come cose contrarie alla libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie congreghe, che legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche nel delitto ubbidienza cieca ed assoluta[11].

Senza esagerare la potenza massonica attribuendo all'azione diretta e immediata di lei tutti i mali che nell'ordine religioso presentemente ci travagliano, nei fatti che abbiam ricordato e in molti altri che potremmo ricordare, si sente il suo spirito; quello spirito che, nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità. L'influenza malefica ed efficacissima di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi congetturarla da pochi e fuggevoli indizi, nè argomentarla dalla serie dei fatti che da trenta anni si succedono. Inorgoglita dai successi, la setta stessa ha parlato alto e ci ha detto ciò che fece in passato, ciò che si propone di fare in avvenire. Le pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le riguarda in sostanza come propri strumenti: il che vuol dire che della persecuzione religiosa che ha tribolato e tribola l'Italia nostra, l'empia setta mena vanto come di opera principalmente sua, di opera eseguita spesso con altre mani, ma per modo immediato o mediato, diretto o indiretto, di lusinga o di minaccia, di seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa, incoraggiata, aiutata da lei.

 

4) Dalle rovine religiose alle sociali brevissima è la via. Non più sollevato alle speranze e agli amori celesti il cuore dell'uomo, capace e bisognoso dell'infinito, gittasi con ardore insaziabile sui beni della terra: ed ecco necessariamente, inevitabilmente una lotta perpetua di passioni avide di godere, di arricchire, di salire e quindi una larga ed inesausta sorgente di rancori, di scissure, di corruttele, di delitti. Nella nostra Italia morali e sociali disordini non mancavano certo anche prima delle presenti vicende; ma che doloroso spettacolo non ci porge essa i nostri dì. Nelle famiglie è assai menomato quell'amoroso rispetto che forma le domestiche armonie; l'autorità paterna è troppo sovente sconosciuta e dai figli e dai genitori[12]; i dissidi sono frequenti, i divorzi non rari[13]. Nelle città crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all'aura di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto nè in basso[14], gl'incitamenti al vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali[15]. Lo Stato invece di star pago all'alto e nobilissimo ufficio di riconoscere, tutelare, aiutare nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani diritti, si crede quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a capriccio[16]. L'ordine sociale infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e giornali, scuole e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici, fotografie e arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i cuori. Intanto i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si agitano; le classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del socialismo, dell'anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo più nè degnamente patire, nè virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano da se stesse, col suicidio, codardamente la vita.

 

5) Ecco i frutti che a noi italiani ha recato la setta massonica. E dopo ciò essa ardisce di venire innanzi magnificando le sue benemerenze verso l'Italia, e di dare a Noi e a tutti coloro che, ascoltando la Nostra parola, rimangono fedeli a Gesù Cristo, il calunnioso titolo di nemici della patria. Quali siano verso la nostra penisola i meriti della rea setta, ormai, giova ripeterlo, lo dicono i fatti. I fatti dicono che il patriottismo massonico non è che un egoismo settario, bramoso di tutto dominare, signoreggiando gli Stati moderni che nelle mani loro raccolgono ed accentrano tutto. I fatti dicono che, negl'intendimenti della massoneria, i nomi d'indipendenza politica, di uguaglianza, di civiltà, di progresso miravano ad agevolare nella patria nostra l'indipendenza dell'uomo da Dio, la licenza dell'errore e del vizio, la lega di una fazione a danno degli altri cittadini, l'arte dei fortunati del secolo di godersi più agiatamente e deliziosamente la vita, il ritorno di un popolo redento col divin sangue alle divisioni, alle corruttele, alle vergogne del paganesimo.

 

6) E non accade meravigliarsi di ciò. Una setta che dopo diciannove secoli di cristiana civiltà si sforza di abbattere la Chiesa cattolica, e di reciderne le divine sorgenti; che, negatrice assoluta del soprannaturale, ripudia ogni rivelazione, e tutti i mezzi di salute che la rivelazione ci addita; che pei disegni e le opere sue fondasi unicamente e interamente sopra una natura inferma e corrotta come è la nostra; tale setta non può essere altro che il sommo dell'orgoglio, della cupidigia spoglia, la sensualità corrompe; e quando queste tre concupiscenze giungono al grado estremo, le oppressioni, gli spogliamenti, le corruttele seduttrici, via via allargandosi, prendono dimensioni smisurate, diventano oppressione, spogliamento, fomite corruttore di tutto un popolo.

