EDITORIALE
FUTURO, una parola
ricca di fascino e di mistero...
Eppure le condizioni in cui ci
tocca vivere ci impongono un
atteggiamento di sospetto, di
timore o di vera e propria
paura, e spesso di rassegna-
zione nei confronti del futuro.
Tutto è frammentario, insta-
bile, congiunturale.
Il nostro Sistema sempre più
globalizzato ed incentrato
sull'economia assomiglia
sempre di più ad un vortice
che inghiotte i nostri sogni e le
nostre speranze, come se
fosse il principio naturale delle
cose.
A volte si arriva ad inveire
verso chi spinto dal desiderio
di un mondo migliore e più
giusto mette in crisi le
coscienze anestetizzate da
input mediatici e spinte alla
rassegnazione dello stabilito.
Non è così, c'è da lottare
ancora per i nostri sogni.
Stiamo andando verso un
falso benessere economico
che basato sull'effimero,
aumenta il divario tra ricco e
povero, ma anche il ricco è
sempre più solo nel suo
infernale ingranaggio.
C'è bisogno di un coraggio
umanista che dia valore alle
aspirazioni di giustizia e si
muova per costruire un futuro
possibile perché dipendente
da ciò che faremo.
Cristiano Chiesa-Bini
Mura Parlanti
alessandro torrelli
Trepide attese, morbide incertezze
a modellare il futuro di chi ancora,
come i germogli, sogna le stagioni.
E l'essenza delle cose scorre come
film proiettato sui muri e sulle
strade soleggiate.
La nostra casa, la nostra città vive
e si riempie di speranza che sprizza
dai pori di chi speranza vive e sogna
realtà diverse, ma tangibili nei nostri
cuori.
La città respira la vita e si nutre di
luce, i giovani lo sanno comunicando
tra loro e lanciando testimonianze alle
future generazioni con pensieri, graffiti
e scritte d'amore sui muri.
Noi ci siamo, e siamo da tutte le parti
in ogni momento, come la natura e le
stagioni, e come esse esprimiamo
rabbia e felicità, paure ed incertezze,
è per questo che la città, più di ogni
altra realtà, è naturale, e le anime di
chi la vive si fondono in tutt'uno con
l'ambiente, i ricordi ed il futuro avvenire.
