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Biografia di Arrigo Muscio

 

Articoli di Arrigo Muscio

 

Il valore del Santo Rosario

 

I salmi

 

Libri scritti da Arrigo Muscio

 

La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

IL VIVENTE

 

[19]In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.

[20]Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro>>.

Mt. 18,19

 

[33]E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,

[34]i quali dicevano: <<Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone>>.

[35]Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

[36]Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: <<Pace a voi!>>.

Lc. 24,33

 

[5]Ma l'angelo disse alle donne: <<Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.

[6]Non è qui. E` risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto.

[7]Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E` risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto>>.

Mt 28,5

 

[19]La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: <<Pace a voi!>>.

[20]Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

[21]Gesù disse loro di nuovo: <<Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi>>.

[22]Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: <<Ricevete lo Spirito Santo;

[23]a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi>>.

[24]Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.

[25]Gli dissero allora gli altri discepoli: <<Abbiamo visto il Signore!>>. Ma egli disse loro: <<Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò>>.

[26]Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: <<Pace a voi!>>.

[27]Poi disse a Tommaso: <<Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!>>.

[28]Rispose Tommaso: <<Mio Signore e mio Dio!>>.

[29]Gesù gli disse: <<Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!>>.

Gv. 20,19

 

La Sacra Scrittura, l’esperienza mistica dei santi, l’integrale predicazione evangelica (quella raccomandata nel Vangelo di S. Marco con segni e prodigi, 16,11 seg.,), le esperienze esorcistiche, le apparizioni mariane, i milioni di ex voto appesi nei santuari (soprattutto mariani), le innumerevoli testimonianze di convertiti o di veri credenti ecc. dimostrano che Gesù è il Vivente. Non è cioè semplicemente un personaggio vissuto duemila anni fa e poi morto come qualunque altro essere umano, ma è risorto gloriosamente quale primizia per quanti vivranno per Lui e con Lui.

Gesù è vivo e reale in mezzo a noi. Non solo è presente nell’Eucarestia, ma è altrettanto presente dove due o tre persone sono riunite nel suo nome (Mt. 18,19 seg.). Quando ad esempio marito e moglie pregano uniti Lui è “fisicamente” presente (anche se non ci è dato di vederlo e di toccarlo); ed ecco spiegata la tattica del diavolo tesa ad impedire la preghiera comunitaria dei coniugi (meglio ancora se con i figli) tanto raccomandata dalla Madonna a Medjugorje mediante la veggente Vicka. Quante volte durante gli esorcismi il diavolo è stato costretto ad indicare, su ordine dell’esorcista, sia la presenza di Gesù sia quella di Maria opportunamente invocati prima e durante l’esorcismo! In un caso il demonio ha effettuato una differenza teologica tra la presenza eucaristica di Gesù e quella evangelica indicata da S. Matteo (Mt. 18,19).

Quanti poi vivono integralmente la “ricetta spirituale” sperimentano la reale presenza di Gesù e possono gustare tutti gli interventi provvidenziali di Dio in risposta ai momenti di Adorazione dell’Eucarestia, della Croce, di lettura biblica e alle preghiere incessanti (in particolare il Santo Rosario, i salmi e le preghiere di guarigione-liberazione-protezione).

Purtroppo si ha l’impressione che la presenza concreta di Gesù sia stata offuscata dalle moderne predicazioni sociologiche, da teorie scientifiche completamente avulse da  Dio Creatore (Gv. 1,1 seg.) ed in genere dalle teorie umane che pretendono di fornire risposta ad ogni quesito, ma che si arrendono di fronte a fatti perennemente indefinibili da un punto di vista naturale.

Nessuno, infatti, spiegherà mai i miracoli (appartengono al campo del trascendente e non dell’immanente e di conseguenza sfuggono alle spiegazioni scientifiche) o le possessioni diaboliche con tutto il corollario di segni preternaturali. Nessuno riuscirà mai seriamente a spiegare da un punto di vista “naturale” le trasformazioni fisiche delle persone possedute durante gli esorcismi, o le loro cognizioni occulte, o la xenoglossia, l’avversione al sacro, la loro forza  sovrumana ecc.

Anche in certi ambiti ecclesiali, oratoriali, catechistici, familiari la presenza concreta di Gesù è diventata talmente soft da risultare storica per cui molto probabilmente i bambini cristiani (e non solo!) mettono sullo stesso piano Maometto, Budda e Gesù!

La religione cristiana è l’unica ad essere rivelata da Dio mediante l’incarnazione di Gesù, vero uomo e vero Dio. L’incontro col Signore è talmente essenziale che Gesù ha istituito l’Eucarestia per permettere una unione spirituale e “carnale” con Lui.

Se noi prescindiamo dalla comunione quotidiana col “Vivente” rischiamo di “umanizzare” la nostra religione equiparandola, di fatto, alle altre non rivelate. Non solo, ma l’assenza di dialogo concreto con Gesù vivo e vero smorza la crescita spirituale che trova alimento nella comunione col Signore.

L’adorazione eucaristica, l’adorazione della Croce, la preghiera incessante alla Santissima Trinità (avvalendoci in particolare dell’intercessione di Maria), la lettura biblica, l’accostamento frequente ai sacramenti, l’utilizzo dei sacramentali sono i mezzi per ottenere un dialogo proficuo col Signore. Da tale dialogo proficuo derivano tutti gli interventi provvidenziali di cui abbiamo bisogno.

I salmi costituiscono una formidabile prova ed un incomparabile insegnamento della concretezza di Dio salvatore, protettore, liberatore, guaritore. Il grande Davide ha sperimentato nella sua vita l’amore di Dio e, mediante i salmi, ci ha donato l’invito a pregare il Signore con fede, fiducia e totale abbandono in Dio.