 

7) Lasciate dunque che, rivolgendo a voi la Nostra parola, vi additiamo la massoneria come nemica ad un tempo di Dio, della Chiesa e della nostra patria. Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico. Niuno si lasci illudere dalle sue belle apparenze, niuno allettare dalle sue promesse, sedurre dalle sue lusinghe, atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi che essenzialmente inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello. Tale incompatibilità tra le due professioni di cattolico e di massone ormai, diletti figli, non potete ignorarla: ve ne avvertirono apertamente i Nostri Predecessori, e Noi per ugual modo ve ne ripetemmo altamente l'avviso.

Coloro pertanto che per somma disgrazia han dato il nome ad alcuna di queste società di perdizione, sappiano che sono strettamente tenuti a separarsene, se non vogliono restar divisi dalla comunione cristiana, e perdere l'anima loro nel tempo e nell'eternità. Sappiano altresì i genitori[17], gli educatori, i padroni e quanti han cura di altri, che obbligo rigoroso li stringe d'impedire al possibile che entrino nella rea setta i loro soggetti, o che, entrati, vi rimangano.

 

8) Preme poi, in cosa di tanta importanza e dove la seduzione ai dì nostri è cosa facile, che il cristiano si guardi dai primi passi, tema i più leggeri pericoli, eviti ogni occasione, prenda le più sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il consiglio evangelico, pur serbando in cuore la semplicità della colomba, tutta la prudenza del serpente. I padri e le madri di famiglia si guardino dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in veste d'agnello![18]

(NDA: Ai nostri giorni tale pericolo si presenta, diabolicamente, soprattutto con la televisione. Questo moderno strumento, che proviene dalla scienza di Dio, viene, per i nostri peccati, utilizzato sempre più frequentemente dal demonio per insinuare all'interno delle famiglie, mediante programmi spazzatura, ogni tipo di eresia e di inosservanza biblica. Mons. John Foley, responsabile del ministero delle Comunicazioni sociali del Vaticano, ha precisato: "La famiglia ha diritto a non essere aggredita in casa da trasmissioni che potrebbero sconvolgere la vita della famiglia stessa o minarne i valori. I punti di accusa sono sempre gli stessi: troppa violenza a cui i bambini assistono senza difese, troppa pornografia, troppi messaggi che distruggono il concetto di sesso come incontro sacro ed amorevole nell'ambito vincolante del matrimonio". Un altro esponente del Vaticano ha detto: "L'immoralità di questi racconti televisivi (es. telenovele) è devastante perchè fa diventare morale, scontato, tutto ciò che fino ad ieri era ritenuto immorale ed eccezionale. Al punto che chi conduce una vita normale, con una famiglia normale ed una moglie sola, senza tendenze particolari, finisce per sentirsi strano". "In pratica", ha detto Vera Slepos, presidente della federazione degli psicologi italiani, "Le telenovele sono diventate una specie di cultura di massa. L'assorbimento capillare e quotidiano di una ideologia fatta solo di conflitti, denaro, amori travagliati, suicidi, intrecci parentali "malati", colpisce inevitabilmente l'immaginario culturale del giovane che deve costruirsi una famiglia".)

Bella cosa sono le svariatissime società, che oggi in ogni ordine di sociale attinenza con fecondità prodigiosa sorgono da per tutto[19]: società operaie, di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso, tornano certamente proficue e opportune. Ma poichè qui pure, anzi qui specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può dirsi, il semenzaio e il tirocinio.

A società filantropiche, di cui non ben conoscano la natura e lo scopo, non si ascrivano facilmente le donne senza essersi prima consigliate con persone sagge e sperimentate, giacchè passaporto alla merce massonica è spesso quella ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa alla carità cristiana.

Con gente sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizi ad essa aggregati procuri ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li conosca e li fugga[20]. E non solo di coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio[21].

Libri e giornali che stillano il tossico dell'empietà e che attizzano negli umani petti il fuoco delle cupidigie sfrenate e delle sensuali passioni[22]; circoli e gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi divorare, siano al cristiano, e ad ogni cristiano, luoghi e stampa che fanno orrore.

