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La
scimmia, saggio giudice
C’era
una volta un sarto che cuciva dei vestiti con l’erba che cresceva in un
prato; a quei tempi la scimmia era un giudice molto saggio. Un giorno,
il sarto si presentò davanti alla scimmia e le disse:
«Ahimè, il topo ha
mangiato il mio vestito fatta con l’erba!»
La scimmia convocò il topo,
ma quest’ultimo negò tutto.
«Non sono stato io»,
rispose. «È il gatto che ha mangiato il vestito del sarto.»
La scimmia fece chiamare il gatto,
che alla domanda della scimmia rispose:
«Non sono stato io. È
il cane che ha mangiata il vestito del sarto.»
Ma anche il cane negò tutto.
«È il bastone che ha
strappato il vestito del sarto.»
Il bastone si difese:
«Non sono stato io, è
il fuoco che ha bruciato il vestito del sarto».
E il fuoco:
«È l’acqua che ha portato
via il vestito del sarto».
E l’acqua:
È l’elefante che ha divorato
il vestito del sarto.
L’elefante negò tutto:
«La formica ha mangiato il
vestito del sarto».
La formica scosse la testa:
«Non so di che cosa si tratti.
Sono un po’ dura d’orecchi».
La scimmia gridò nel suo
orecchio: «Il sarto qui presente si lamenta che tu hai mangiato il
sua vestito d’erba!
«Ma no!»rispose. «È
il topo che l’ha mangiato.»
E
il topo: «È il gatto che l’ha mangiato!»
È il cane, è…
È il bastone che l’ha strappato
È il fuoco che l’ha bruciato
È l’acqua che l’ha portato
via
È l’elefante che l’ha divorato
È la formica che l’ha mangiato
Ma la formica scosse la testa:
«Non capisco nessuna delle
parole che dite. Sono dura d’orecchio».
La scimmia si arrabbiò. Cacciò
via la formica, l’elefante, l’acqua, il fuoco, il bastone.
Da quel giorno, la formica pizzica
l’elefante, l’elefante beve l’acqua, l’acqua spegne il fuoco, il fuoco
consuma il bastone, il bastone picchia il cane, il cane caccia il gatto
e il gatto il topo. Il sarto non smette mai di lamentarsi e tutto ciò
per colpa della scimmia, il giudice.
La scimmia impiega il suo tempo
a fuggire. Ha molto paura di essere ancora nominata giudice.
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