Planimetria della Chiesa

           La Chiesa e il Monastero di San Lorenzo, secondo uno strumento già posseduto dai monaci, furono edificati come Cappella con poche Celle nell'886 - non come si è ritenuto finora con un privilegio di Aloara di un secolo successivo - nei pressi dell'omonimo Borgo, forse, in territorio di Frignano, al VII miglio, da Capua, della strada Consolare Campana o Cumana e nei pressi della Via Antiqua.
            Il convento, che accolse anche i benedettini del distrutto
Monastero di San Vincenzo al Volturno, ebbe vita prospera sin dal suo sorgere godendo di concessioni che lo resero ricco e potente. Al 1079 risalgono alcune conferme di Giordano sul diritto di pesca nel lago di Patria, le giurisdizioni sul Monastero di San Biagio e sulla Chiesa di Casolla Valenzana. Inoltre agli Abati fu concessa la facoltà di impedire alcune processioni e di celebrare funzioni particolari senza l'autorizzazione del vescovo e del papa.
           In origine la chiesa presentava un impianto di tipo cassinese, la cripta e un portico antistante la facciata ove fu posto il bel
Protiro marmoreo (inizi XII sec.) nel cui epistilio sono riportati i nomi dell'Abate Matteo e dell'autore Berardus:

Hoc opus has valvas Matheus condidit abbas / Ingrediens portas cum / Xristum pectore portas / Quem petis exora tacit(a) vel voce sonora / Ut procul a pena requie patiatur amena / M. Berardus.

            Nei secoli XV e XVI vi furono radicali trasformazioni: le absidi furono rifatte in forma quadrata e, quella centrale, preceduta da un arco trionfale; furono aggiunte altre due navate e il convento ampliato di due nuovi chiostri di cui il grande di Andrea Ciccione (I° metà XV sec.), a doppio ordine tuscanico, è una tra le opere più belle di questo tipo per la estrema leggerezza ed il razionale equilibrio delle membrature. L'altro, col pozzetto a diamante tra due colonne trabeate, presenta pilastri quadrati.

            Dai recenti interventi sono emerse nella navata centrale, parte della
pavimentazione cosmatesca, a rosoni circolari intrecciati, con tarsìe di pietre colorate, e, ad un livello inferiore, strutture murarie risalenti al III-II sec. a. C. e tombe altomedievali. L'alto campanile (XV sec.), che doveva terminare con una cuspide, occupa una parte della navata sinistra presso il presbiterio.


Partic. del Protiro di Berardus (1122 c.)


Protiro in una stampa del XIX sec.

Chiostro grande (I° metà XV sec.) di A. Ciccione.

Pozzetto del chiostro picc.(XV sec.)
 


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Patrimonio artistico-monumentale