 

9) Se non che, trattandosi di una setta che ha tutto invaso[23], non basta tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosamente uscire in campo ed affrontarla. Il che voi, diletti figli, farete, opponendo stampa a stampa, scuola a scuola[24], associazione ad associazione, congresso a congresso, azione ad azione.

La massoneria si è impadronita delle scuole pubbliche; e voi con le scuole private, con quelle di zelanti ecclesiastici e di religiosi dell'uno e dell'altro sesso contendetele l'istruzione e l'educazione della puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i genitori cristiani non affidino l'educazione dei loro figli a scuole non sicure. Essa ha confiscato il patrimonio della pubblica beneficenza; e voi supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei suoi adepti ha ella messo le Opere pie: e voi quelle che da voi dipendono affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene case di vizio; e voi fate il possibile per aprire e mantenere ricoveri all'onestà pericolante. A' suoi stipendi milita una stampa religiosamente e civilmente anticristiana; e voi con l'opera e col danaro aiutate, promuovete, propagate la stampa cattolica. Società di mutuo soccorso ed istituti di credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate altrettanto non solo pei vostri fratelli, ma per tutti gl'indigenti, mostrando che la vera e schietta carità è figlia di colui che fa sorgere il sole e cadere la pioggia sui giusti e sui peccatori.

 

10) Questa lotta del bene col male[25] si estenda a tutto, e cerchi, in quanto è possibile, di riparare tutto. La massoneria tiene frequenti congressi per concertar nuovi modi di combattere la Chiesa; e voi teneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai mezzi e all'ordine della difesa. Ella moltiplica le sue logge; e voi moltiplicate circoli cattolici e comitati parrocchiali[26], promuovete associazioni di carità e di preghiera, concorrete a mantenere ed accrescere lo splendore del tempio di Dio. La setta, non avendo più nulla a temere, mostra oggi il viso alla luce del giorno; e voi, cattolici italiani, fate anche voi aperta professione della vostra fede, ad esempio dei gloriosi vostri antenati, che innanzi ai tiranni, ai supplizi, alla morte la confessavano intrepidi e l'autenticavano con la testimonianza del sangue. Che più? Si sforza la setta di asservire la Chiesa, e di metterla, umile ancella, ai piedi dello Stato? E voi non cessate di chiederne e, dentro le vie legali, di rivendicarne la dovuta libertà e indipendenza. Cerca essa di lacerare l'unità cattolica, seminando nel clero stesso zizzania, suscitando contese, fomentando discordie, aizzando gli animi all'insubordinazione, alla rivolta, allo scisma? E voi, stringendo sempre più il sacro nodo della carità e dell'obbedienza, sventate i suoi disegni, mandate a vuoto i suoi tentativi, deludete le sue speranze. Come i primitivi fedeli, siate tutti un cuore ed un'anima; e raccolti intorno alla cattedra della Chiesa e dei vostri Pastori, tutelate gl'interessi supremi della Chiesa e del Papato, che sono altresì i supremi interessi dell'Italia e di tutto il mondo cristiano. Ispiratrice e gelosa custode delle italiche grandezze fu sempre l'Apostolica Sede. Siate dunque italiani e cattolici, liberi e non settari, fedeli alla patria e insieme a Cristo ed al Vicario suo, persuasi che un'Italia anticristiana e antipapale sarebbe opposta all'ordinamento divino, e quindi condannata a perire[27].

 

11) Diletti figli, la religione e la patria vi parlano in questo momento per bocca Nostra. E voi ascoltate il loro grido pietoso, sorgete unanimi e combattete virilmente le battaglie del Signore[28]. Il numero, la baldanza, la forza dei nemici non vi atterriscano; chè Dio è più forte di loro, e se Dio è con voi, che potranno essi contro di Voi?

Affinchè poi con maggior copia di grazie Iddio sia con voi, con voi combatta, con voi trionfi[29], raddoppiate le vostre preghiere, accompagnatele con l'esercizio delle cristiane virtù e specialmente coll'esercizio della carità verso i bisognosi, e rinnovando ogni dì le promesse del Battesimo, implorate umilmente, instantemente, perseverantemente le divine misericordie.

