Strumenti
della musica
africana
Una descrizione di strumenti musicali
africani non può essere esaustiva. Infatti, in un continente immenso
qual è l'Africa la gamma delle risorse e culture musicali autoctone
presenta una tale ricchezza di strumenti che è pressoché
impossibile documentarsi totalmente.
Oltre
agli strumenti dell'Africa Nera occorre tener presente quelli di derivazione
e di appartenenza araba: l'influenza di tale cultura è assai più
diffusa di quanto comunemente si ritenga e si estende fino alla Mauritania,
al Mali, al Niger, al Ciad, al Sudan ed ai Paesi del Corno d'Africa, Somalia
ed Etiopia [nell'immagine a sinistra, un liuto tunisino].
Interessanti sono le tecniche costruttive:
siamo in presenza di quelli che comunemente potrebbero essere definiti
"strumenti primitivi", frutto indubbio di grande abilità artigianale.
Vi sono località in cui una famiglia si tramanda addirittura da
secoli le tecniche di costruzione degli strumenti musicali locali. Lamelle,
conchiglie, argilla, fibre, metalli, pelli, tappi di bottiglia, zucche
essiccate, gusci di tartaruga e risuonatori di vario genere costituiscono
la materia prima con cui gli strumenti musicali vengono realizzati.
Alcuni strumenti, come la sanza
(o mbira), sono diffusi in tutta l'Africa subsahariana, mentre altri,
come la cora, appartengono a un'area circoscritta dell'Africa occidentale
(Senegal, Gambia, Mauritania, Mali).
Gli strumenti musicali africani possono
essere classificati in quattro grandi "famiglie", di seguito descritte
sinteticamente.
.
ASCOLTA
- Djembe,
Senegal
|
membranofoni
sono tutti i tipi di tamburi
(cilindrici, tronco conici, a botte, a calice, a clessidra ecc.) e si basano
sulla messa in vibrazione per frizione, percussione, pizzico o pressione
di membrane soggette a tensione mediante tiranti. Tali membrane sono in
gran parte costituite da pelli animali. Prendono nomi diversi a seconda
delle forme e delle zone: atumpan è, per esempio il tamburo
Ashanti,
darabukka
è un tamburo arabo a calice, dundun
è un tamburo a clessidra degli Yoruba nigeriani, sabar un
tamburo a calice monopelle dei Wolof del Senegal ecc. (quello illustrato
a lato è un djembe
senegalese |
ASCOLTA
- Fischietti
e tamburi, Sudafrica |
aerofoni:
si tratta degli strumenti a fiato in cui la materia vibrante principale
è costituita dall'aria. Possono essere costruiti con canne o con
semplici conchiglie oppure in legno o metallo. Si utilizzano anche bocchini
e ancie. Note di altezza diversa possono essere ottenute grazie alla lunghezza
degli strumenti e ai fori praticati nei tubi sonori. Tra gli aerofoni vi
sono fischietti, flauti, oboe, trombe (tra
cui il kakaki, una lunga tromba metallica degli Hausa del Niger
e della Nigeria), clarinetti |
ASCOLTA
- Arco
musicale, Burkina Faso
|
cordofoni:
tali strumenti suonano per la messa in vibrazione di una o più corde
tese tra due punti fissi. Il più semplice è l'arco sonoro
(ekibulenge per i Nande del Congo-Zaire), derivato direttamente
dall'arco con il quale comunemente si scagliano le frecce. Le corde possono
essere sfregate con un archetto, pizzicate, premute o percosse. I cordofoni
comprendono arpe (enanga), cetre (o arpe-cetre come
il mvet del Gabon e del Camerun), lire e liuti.
La cora, illustrata qui a lato, è lo strumento principale
dei cantastorie (griot) della cultura Mandingo (Senegal, Mali, Guinea,
Gambia): la cassa di risonanza è ricavata da una zucca su cui è
tesa una pelle di vacca e sul suo manico di legno sono tese 21 corde |
ASCOLTA
- Qraqeb
e liuto, Marocco |
idiofoni:
viene messo in vibrazione il materiale stesso con cui lo strumento è
costruito (per esempio, legno o metallo). Possono essere sollecitati per
sfregamento, percussione, pizzico, pressione, frizione, raschiamento. I
più noti idiofoni sono: sanza o mbira (a lamelle metalliche
o vegetali, xilofono (balafon, tipico della cultura Mandingo,
detto marimba nella cultura Bantu, o ambira in Etiopia),
campane,
sonagli,
crotali
(qraqeb
per gli Gnawa del Marocco e shaqshaq in Algeria),
tamburi a fessura. |
.....
Immagini
Danza
Nelle tradizioni popolari di tutti
i Paesi e popolazioni del mondo la danza, così come il canto, rappresenta
un momento importante di socializzazione e di celebrazione. Danza e canto,
a loro volta, sono intimamente legati all'uso degli strumenti musicali.
In Africa, fin dai tempi più
remoti, la danza, insieme alle altre espressioni di musicalità dei
popoli africani, ha avuto molte funzioni: da quella di accompagnare cerimonie
religiose a quella di festeggiare particolari avvenimenti (matrimoni, nascite,
cerimonie di iniziazione, feste per il raccolto, conflitti ecc.) ed è
stata praticata anche nei villaggi più sperduti e nascosti delle
immense foreste o degli altipiani.
Attualmente vi sono molti complessi
africani che trasferiscono anche sui palcoscenici di città di tutto
il mondo le proprie esperienze musicali, anche se la tradizione continua,
inalterata e genuina, in tutti i Paesi del grande continente africano.
....Immagini
|