Come auspicio di queste, e come pegno altresì della Nostra paterna dilezione, v'impartiamo, diletti figli, la benedizione Apostolica.

Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 8 dicembre 1892[30], anno decimoquinto del Nostro Pontificato.

 

 

 

 

 

 



[1]"...Il Gran maestro della Massoneria di palazzo Giustiniani si è rifatto alla storia della "fratellanza", allo spirito dei liberi "muratori" che, con il loro operare quotidiano, sono presenti nella collettività, come "alfieri della libertà". La massoneria - ha aggiunto Gaito - respinge ogni dittatura, è per le libertà e per l'impegno civile". E poi un elenco di nomi illustri: da Giuseppe Garibaldi (anche lui era massone - ha aggiunto Gaito) a Mameli, del quale ascoltiamo sempre l'inno; e ancora alle organizzazioni ed associazioni di ispirazione storico-massonica, come la CRI, i Boy-scout, alle organizzazioni di assistenza agli anziani, ai malati terminali, a tutti coloro che hanno bisogno degli altri..." - Giornale di Brescia - 4/1/1994 - pag. 23

[2]E' impossibile non riflettere, a tali parole, su quanto ad esempio dichiarato da Bettino Craxi nell'aula bunker di Rebibbia: "...Ricostruendo i fatti mi è sembrato di capire che il consolidamento di questa loggia (P2) irregolare avviene nel periodo dell'unità nazionale....Con quell'organizzazione, insomma, c'era un clima di collaborazione da parte di DC e PCI, ed in parte anche PSI....Il venerabile mi assicurò di avere relazioni con il mondo politico, di poter controllare la metà della stampa" - Avvenire - 18/1/1994 - pag. 9 - art. Pino Ciociola.

[3]Per meglio comprendere:

"L'altra faccia di Carlo Marx" - Wurbrand - Ed. EUN - Marchirolo (Varese);

"I mostri della ragione" - Rino Cammilleri - Ed. Ares - Milano

[4]Oggi tale scopo è stato pienamente raggiunto con l'utilizzo di certi "programmi spazzatura televisivi" ed i giovani, lasciati molte ore davanti al televisore dai genitori impegnati nel lavoro e quindi non in grado di selezionare tali programmi, assorbono "catechesi sataniche". Lo stesso demonio si è vantato di ciò in alcune risposte esorcistiche.

[5]Clubs e massoneria - Sorrenti - Ed. Segno - Udine

[6]Il vero volto dell'immigrazione - Giuli Valli - Ed. Civiltà - Brescia

[7]Abbandonata anche da quelle associazioni cattoliche che dovrebbero difenderla. Purtroppo il "fumo di satana è entrato anche nel tempio di Dio".

[8]Ci si lamenta del suono delle campane, ma non dei rumorosi e assordanti concerti di musica leggera o delle partite agli stadi.

[9]Si multano, com'è successo a Brescia, le automobili posteggiate  nelle immediate vicinanze della Stazione ferroviaria in attesa dei malati provenienti da Lourdes e si lascia "indisturbato" chi  posteggia "selvaggiamente" davanti ai cancelli delle abitazioni in occasione delle partite di calcio.

[10]La faccia nascosta della storia - Piero Mantero - Ed. Segno - Udine

[11]L'eletta del Dragone - Clotilde Bersone - Ed. Segno - Udine

[12]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova)

[13]Il risultato di tali divorzi può essere sintetizzato dal seguente articolo: "..C'è però qualcosa che non si può dividere: la prole. E proprio di questa, e del suo rapporto con il genitore maschio, si è occupato uno studio della Società italiana di statistica condotto da Marzio Barbagli e Chiara Saraceno sentendo 956 coppie di separati con figli minorenni. Si è scoperto così che in 21 casi su cento i padri non sentono mai o quasi mai i figli. In 55 casi su cento i figli non dormono mai a casa del padre. I dati peggiorano con l'abbassamento del livello di istruzione e delle condizioni economiche. La metà dei padri senza titolo di studio non chiama mai il figlio neppure per telefono.

Ieri Luigi Monconi sulla "Stampa" definiva questi dati "sgradevoli": "Assestano un ulteriore colpo alla cultura laico-progressista e alla sua concezione della famiglia e delle relazioni tra gli individui". Quella cultura afferma che la separazione non mette in pericolo la relazione tra genitori e figli...Concludeva Manconi: "La crisi coniugale, quando non si ricompone, è, appunto, crisi. E produce crisi: ovvero fatica, dolore, vuoto affettivo. Maturità (anche laico-progressista) è saperlo". - Avvenire 10/12/1993 - art. Umberto Folena.

[14]Quel che succede nelle scuole, dove "alunni delinquenti" e/o asociali fanno ciò che vogliono, ne è un chiaro esempio!

[15]Pensiamo a tangentopoli!

[16]La faccia nascosta della storia - Piero Mantero - Ed. Segno - Udine

[17]I genitori devono quindi indicare ai figli, sulla base dell'insegnamento del magistero della Chiesa, i pericoli nascosti nella massoneria.

[18]Com'è diversa la prudente accoglienza evangelica interpretata dal magistero della Chiesa da quanto ci propinano "i falsi maestri". La Madonna c'insegna ad accogliere Gesù e Lei stessa in famiglia e di crescere alla luce della Santa Scrittura e dei Sacramenti (La Regina dei profeti -Arrigo Muscio - Ed. Segno). Certi movimenti, invece, inseriscono nelle famiglie dei "maestrini" con il compito di aiutarle a crescere. "Non passate di casa in casa" (Luca 10,7) dice Gesù ai suoi discepoli; ma probabilmente tali movimenti, come i Testimoni di Geova, ignorano queste parole eterne.

[19]Leggere: "Clubs e massoneria" - Sorrenti - Ed. Segno - Udine

[20]Certi sacerdoti, purtroppo, permettono a persone in odor di massoneria di agire con incarichi di rilievo all'interno dei loro gruppi di preghiera.

[21]Quanto mai attuali queste parole! Anche dall'interno della Chiesa si tende a conciliare Cristo e Belial! "Molti anticristi sono apparsi...Sono usciti in mezzo a noi, ma non erano dei nostri.." -  Giovanni Paolo II - Avvenire 2/1/1994 - pag. 3

[22]La catechesi di satana, che dilaga tra i giovani  spesso trascurati da entrambi i genitori per ragioni di lavoro o di altro.

[23]Comprese certe scuole cattoliche!  Leggere: "Luce e tenebre" - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Padova

[24]Quanto siano attuali tali parole possiamo dedurlo dal seguente articolo: "...Domani si prevedono oltre 200 mila persone alla manifestazione indetta a Parigi dal partito socialista e da varie organizzazioni che innalzano la bandiera della laicità, pellegrini perduti nel passato e nostalgici di Jules Ferry, con una mobilitazione senza precedenti delle logge massoniche del Grande Oriente di Francia...Tutti insieme per festeggiare la bocciatura che il Consiglio Costituzionale ha inflitto alla revisione della legge Falloux sull'insegnamento adottata dal governo Balladur a dicembre. Si trattava di elevare la possibilità di finanziamento alla scuola privata oltre il 10% del bilancio del Comune interessato, una decisione tecnica a fronte della situazione disagiata di molte scuole private che però ha innescato immediatamente un'aspra battaglia politica..." - Luigi Geninazzi - Avvenire 15/1/1994 - pag. 1

[25]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova)

[26]Ovviamente s'intendono i comitati o le associazioni cattoliche che diffondono la parola di Dio "integralmente" (Matteo 28,19 seg. - Galati 1,8 seg.) in piena sintonia con i messaggi mariani; e  non quelli, di nome, che ascoltano  e diffondono, purtroppo, le eresie dei falsi fratelli in Cristo (1 Giovanni 2,18 seg.).

[27]Non è quanto sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi?

[28]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova);

La Regina dei profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine

[29]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova);

La Regina dei profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine

[30]Festa dell'Immacolata. Ed è proprio la Madonna che c'insegna come combattere efficacemente il demonio e le "sue armate": con la preghiera del Rosario individuale e familiare, con i Sacramenti, con il digiuno e con la lettura in famiglia della Bibbia. - "Luce e tenebre" - "La Regina dei profeti" - Arrigo Muscio, opere citate